Incontro tra Nicola Caputo e Ursula von der Leyen a Expo 2025: focus sulla politica agricola comune

Incontro tra Nicola Caputo e Ursula von der Leyen a Expo 2025: focus sulla politica agricola comune

Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Campania, critica la proposta di un fondo unico europeo durante Expo 2025 a Milano, difendendo il ruolo delle regioni nella gestione dei fondi agricoli e di coesione.
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L’assessore all’agricoltura della Campania, Nicola Caputo, ha espresso a Expo 2025 a Milano la sua contrarietà alla proposta europea di unificare la Politica Agricola Comune e i fondi di coesione in un fondo unico, sottolineando i rischi per il ruolo delle regioni e lo sviluppo agricolo locale. - Gaeta.it

L’assessore all’agricoltura della regione Campania, Nicola Caputo, ha sfruttato la visita della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen al padiglione Europa durante l’Expo 2025 per discutere della politica agricola comune e dei fondi di coesione. L’incontro ha avuto come tema centrale la proposta di unificare questi strumenti in un fondo unico, una mossa che secondo Caputo rischierebbe di comprometterne l’efficacia e il ruolo delle regioni. In questo contesto, non sono mancati toni cautamente critici sulle risposte della presidente della commissione, a cui è seguita la volontà di mantenere alta l’attenzione su questo dossier.

Il contesto dell’incontro a expo 2025

L’appuntamento tra Nicola Caputo e Ursula von der Leyen si è svolto a Milano nel maggio 2025, all’interno del padiglione Europa dell’Expo Universale. La manifestazione internazionale rappresenta un’occasione per mettere a confronto i rappresentanti istituzionali sui temi chiave dell’agenda europea, tra cui l’agricoltura. Caputo ha colto l’opportunità per affrontare una questione di primaria rilevanza per il futuro dei territori, proiettando sul tavolo uno dei principali nodi politici: la proposta di creare un fondo unico che includerebbe la politica agricola comune e i fondi di coesione regionali.

Questa ipotesi è vista da numerosi operatori del settore come una possibile fonte di tensione, perché potrebbe ridimensionare il ruolo diretto delle regioni nel gestire risorse fondamentali per lo sviluppo rurale e agricolo. Per la regione Campania, che punta molto a valorizzare la sua agricoltura e il territorio, questo tema ha un peso particolare. Caputo ha quindi inteso ribadire con fermezza la posizione contraria a una riforma così strutturale senza un’adeguata valutazione degli effetti.

Le ragioni di nicola caputo contro il fondo unico

Durante lo scambio con von der Leyen, Caputo ha esposto le criticità riguardo al fondo unico prospettato dalla commissione europea. Secondo l’assessore campano, la focalizzazione su un meccanismo integrato rischia di indebolire la spinta complessiva dell’agricoltura europea, già provata da sfide come il cambiamento climatico e le crisi di mercato. In particolare, la riduzione del ruolo delle regioni nella gestione diretta dei fondi limita la possibilità di azioni mirate, conosciute meglio sul territorio e più efficaci nel rispondere alle esigenze locali.

Caputo ha sottolineato come fondi specifici come la PAC e quelli di coesione permettano di intervenire con strumenti diversi ma complementari, rafforzando progetti di sviluppo che tengano conto di caratteristiche territoriali precise. In questo senso, la proposta di un fondo unico renderebbe più complesso indirizzare le risorse secondo bisogni concreti e differenziati, penalizzando territori con vocazioni agricole delicate o con necessità di sostegno particolare.

La positività dell’interlocutrice è stata definita dall’assessore assente: von der Leyen ha ascoltato con attenzione ma non ha dato segnali di una piena condivisione. Questa impressione contribuisce a fissare nel dibattito regionale l’urgenza di definire una linea chiara e compatta per prevenire cambiamenti che potrebbero incidere negativamente sulle economie rurali.

La strategia della regione campania per difendere l’agricoltura

Nicola Caputo ha invitato a mantenere alta la guardia e a farsi trovare preparati nel prossimo confronto europeo. La Campania intende alzare la voce e presentare un fronte deciso a tutela della politica agricola comune e della gestione autonoma dei fondi di coesione. Secondo l’assessore, non ci si può permettere regredi che compromettano l’efficacia di strumenti che hanno dimostrato di generare valore nelle aree rurali.

La strategia include il coinvolgimento diretto degli attori istituzionali, con particolare attenzione al parlamento europeo, dove si giocherà gran parte del dibattito politico sugli stanziamenti e sulle modalità di gestione. Caputo invita a proseguire sulla linea attuale, senza cedimenti, per difendere un’impostazione che garantisca la salvaguardia dei territori e la capacità di sviluppo legata all’agricoltura.

Messaggio agli stakeholder e alla comunità regionale

Il messaggio rivolto alla comunità regionale e agli stakeholder del settore è chiaro: serve unità e azione decisa per evitare che interventi centralizzati snaturino la portata e l’impatto dei fondi europei destinati all’agricoltura e allo sviluppo locale. Nell’attesa degli sviluppi in sede europea, la Campania resta attenta e pronta a intervenire per affermare le proprie ragioni nei confronti dei progetti di riforma.

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