Inchiesta giudiziaria ad Avezzano: l'assessore Mario Quaglieri sotto accusa di peculato

Inchiesta giudiziaria ad Avezzano: l’assessore Mario Quaglieri sotto accusa di peculato

Il processo contro Mario Quaglieri, assessore abruzzese e medico, coinvolge accuse di peculato e falso ideologico, sollevando interrogativi sulle dinamiche politiche del centrodestra in Abruzzo.
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Inchiesta giudiziaria ad Avezzano: l'assessore Mario Quaglieri sotto accusa di peculato - Gaeta.it

Un’eco di grande rilevanza abitata nel territorio marsicano giunge dal Tribunale di Avezzano, dove il medico chirurgo ed assessore regionale abruzzese al Bilancio e al Personale, Mario Quaglieri, sta affrontando un processo per accuse di peculato. Costretto a difendersi, il politico di Fratelli d’Italia è un ex sindaco di Trasacco e ha ottenuto un numero record di preferenze, quasi 12 mila, alle recenti elezioni regionali. Accanto a lui, nel banco degli imputati, si trovano il sindaco di Trasacco, Cesidio Lobene, e il funzionario comunale Riccardo Tomassetti, accusati di falso ideologico e depistaggio. Questo caso non solo tocca le corde della cronaca locale, ma getta anche una luce sulle dinamiche politiche nazionali, particolarmente nella coalizione di centrodestra.

Il primo passo del processo e le richieste degli avvocati

Nella prima udienza del processo, tenutasi questa mattina presso il Tribunale dell’Aquila, i legali degli imputati hanno presentato un’eccezione di incompetenza territoriale. Gli avvocati Carlo Polce, Antonio Milo, Mario Flamini e Franco Colucci si sono opposti alla decisione del Gup Marco Billi, sostenendo che gli atti istruttori si sono svolti a Trasacco e non ci sono motivazioni valide per portare il caso in un’altra sede. Durante l’udienza, che ha avuto luogo nell’aula intitolata all’avvocato Attilio Cecchini, era assente il personale imputato. La posizione dei legali è chiara: considerano inadeguato il Tribunale dell’Aquila per un caso che affonda le sue radici nel territorio di Trasacco. Il pubblico ministero Silvia Scamurra ha invece respinto tale tesi, aprendo la strada ad un confronto quanto mai acceso sulle modalità di gestione del procedimento legale.

Le aspettative in merito alla decisione del tribunale sono elevate, e le parti legali attendono il deposito delle motivazioni, previsto per il 10 gennaio 2025. Gli avvocati hanno manifestato fiducia nella possibilità di affrontare il processo ad Avezzano, rimarcando l’importanza del collegamento diretto con la località dove sono avvenuti gli eventi contestati.

Il contesto dell’inchiesta e le accuse di conflitto di interessi

Le origini di questa inchiesta sono scaturite da un’indagine parallela che coinvolge Mario Quaglieri e la sua posizione di medico e politico, un’intricata combinazione di ruoli che ha suscitato forti preoccupazioni riguardo a possibili conflitti di interesse. Già a partire dalle elezioni regionali del 2019, l’assessore ha dovuto fronteggiare le ombre legate alla sua attività professionale in connessione con il suo ruolo pubblico. Accuse di falso e abuso d’ufficio aggiungono un ulteriore strato di complessità alla vicenda, coinvolgendo anche Lucia Di Lorenzo, imprenditrice titolare della clinica privata Di Lorenzo di Avezzano, dove Quaglieri esercita la professione medica.

Il blitz dell’inchiesta, avvenuto il 19 giugno, ha portato a una forte reazione interna nel centrodestra, mettendo a nudo fragilità e divisioni tra i diversi schieramenti. Il caso è diventato emblematico di tensioni politiche all’interno del partito e ha messo in discussione la presenza di Quaglieri nel ruolo di assessore in una regione, l’Abruzzo, considerata una roccaforte di Fratelli d’Italia.

Impatti politici e reazioni all’inchiesta

Le ripercussioni politiche di questo procedimento giudiziario non si limitano ai singoli imputati ma si estendono a tutta la compagine di centrodestra che, in Abruzzo, ha conosciuto un’avanzata significativa negli ultimi anni. Le vittorie di Pierluigi Biondi e Marco Marsilio, rispettivamente sindaco dell’Aquila e governatore regionale, sono state momenti cruciali nella crescita del partito, culminati con la recente affermazione di Giorgia Meloni a livello nazionale. Tali sviluppi hanno portato non solo a riconferme, ma anche a una rinnovata considerazione del partito nel panorama politico italiano.

Gli attori politici del centrodestra, pur essendo alcuni schierati in difesa di Quaglieri, manifestano di fronte a un clima di forte incertezze e preoccupazioni per le elezioni future. La fragilità della coalizione è evidente e l’attenzione verso il caso dell’assessore sottolinea l’importanza di mantenere unità e coesione in vista di competizioni future, dove ogni episodio può avere ripercussioni decisive sul voto popolare.

La situazione attuale di Mario Quaglieri non è solo una questione legale: si intreccia profondamente con il destino politico del centrodestra in Abruzzo, un elemento che farà da sfondo alle prossime tappe del processo e alle decisioni che seguiranno.

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