La 19a biennale di architettura di venezia ha rappresentato un’occasione per una serie di incontri diplomatici nel campo della cultura. Il ministro della cultura italiano, alessandro giuli, ha dialogato con diversi colleghi stranieri per rafforzare collaborazioni e definire nuovi programmi nel settore culturale, con particolare attenzione a progetti europei, euro-mediterranei e internazionali.
Incontro con la ministra della cultura di francia rachida dati e la proposta di nuovi finanziamenti europei
Nel corso dell’apertura della biennale veneziana, alessandro giuli ha avuto un confronto con la ministra della cultura francese, rachida dati. I due hanno evidenziato la necessità di un maggiore ruolo dell’Unione europea nella tutela del patrimonio culturale. Hanno sottolineato anche l’urgenza di sostenere le industrie creative, in particolare il cinema e l’audiovisivo, settori cruciali per l’identità culturale europea e il loro sviluppo economico.
Uno dei temi al centro del colloquio è stato il possibile avvio di un meccanismo europeo per finanziare investimenti nel campo culturale. Questo strumento dovrebbe essere collegato a un’intesa per rafforzare la difesa comune dell’Unione, così da garantire sia la sicurezza che la promozione della cultura nel continente. Giuli ha illustrato il “piano mattei”, un progetto italiano che mira a instaurare un nuovo modello di cooperazione culturale con paesi africani e del mediterraneo, puntando a coniugare sviluppo e dialogo attraverso la cultura.
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I ministri hanno condiviso la convinzione che la cultura sia uno strumento essenziale per favorire la pace e lo sviluppo nella regione euro-mediterranea. Questo confronto conferma la volontà dell’Italia e della Francia di agire congiuntamente in Europa per potenziare strategie di valorizzazione del patrimonio culturale, oltre che per promuovere una cooperazione inclusiva con i paesi limitrofi.
Collaborazione con l’Arabia Saudita su musei, restauro e creatività contemporanea
Alessandro giuli ha incontrato anche il ministro della cultura dell’Arabia Saudita, badr bin abdullah bin farhan alsaud. L’incontro ha seguito le iniziative nate dalla recente visita ufficiale della premier Giorgia meloni ad al-ula, avvenuta nel gennaio 2025. Durante quel viaggio erano stati avviati programmi di cooperazione culturale tra Italia e Arabia Saudita, soprattutto nel campo degli scambi museali.
Sono stati ribaditi obiettivi specifici come la formazione tecnica nei processi di restauro, un settore cruciale per la salvaguardia del patrimonio storico. Ha attirato l’attenzione l’impegno congiunto su iniziative riguardanti il design e la creatività contemporanea, per incentivare scambi di idee e valorizzare talenti emergenti in entrambi i paesi. La partnership punta a costruire basi solide per collaborazioni strategiche nei prossimi anni, soprattutto in settori culturali capaci di attrarre investimenti e favorire scambi internazionali.
Progetti congiunti con gli Emirati Arabi Uniti per l’assistenza culturale ad africa e mediterraneo
Durante la biennale giuli ha avuto un confronto con sheikh salem bin khalid al qasimi, ministro della cultura e della gioventù degli Emirati Arabi Uniti. L’incontro ha riguardato lo sviluppo di progetti comuni rivolti a sostenere i paesi dell’Africa e del mediterraneo allargato, in linea con un memorandum di cooperazione firmato a Roma nel 2024 durante la visita dello sceicco Mohamed bin Zayed al Nahyan.
Questi progetti mirano soprattutto ad assistenza culturale e collaborazione su diversi fronti, inclusi musei, restauro e attività musicali. La sinergia tra italia ed emirati punta a creare un impatto concreto sul territorio, proteggendo patrimoni artistici e promuovendo l’innovazione culturale in aree spesso segnate da fragilità strutturali. Le iniziative bilaterali intendono consolidare scambi di conoscenze tecniche, così come la promozione di eventi musicali e culturali capaci di valorizzare le tradizioni locali e favorire nuovi percorsi creativi.
Questo ultimo incontro conferma il ruolo dell’Italia come ponte nel dialogo culturale tra Europa, mediterraneo e paesi arabi, in ambito non solo artistico ma anche educativo e formativo, con una visione che guarda allo sviluppo sostenibile e al rafforzamento delle relazioni internazionali.