La procura di milano ha avviato una complessa indagine che coinvolge sei persone, tra cui l’assessore giancarlo tancredi e l’architetto stefano boeri. Sono stati sequestrati vari telefoni e dispositivi elettronici per un’analisi approfondita volta a scoprire elementi utili al procedimento. Le intercettazioni digitali puntano a verificare messaggi, email e documenti presenti sui dispositivi, per capire meglio i ruoli e le responsabilità nell’inchiesta.
I dispositivi sequestrati e l’attività di copia forense
Nei prossimi giorni si procederà con la copia forense dei telefoni e degli altri dispositivi elettronici sequestrati ai sei indagati, ma anche a numerose altre persone raggiunte da perquisizioni. Sono circa venti gli individui coinvolti, tra cui oltre all’assessore tancredi e boeri anche imprenditori e altre figure di rilievo. Il lavoro sarà svolto alla presenza dei consulenti delle parti, per garantire trasparenza nelle operazioni.
La procedura tecnica delle copie forensi
Le copie forensi sono procedure tecniche che permettono di estrarre tutte le informazioni contenute nei dispositivi senza alterarne i dati. Gli inquirenti hanno preparato un elenco di parole chiave preciso, così da filtrare i contenuti interessanti relativi all’inchiesta. Questa fase richiederà tempo, viste le quantità di dati da esaminare e la complessità degli elementi. Il metodo punta a individuare tracce utili tramite messaggi di testo, email, appunti e documenti archiviati nei cellulari.
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I protagonisti dell’inchiesta e i sequestri precedenti
L’assessore giancarlo tancredi è tra le figure principali raggiunte da misure cautelari, per le quali la procura ha chiesto gli arresti domiciliari. Boeri invece risulta indagato per inducimento indebito, un capo d’imputazione connesso al caso della biblioteca europea di informazione e cultura, oggetto di precedenti indagini. Il suo telefono era già stato sequestrato nel corso delle indagini condotte nel 2023, durante un’operazione svolta dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza.
Tra gli altri indagati compaiono imprenditori nel campo delle costruzioni, che potrebbero aver giocato ruoli chiave nell’ambito della vicenda. Ogni dispositivo sequestrato sarà passaggiato con cura, perché gli inquirenti cercano di chiarire dinamiche e scambi riguardanti presunte irregolarità.
I risultati delle perquisizioni e i documenti trovati
Le perquisizioni del 16 luglio hanno portato al rinvenimento, presso l’imprenditore andrea bezziccheri di bluestone, di 120.000 euro in contanti. Oltre al denaro, sono stati sequestrati documenti ritenuti interessanti per le indagini, tra cui appunti manoscritti che potranno fornire dettagli sulle operazioni sospette. L’attenzione degli investigatori si concentra sia sulle prove materiali che sulle conversazioni digitali, per costruire un quadro più completo.
L’impegno proseguirà con l’analisi dettagliata dei materiali trovati e dei dati estratti dai telefoni. I risultati potranno influire sul prosieguo dell’indagine, magari portando a nuove misure o a ulteriore coinvolgimento di altri soggetti.
Lo sviluppo continuo dell’indagine milanese
L’indagine della procura di milano continua a svilupparsi con un’attenta raccolta e verifica delle prove digitali e materiali, passando da cantiere a uffici, e presidii investigativi serrati. Ogni elemento potrà arricchire il fascicolo processuale e chiarire le responsabilità nel caso in esame.