Imr teramo, incontro in regione con sindacati e sindaco per il futuro dello stabilimento e le commesse seat

Imr teramo, incontro in regione con sindacati e sindaco per il futuro dello stabilimento e le commesse seat

La regione Abruzzo, con l’assessore Tiziana Magnacca, monitora la situazione dello stabilimento IMR di Teramo, tra nuove commesse Seat e preoccupazioni sindacali sulla continuità occupazionale nel settore automotive.
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La Regione Abruzzo, insieme a sindacati e azienda, monitora la situazione dello stabilimento IMR di Teramo, puntando a garantire la continuità produttiva e la stabilità occupazionale nel settore automotive, nonostante le incertezze del mercato. - Gaeta.it

La situazione dello stabilimento imr di teramo torna al centro delle attenzioni dopo un nuovo incontro convocato dall’assessore alle attività produttive, tiziana magnacca. L’incontro ha visto la partecipazione dei rappresentanti aziendali, sindacali e del sindaco di teramo, gianguido d’alberto, con l’obiettivo di fare il punto sulle attività e sulla tenuta occupazionale del sito abruzzese. Nel contesto di una crisi che coinvolge il settore automotive, si discute della conferma delle commesse e delle prospettive occupazionali.

Appuntamento in regione per definire il cronoprogramma delle attività produttive

Il confronto di maggio aveva spinto l’assessore magnacca a richiedere alla società imr un cronoprogramma dettagliato sulle attività da svolgere nel sito di teramo. In questa nuova riunione, che si è svolta a pescara presso l’assessorato alle attività produttive, è stato ribadito il ruolo centrale dello stabilimento nel complesso produttivo dell’azienda. La gestione ha presentato tre progetti legati a una nuova commessa con seat, che inizialmente era destinata allo stabilimento di barcellona, in spagna.

Focus sulle attività e continuità produttiva

L’attenzione si è concentrata sulla quantità e il tipo di attività che imr intende sviluppare a teramo, mantenendo la continuità produttiva. La decisione di portare a teramo commesse importanti rappresenta un segnale in linea con la volontà di preservare il sito. Durante l’incontro sono stati spiegati i tempi e le modalità di esecuzione delle attività previste, anche se, sul piano operativo, permangono incertezze legate agli effetti della crisi complessiva del settore automotive.

Chiarimenti sulla forza lavoro, contratti e eventuali tagli occupazionali

La società ha confermato che al momento non sono previste procedure di licenziamento collettivo legate allo stabilimento di teramo. Il contratto di solidarietà attivo fino a febbraio 2026 riguarda soltanto gli impiegati nelle funzioni corporate e staff, senza influire sull’unità operativa che riguarda direttamente la produzione. Inoltre sono state anticipate nuove stabilizzazioni previste entro settembre di quest’anno, e ulteriori nel 2026.

Posizioni sindacali e preoccupazioni

Questi elementi confermano una stabilità nella forza lavoro, almeno in una parte del personale. Tuttavia, durante l’incontro, i sindacati hanno espresso contrarietà e dubbi. Viene messo in luce che alcune commesse sono state di fatto spostate verso altri siti produttivi, e la totale copertura occupazionale delle maestranze non risulta garantita. Gli operatori sindacali hanno sottolineato un ricorso significativo ai contratti di somministrazione, che possono indicare una maggiore precarietà e minore certezza lavorativa rispetto alle promesse fornite dall’azienda.

Ruolo della regione abruzzo e prospettive future sulla vertenza imr

L’assessore tiziana magnacca ha ribadito che la regione abruzzo continuerà a sorvegliare la situazione con attenzione. Pur accogliendo le informazioni fornite dall’azienda, resta in ascolto delle preoccupazioni espresse dai sindacati. Tenendo conto del contesto negativo del mercato automotive, l’ente regionale mantiene un atteggiamento di cautela e disponibilità a intervenire.

Disponibilità al dialogo e monitoraggio

La regione ha confermato la sua disponibilità a organizzare ulteriori incontri istituzionali a favore del dialogo tra azienda e rappresentanze dei lavoratori nel momento in cui una delle parti lo richiederà. Questo approccio mira a monitorare da vicino l’evolversi della vicenda e a tutelare in modo concreto i posti di lavoro sul territorio, sperando di evitare conseguenze drastiche per lo stabilimento di teramo e per la comunità locale.

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