L’alba del 17 luglio ha segnato una tragedia a Cusercoli, piccolo centro del comune di Meldola in provincia di Forlì-Cesena. Lea Rosso, una donna di 51 anni, è morta dopo essere stata travolta da un’auto pirata mentre attraversava la strada provinciale 4 del Bidente. Dopo giorni di indagini, i carabinieri hanno individuato il sospetto conducente e sequestrato il veicolo coinvolto, puntando a chiarire la dinamica dell’incidente.
La dinamica dell’incidente a cusercoli
Lea Rosso stava attraversando la provinciale 4 del Bidente nei pressi del bar Silvia in via Andrea Costa, un luogo che frequentava abitualmente prima di andare al lavoro. Era intorno alle 5 del mattino quando un’auto, descritta da testimoni come una station wagon scura, l’ha colpita mentre camminava sul passaggio pedonale. L’impatto è stato così violento da causare il decesso immediato della donna. I soccorsi del 118 sono arrivati rapidamente ma Lea era già morta.
Il comportamento dell’auto dopo l’impatto
L’auto, secondo quanto riportato da chi era presente in zona, non si è fermata e pare sia tornata brevemente indietro dopo l’investimento, per poi fuggire via. Il fatto che nessuno abbia prestato soccorso subito ha creato sgomento tra i presenti e ha sollevato molte domande sulla condotta del conducente.
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Il sospetto e la svolta nelle indagini
Gli investigatori dei carabinieri di Meldola hanno lavorato con rapidità per raccogliere testimonianze, confrontare le immagini delle telecamere di sorveglianza e procedere con il riconoscimento del veicolo coinvolto. Grazie a queste prove, hanno identificato un uomo residente a Santa Sofia, comune nell’Appennino forlivese vicino a Cusercoli, come il presunto conducente della station wagon.
L’uomo è stato fermato nel tardo pomeriggio di giovedì 17 luglio. La ricostruzione si basa anche sulle testimonianze raccolte tra coloro che erano nel bar Silvia poco dopo l’incidente, dove un uomo straniero ha attirato l’attenzione. Questo sconosciuto ha ordinato un caffè, lasciando i soldi sul bancone senza consumarlo, ed è uscito velocemente dal locale con un comportamento che i presenti hanno definito sospetto. Non è ancora chiaro quale sia il ruolo di quest’uomo negli eventi, ma il suo atteggiamento ha alimentato i sospetti degli inquirenti.
Il sequestro dell’auto e le verifiche tecniche
Il veicolo descritto come una station wagon di colore scuro è stato posto sotto sequestro per seguire tutte le analisi tecniche necessarie alla verifica dei danni e per recuperare frammenti ritrovati nell’area dell’incidente. Questi rilievi serviranno a consolidare le prove che potranno confermare la responsabilità del conducente nella tragedia.
I militari hanno esaminato il mezzo alla ricerca di tracce che possano collegare direttamente l’automobile all’investimento mortale. Inoltre, la dinamica in cui l’auto sarebbe tornata indietro dopo l’impatto rappresenta un elemento importante nell’identificare l’impatto e il comportamento post-incidente.
La ricerca di prove tecniche
Le analisi sul veicolo proseguono, con particolare attenzione ai danni e ai frammenti raccolti nell’area, fondamentali per ricostruire la dinamica dell’incidente e assicurare riscontri oggettivi.
Chi era lea rosso, la vittima dell’incidente
Leandra Rosso, detta Lea, viveva proprio di fronte al bar Silvia a Cusercoli. Aveva 51 anni, originaria della Liguria ma trasferita nell’Appennino forlivese, dove svolgeva il ruolo di addetta alle pulizie presso l’ospedale locale. Ogni mattina Lea prendeva la colazione al bar prima di iniziare il turno di lavoro, rendendo quel rito parte della sua routine quotidiana.
La sua morte ha scosso la comunità di Cusercoli, che la conosceva come una persona discreta e costante nei suoi impegni. La tragedia mette in evidenza i rischi ancora presenti sulle strade che attraversano piccoli centri abitati. Le indagini continuano per fare luce su tutti gli aspetti dell’accaduto e stabilire eventuali responsabilità.