Sabato 10 maggio, allo spazio villas di Trieste si terrà un evento aperto al pubblico per approfondire i temi del nuovo libro di massimo recalcati, “Il vuoto e il fuoco. Per una clinica psicoanalitica delle organizzazioni”. L’appuntamento offre l’occasione per esplorare come elementi psicoanalitici specifici influenzino il funzionamento e la vitalità delle strutture organizzative, con un confronto diretto tra esperti del settore.
Il significato del vuoto e del fuoco nelle organizzazioni secondo massimo recalcati
Nel suo libro, massimo recalcati definisce due concetti chiave: il vuoto centrale e il fuoco, come leve fondamentali per far emergere il potenziale creativo di un’organizzazione. Secondo lo studioso la presenza del vuoto permette uno spazio aperto alla circolazione diversificata delle idee e dei discorsi senza blocchi o rigidità. Questo vuoto rappresenta un terreno fertile che mantiene vivo il fuoco del desiderio, inteso come la spinta motivazionale e l’energia necessaria per innovare e crescere. Il fuoco, a sua volta, protegge il vuoto da chiusure o “otturazioni mortifere”, impedendo cioè che l’organizzazione si blocchi in schemi statici o soffocanti. Questa dialettica tra vuoto e fuoco si configura come una circolarità virtuosa che, quando ben gestita, aiuta l’organizzazione a respirare e a mantenersi vitale nel tempo.
Un approccio psicoanalitico alle dinamiche organizzative
Questa prospettiva offre un modello per osservare e intervenire nei gruppi di lavoro e nelle imprese con un approccio psicoanalitico, mettendo in luce gli aspetti meno visibili ma fondamentali delle dinamiche collettive. Il tema si rivolge a chiunque abbia interesse a capire come la psiche individuale e quella sociale si intreccino nella gestione dei gruppi e delle istituzioni.
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I relatori e la modalità di partecipazione all’evento di trieste
L’incontro prevede un’introduzione a cura di mario colucci, noto studioso della filosofia e della psicoanalisi. Alla discussione parteciperanno insieme a massimo recalcati, pier aldo rovatti e ilaria papandrea, entrambi riconosciuti esperti nei loro campi, con esperienze nel dialogo tra filosofia e organizzazione sociale. La presenza di più voci consentirà di approfondire e mettere a confronto diverse prospettive legate al tema centrale del libro.
L’appuntamento si svolgerà nello spazio villas, situato all’interno del parco di san giovanni di Trieste, via de pastrovich 8, garantendo un ambiente aperto e accessibile. Per consentire una partecipazione ampia, sarà attivato anche un collegamento in remoto tramite zoom, facilitando l’accesso da qualsiasi punto. I dettagli per la connessione sono stati resi disponibili dalla scuola di filosofia, permettendo così a chi non può essere presente fisicamente di seguire le riflessioni e interagire tramite la piattaforma digitale.
Il ruolo della scuola di filosofia nella promozione di eventi culturali a trieste
La scuola di filosofia di Trieste si conferma un punto di riferimento per l’organizzazione di incontri dedicati al dialogo tra discipline filosofiche, psicologiche e sociali. L’evento con massimo recalcati si inserisce nell’attività promossa dalla scuola per favorire la diffusione di idee complesse e per stimolare la partecipazione di un pubblico più ampio, non limitato agli addetti ai lavori. Le iniziative proposte mettono spesso al centro autori contemporanei e temi attuali, offrendo occasioni di confronto diretto con gli esperti.
Spazio villas e il contesto urbano e naturale di trieste
L’organizzazione cura anche aspetti logistici e tecnici per rendere gli eventi accessibili sia dal vivo che online, ampliando così la portata culturale sul territorio. Lo spazio villas viene scelto come location per la sua collocazione e per la possibilità di ospitare momenti di riflessione e dibattito all’interno della cornice urbana e naturale del parco di san giovanni. Dall’inizio dell’anno ad oggi la scuola ha già realizzato diverse iniziative con interessanti presenze e partecipazione di pubblico, consolidando il proprio ruolo nella scena culturale di Trieste.
Contesto e rilevanza del libro di massimo recalcati nel dibattito sulla psicoanalisi e l’organizzazione
“Il vuoto e il fuoco” rappresenta un contributo significativo nel dialogo tra psicoanalisi e analisi organizzativa. Il libro non si limita a studiare i sistemi aziendali soltanto in termini funzionali o gestionali ma si spinge a esplorare il lato inconscio delle dinamiche di gruppo. Questo approccio tende a svelare le tensioni e le ambivalenze che abitano all’interno delle organizzazioni, fornendo chiavi di lettura originali per capire come il desiderio e le assenze strutturali – il vuoto appunto – influenzino la vita collettiva.
Le riflessioni di recalcati richiamano l’attenzione su aspetti spesso trascurati nel lavoro e nelle imprese, come la capacità di lasciar spazio a nuove idee e di proteggere la motivazione interna. Questi elementi si mostrano cruciali per la sopravvivenza e l’adattamento alle sfide contemporanee. Il libro, pubblicato da feltrinelli, si rivolge in particolare a studiosi, professionisti e a chiunque voglia approfondire il rapporto tra psiche e società applicata. Trieste, con la sua storia di scambi culturali e riflessioni filosofiche, rappresenta una cornice ideale per ospitare questo tipo di dialoghi.