Una coppia di sessantenni italiani residenti a creta è stata costretta a fuggire dalle fiamme divampate nella zona meridionale dell’isola. Il rogo ha coinvolto un’area molto estesa, alimentato da vento forte e terreni brulli. L’emergenza ha costretto all’evacuazione sia residenti sia turisti, creando tensione in una delle mete più frequentate della grecia.
La fuga dalla zona rossa: la testimonianza della nipote
Carlo ed Emilia, una coppia di sessantenni di roma da tempo stabilitisi a creta, sono stati protagonisti di una fuga precipitosa dalla loro abitazione. Francesca, loro nipote, racconta che intorno alle 16.00 le fiamme si sono avvicinate rapidamente, spinte da un vento forte in grado di propagare il fuoco su un terreno secco e incolto come quello di Koutsounari. Il paesaggio brullo non offriva molte possibilità di difesa, per questo la coppia ha scelto di rifugiarsi sulla spiaggia, raggiungendo un ristorante dove si sono messi al sicuro.
Alle 20.00 è scattato l’ordine formale di evacuazione per tutta la zona, confermando la gravità della situazione. Francesca sottolinea il timore provato da loro e da altri residenti, ma segnala come alle prime ore successive la situazione abbia preso una piega più speranzosa. Nonostante la paura, le operazioni di fuga si sono svolte senza incidenti gravi. La nipote aggiunge che dopo essere stati evacuati, i suoi zii hanno trovato rifugio in una seconda casa a Ierapetra, un centro vicino e più sicuro.
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Evacuazioni e spinte dal vento, tra turisti e residenti
La stagione turistica in corso ha complicato le operazioni, con molti visitatori presenti sull’isola e coinvolti nell’evacuazione. Cloe, una turista che si trovava in una struttura ricettiva nel sud est di creta, racconta di essere stata subito informata del pericolo e costretta a lasciare l’hotel in fretta, trascinandosi dietro i bagagli mentre una nube di fumo si alzava nel cielo. Numerosi turisti sono stati portati in strutture pubbliche come scuole e palestre per passare la notte, mentre i residenti hanno cercato aiuto da familiari e amici.
Il vento ha giocato un ruolo decisivo nello sviluppo dell’incendio. Il meltemi, un vento che soffia da nord e porta sollievo dalle alte temperature, si è trasformato in un fattore che ha alimentato le fiamme. Alessandro, un altro italiano residente vicino, racconta che il vento soffiava tra i 30 e i 35 nodi, rendendo le operazioni di spegnimento molto difficili. Nonostante la chiusura di alcune strade e il grande spiegamento di mezzi di soccorso, al momento non sono stati segnalati pericoli diretti per la popolazione.
L’emergenza negli occhi di chi conosce l’isola
Chi vive a creta da anni segue con attenzione gli sviluppi e cerca di diffondere informazioni precise per evitare allarmismi inutili. Le prime cause dell’incendio non sono ancora state chiarite, ma si esclude che sia stato un evento improvviso senza preavviso. Le autorità hanno gestito l’emergenza con tempestività, lasciando il tempo sufficiente per evacuare la popolazione e i turisti coinvolti.
In rete, molti italiani in procinto di partire per creta hanno espresso preoccupazione. Alcuni esperti di viaggi hanno condiviso mappe aggiornate che mostrano come l’area colpita sia circoscritta, rassicurando sul fatto che il resto dell’isola resta accessibile e sicuro. La presenza di rinforzi arrivati da Atene dimostra l’impegno delle autorità greche per contenere il fuoco prima che si espanda ulteriormente. Il fatto che la vegetazione secca e il vento rimangano ancora un rischio resta motivo di attenzione, ma per ora si spera che gli interventi evitino nuovi roghi.