Inaugurata una pietra d’inciampo per Cesare Pompilio a Genova: memoria e resistenza nel 2025

Inaugurata una pietra d’inciampo per Cesare Pompilio a Genova: memoria e resistenza nel 2025

Posa della Pietra d’Inciampo per Cesare Pompilio a Genova, evento simbolico per la Memoria 2025, che celebra le vittime nazifasciste e promuove la riflessione su libertà e giustizia.
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Inaugurata una pietra d’inciampo per Cesare Pompilio a Genova: memoria e resistenza nel 2025 - Gaeta.it

La giornata di ieri ha visto la posa di una Pietra d’Inciampo dedicata a Cesare Pompilio, prigioniero politico genovese, all’altezza del numero 119R di Via XX Settembre. L’evento si inserisce nel contesto delle celebrazioni per la Memoria 2025, un’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti e dalla Fondazione Fossoli, che prevede l’installazione di pietre d’inciampo in onore di tutte le vittime delle stragi nazifasciste. La commemorazione ha attirato l’attenzione di molti residenti e istituzioni, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica e i valori della Resistenza.

La cerimonia di posa e i partecipanti

La cerimonia di ieri è stata caratterizzata dalla presenza di importanti figure istituzionali. Tra i partecipanti figuravano Pietro Piciocchi, facente funzioni di sindaco di Genova, Maria Cleofe Filippi, vicepresidente della Fondazione Fossoli, Andrea Carratú, presidente del Municipio I Centro Est, e Filippo Biolè, rappresentante di Aned Genova e del Comitato per la posa delle Pietre d’Inciampo nella città metropolitana di Genova. L’evento ha visto anche la partecipazione di studenti dell’Istituto Ravasco e della succursale della scuola media Convitto Colombo, testimoniando così l’interesse dei giovani per il tema della memoria storica. È stata un’occasione di riflessione profonda sul valore della libertà e della dignità umana, unitamente ad un forte richiamo alla partecipazione della comunità.

Ricordo di Cesare Pompilio e l’importanza della memoria

Cesare Pompilio, nato nel 1912 a Trieste, si trasferì a Genova dove si distinse per il suo impegno negli studi e nello sport, in particolare nella scherma. La sua vita fu segnata dall’arresto, avvenuto nell’aprile del 1944, ad opera di un ufficiale tedesco. Dopo aver subito violenze alla Casa dello Studente e un periodo di detenzione nel carcere di Marassi, fu deportato nel campo di Fossoli, dove trovò la morte. La figura di Pompilio rappresenta un simbolo di resistenza contro le atrocità del regime nazifascista e il suo ricordo è mantenuto vivo grazie a progetti come queste pietre d’inciampo e alle varie iniziative promosse dalla Fondazione e dalla Società Schermistica “Cesare Pompilio”. Attraverso questa commemorazione, la comunità si unisce per onorare non solo il suo sacrificio, ma anche quello di tutti i 67 martiri della strage di Fossoli.

Un gesto simbolico ma significativo

Piciocchi, nel suo intervento, ha enfatizzato il valore storico e il profondo significato che riveste la posa della Pietra d’Inciampo. Il sindaco ha sottolineato come questo gesto, sebbene possa apparire semplice, contenga in sé un messaggio potente: la necessità di non dimenticare le ingiustizie del passato e di lavorare attivamente per i principi di giustizia e libertà. “Abbiamo collegato il passato e il futuro”, ha affermato, evidenziando l’importanza di unire le generazioni nell’onore della memoria. Durante la cerimonia, si è ribadita la condanna al nazifascismo e il ruolo di Genova come città medaglia d’oro al Valor militare, ricordando che la lotta per la democrazia è un valore che deve essere trasmesso ai più giovani.

Il futuro della memoria a Genova

La posa della Pietra d’Inciampo è un passo importante per alimentare il dibattito su grossi temi come la Resistenza e la democrazia. L’80esimo anniversario della Liberazione, previsto per il 25 aprile, sarà un’altra occasione per riflettere su questi valori e sulla loro rilevanza attuale. La visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Genova non rappresenterà solo un momento celebrativo ma anche un’opportunità per ribadire l’impegno della società civile nella costruzione di un futuro che rispetti i diritti umani e la dignità di tutte le persone. L’invito a partecipare attivamente a questa commemorazione rivela un desiderio condiviso di mantenere viva la memoria collettiva, con la ferma convinzione che non si può costruire un futuro migliore senza ricordare il passato.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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