La Capitaneria di Porto di Termoli ha terminato le indagini relative all’incendio che ha colpito la piattaforma Campo Rospo Mare il 22 gennaio scorso. Questo evento ha sollevato preoccupazioni riguardanti la sicurezza operativa nell’area marina, richiedendo una risposta immediata delle autorità competenti. Dopo aver raccolto testimonianze da circa 26 operai presenti sulla struttura e aver condotto ispezioni approfondite, l’ente ha redatto una relazione dettagliata destinata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questo sarà ora chiamato a valutare la situazione per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza sul lavoro.
Le indagini della Capitaneria di Porto
A seguito dell’incendio sulla piattaforma B, gli ufficiali della Guardia Costiera, sotto la direzione del Comandante Giuseppe Panico, hanno svolto un lavoro meticoloso per comprendere la dinamica dell’accaduto. Durante le ispezioni, è emerso che il rogo non ha colpito il ciclo produttivo regolare, bensì si è sviluppato durante una fase di manutenzione programmata sui collegamenti dei tubi. Questo dettaglio ha rassicurato in parte le autorità competenti, poiché non ci sono stati impatti diretti sulla produzione e sugli impianti.
Una volta terminati gli accertamenti, la Capitaneria ha inoltrato la propria relazione al Ministero, che ora deve esaminare l’accaduto per valutare possibili violazioni delle norme di sicurezza. In attesa di questo esame, tutte le attività sulla piattaforma Campo Rospo Mare rimangono sospese. Solo il via libera da parte del Ministero sarà sufficiente per riattivare le operazioni in sicurezza.
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L’incendio e le operazioni di spegnimento
L’incendio si è sviluppato nel primo pomeriggio del 22 gennaio, sollevando allerta tra gli operai e le autorità locali. Grazie alla prontezza degli interventi, il rogo è stato rapidamente contenuto. I lavoratori presenti, dopo essersi assicurati della propria incolumità , sono stati trasferiti a bordo di un’imbarcazione di supporto, senza subire danni.
La risposta operativa è stata coordinata dall’unità di Guardia Costiera di Termoli, affiancata dai Vigili del Fuoco e delle unità aeree che sono arrivate in breve tempo per contenere le fiamme. Le operazioni di spegnimento sono state condotte in modo efficace, impedendo al fuoco di diffondersi oltre il settore colpito, garantendo così la protezione sia delle attrezzature sia del personale presente sulla piattaforma.
Prospettive future e sicurezza operativa
Con le indagini in corso e l’attesa delle decisioni ministeriali, il futuro delle operazioni del Campo Rospo Mare resta incerto. È fondamentale che il Ministero dell’Ambiente svolga ciò che è necessario per garantire che ogni attività riprenda solo dopo che tutte le norme sulla sicurezza siano state verificate e rispettate. La situazione rimane sotto monitoraggio attento, onde evitare incidenti simili in futuro e mettere in essere le migliori pratiche per la salvaguardia degli operai e dell’ambiente marino circostante.
Questo incidente mette in evidenza l’importanza di avere procedure di sicurezza rigorose in luogo, specialmente in un settore delicato come quello dell’estrazione petrolifera. L’auspicio è che le future operazioni possano svolgersi in totale sicurezza, garantendo la protezione di tutti gli operatori coinvolti e delle risorse ambientali.