La vicenda relativa alla morte di Chiara Poggi riapre il dibattito sulle tracce rinvenute sul luogo del delitto. Secondo l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, che rappresenta i genitori della giovane, l’impronta attribuita ad Andrea Sempio, principale indiziato in alcune fasi dell’inchiesta, non avrebbe il peso che spesso le viene assegnato. Tizzoni richiama l’attenzione sul contesto della casa di via Pascoli, dove molteplici elementi metterebbero in discussione la rilevanza della traccia in questione.
La posizione dell’avvocato tizzoni sulle impronte rinvenute a via pascoli
L’avvocato Gian Luigi Tizzoni ha più volte espresso dubbi sulla valenza dell’impronta che, secondo alcune fonti, potrebbe appartenere ad Andrea Sempio. Questa traccia, priva di sangue e situata vicino a un’impronta attribuita a Marco Poggi, viene vista dall’avvocato come poco indicativa. La zona interessata è il piano seminterrato dell’abitazione di via Pascoli, dove si trova la tavernetta utilizzata soprattutto da Marco Poggi per le attività legate ai videogiochi e alla consolle playstation.
L’amicizia e la frequenza della casa
Dal racconto di Tizzoni emerge un quadro in cui Andrea Sempio frequentava quella casa regolarmente, poiché legato a un’amicizia stretta con Marco Poggi durante l’adolescenza. Questo frequente passaggio spiegherebbe come possano esservi impronte multiple nella stessa area, senza che ciò significhi necessariamente una presenza collegata al fatto di sangue o al momento dell’omicidio. L’assoluta mancanza di sangue sull’impronta di Sempio rafforza, per Tizzoni, l’idea che quel segno su quella scala possa non essere determinante per le indagini.
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Il ruolo della tavernetta e delle scale nella dinamica del caso
La tavernetta al piano seminterrato di via Pascoli è un elemento chiave della vicenda. Si tratta infatti del luogo dove Marco Poggi teneva la playstation e i videogiochi, un ambiente frequentato regolarmente dai giovani. Le scale che portano alla tavernetta, in cui è stata rinvenuta la traccia complicata da interpretare, sono elementi al centro delle analisi.
Impronta sulla suola: dettagli e interpretazioni
Una delle impronte considerate più significative dagli inquirenti è quella dell’unica scarpa rinvenuta. Questa è stata attribuita all’assassino sulla base della suola, caratterizzata da una trama a pallini e da una taglia indicata intorno al numero 42. Tuttavia, come segnalato dall’avvocato Tizzoni, questa impronta si ferma al secondo scalino delle scale che conducono alla tavernetta. Non risultano altre tracce più in basso che possano collegarsi in modo evidente a quella dell’impronta attribuita ad Andrea Sempio.
Questo particolare è cruciale perché il fatto che l’impronta si interrompa proprio sul secondo scalino fa pensare che la persona che l’ha lasciata non sia mai arrivata più in basso verso la zona dove si trova la traccia di Sempio. Quindi, la correlazione spaziale tra le due impronte appare incerta e suscita dubbi sulle conclusioni investigative basate sulla comparazione tra le tracce.
Analisi tecniche in corso per definire la provenienza dell’impronta
Sulle impronte rilevate sono state avviate diverse analisi tecniche con l’obiettivo di chiarire a chi possa appartenere con precisione la suola rinvenuta sulle scale. Una delle questioni al centro degli accertamenti è proprio la misura esatta associabile alla scarpa che ha lasciato l’impronta.
Dettagli sulle misure e implicazioni
Secondo gli investigatori la suola potrebbe essere di taglia 42, coincidente con quella di Alberto Stasi. Quest’ultimo, ex fidanzato di Chiara Poggi, è stato condannato e sta scontando una pena di 16 anni per l’omicidio. Dall’altra parte, si valuta anche la possibilità che la misura reale sia 44, corrispondente invece alla calzatura di Andrea Sempio.
Questi dettagli, apparentemente tecnici, pesano molto sull’eventuale attribuzione della responsabilità. L’esito delle analisi potrà confermare o confutare ipotesi che finora si sono basate su elementi indiziari e contraddittori. La precisione nell’individuare il numero esatto della scarpa potrebbe cambiare il corso delle indagini e il quadro processuale che riguarda uno dei casi più discussi degli ultimi anni nel mondo della cronaca italiana.