A Ancona ha aperto i battenti il centro socio-educativo “sogni appesi”, una struttura pensata per accogliere minori in situazioni di disagio. Il progetto nasce dall’impegno dell’Associazione MetaCometa, attiva dal 1998 sul territorio nazionale nel sostegno ai giovani e alle famiglie. Questo spazio vuole offrire un ambiente protetto e familiare, dove i ragazzi possano trovare sostegno e strumenti per superare momenti difficili.
Nascita e mission del centro sogni appesi
Il centro “sogni appesi” si trova in via del Fornetto 109, nel cuore di Ancona. I responsabili lo descrivono come un luogo dove i sogni dei bambini e dei ragazzi smettono di essere semplici desideri legati a un filo e diventano realtà. La struttura offre un servizio semiresidenziale diurno, dedicato a minori che attraversano periodi di fragilità temporanea. L’obiettivo è ricreare un ambiente simile a quello familiare, dove i giovani possano sentirsi accolti e protetti.
Dietro questo progetto c’è l’Associazione MetaCometa, fondata da Salvo Adamo e Linda Castaldi. L’associazione lavora da anni nell’ambito dell’affido familiare e si basa sui principi della tradizione pedagogica salesiana. MetaCometa sostiene minori attraverso percorsi educativi mirati e servizi che favoriscono inclusione e crescita personale. “Sogni appesi” rappresenta un’ulteriore tappa in questa attività, capace di rispondere alle esigenze locali di Ancona e delle Marche.
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Importanza sociale ed educativa del centro nel contesto regionale
L’inaugurazione ha riunito diverse figure istituzionali e rappresentanti del territorio che hanno sottolineato quanto sia urgente e necessario offrire ai giovani educazione e supporto. Marco Ausili, consigliere regionale presente all’evento, ha evidenziato il deterioramento delle famiglie sia sotto il profilo culturale che economico. Ha dunque richiamato l’attenzione sull’importanza di porre la dimensione educativa al centro delle politiche regionali.
Ausili ha spiegato come nelle Marche sia in corso una revisione della legge regionale sulla famiglia, un passo fondamentale per dare risposte più efficaci alle necessità di minori e famiglie. “Le associazioni sono un pilastro, il ruolo della Regione deve essere quello di sostenerle in modo deciso” ha dichiarato. Il tema dell’adozione e dell’affido assume un rilievo cruciale in questa visione, specie in una realtà dove diverse famiglie vivono situazioni di fragilità.
L’inaugurazione, le autorità presenti e l’opera artistica dedicata
L’apertura del centro è stata accompagnata da un evento che ha riunito autorità locali e rappresentanti di varie istituzioni. Tra i partecipanti c’erano Antonella Andreoli, assessore alle politiche educative del comune di Ancona che ha rappresentato il sindaco Daniele Silvetti, Alexandra Cucchi, vice presidente dell’ordine degli psicologi delle Marche, e Antonio Saracino, comandante della stazione carabinieri di Ancona principale.
Un momento significativo dell’inaugurazione è stata la presentazione di un murales originale realizzato dall’artista pop art Alberto Domesi. Questo lavoro visivo ha simbolicamente dato voce ai sogni e alle speranze dei ragazzi accolti nel centro, trasformando il messaggio in colori vivi e forme tangibili. La nuova struttura porta con sé un messaggio chiaro: offrire ai minori un futuro più sereno, costruito su sostegno e opportunità concrete.