La recente inaugurazione della nuova pista da bob di Cortina D’Ampezzo segna un importante capitolo nella preparazione per le Olimpiadi invernali del 2026. Con un investimento di circa 120 milioni di euro, l’opera è stata realizzata in appena un anno, dimostrando l’efficacia e la determinazione delle autorità locali nel portare avanti progetti ambiziosi nonostante le difficoltà. Questo nuovo impianto non è solo un passo significativo per le competizioni sportive, ma anche un simbolo di rinascita per l’area montana.
L’investimento e il processo di realizzazione
Il progetto della nuova pista da bob è stato concepito in un contesto in cui la realizzazione di grandi opere in Italia era spesso vista con scetticismo. Durante la cerimonia di inaugurazione, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha evidenziato quanto fosse importante la trasparenza e la tempestività nel completare l’opera, sottolineando che “la forza di volontà e la determinazione” sono stati fattori chiave. La nuova struttura, progettata per accogliere sia le competizioni olimpiche che eventi futuri, rappresenta una risposta concreta a chi sosteneva che in Italia non fosse possibile realizzare opere di questa portata.
Zaia ha inoltre fatto riferimento al risanamento ambientale effettuato in zona, ripristinando un versante di montagna che era divenuto una discarica. Grazie a questo progetto, sono stati ripiantumati diecimila alberi, segnando un passo verso la sostenibilità ambientale e la tutela della bellezza naturale del sito. Questo sforzo non solo ha migliorato l’estetica della zona, ma ha anche avuto un impatto positivo sul turismo, attirando visitatori interessati a scoprire il nuovo impianto e il suo ambiente circostante.
Attrattività architettonica e sportiva
Nel suo intervento, Zaia ha paragonato la nuova pista a una delle più importanti opere architettoniche del mondo, definendola la “nostra Guggenheim Museum”, un richiamo al celebre museo di Bilbao. Questo confronto non è casuale; la pista da bob è concepita non solo per le competizioni ma anche come attrazione turistica, in grado di attrarre visitatori da ogni parte del mondo, interessati sia alla storia del bob che all’architettura innovativa dell’impianto.
La storicità del luogo è importante: la pista originale, costruita nel 1928, è la più vecchia al mondo e la nuova struttura rappresenta l’ultima opportunità di creare una pista di questo tipo a livello globale, secondo quanto dichiarato dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. L’inaugurazione della nuova pista da bob non segna quindi solo il rafforzamento della tradizione sportiva italiana, ma funge anche da catalizzatore per l’affermazione di Cortina come meta di eccellenza per eventi internazionali.
Impatti sul turismo e sull’economia locale
La nuova struttura avrà anche ripercussioni significative sull’economia locale, creando nuove opportunità di lavoro e stimolando l’imprenditorialità. Con l’attrazione di eventi sportivi e visitatori, Cortina D’Ampezzo si prepara ad un incremento del flusso turistico, contribuendo così a sostenere le imprese locali, dai ristoranti agli hotel, passando per i negozi.
In un contesto più ampio, la buona riuscita di questo progetto potrebbe fungere da modello per altre località italiane e non solo, dimostrando come sia possibile coniugare interventi di grande impatto con il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità. La nuova pista da bob non è solo un’opera sportiva ma un simbolo di resilienza e ingegno, ponendo Cortina D’Ampezzo sotto una nuova luce che invita a guardare con speranza e ottimismo al futuro.