Un imprenditore attivo nel settore agricolo a Campoverde, frazione di Aprilia, è stato denunciato dalle forze dell’ordine per aver impiegato lavoratori privi di permesso di soggiorno. L’intervento si inserisce nell’ambito di controlli mirati a contrastare il caporalato, pratica illegale ancora diffusa nelle campagne italiane. L’attività dell’azienda è stata sospesa e sono scattate sanzioni economiche rilevanti.
Ispezione e identificazione dei lavoratori irregolari
Nel corso dell’ispezione, condotta dai carabinieri della stazione di Campoverde e dal nucleo ispettorato del lavoro di Latina, sono stati controllati 19 lavoratori impiegati nell’azienda agricola. Di questi, 13 risultavano di nazionalità indiana e 6 di nazionalità rumena. Sei persone non possedevano un permesso di soggiorno valido, configurando una situazione irregolare ai sensi della legge sull’immigrazione.
Le verifiche hanno incluso l’esame dei documenti personali e la raccolta di elementi utili a stabilire la regolarità del rapporto di lavoro. L’assenza di permesso di soggiorno impedisce l’assunzione regolare e rappresenta una violazione delle normative vigenti. Il controllo ha riscontrato che alcuni lavoratori erano impiegati senza la documentazione necessaria.
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Omissione della comunicazione obbligatoria
Oltre alla scoperta dei lavoratori irregolari, è stata evidenziata l’assenza della comunicazione obbligatoria di assunzione da parte del datore di lavoro per otto dipendenti. “Questo adempimento, previsto dalla legge, serve a garantire il rispetto delle norme sul lavoro e la regolarità del rapporto contrattuale.”
Violazioni amministrative e conseguenze sanzionatorie
L’inosservanza della comunicazione ha comportato una maxi sanzione di 37.000 euro per l’intera violazione, calcolata applicando la multa prevista per ogni singolo lavoratore non regolarmente segnalato. L’autorità ha disposto, come misura accessoria, la sospensione immediata dell’attività dell’azienda agricola.
Il contrasto al caporalato e le iniziative delle forze dell’ordine
Il caso di Aprilia è un esempio concreto dell’azione svolta dalle forze dell’ordine per reprimere pratiche illegali nel mondo del lavoro agricolo. Il fenomeno del caporalato coinvolge spesso lavoratori stranieri senza documenti, sfruttati e impiegati in condizioni precarie. Le mancate comunicazioni e il lavoro sommerso costituiscono strumenti usati per aggirare leggi e diritti.
Misure di tutela e vigilanza
Gli interventi di controllo mirano a garantire trasparenza e legalità nelle assunzioni, oltre a tutelare i lavoratori più vulnerabili. Le sanzioni e la sospensione delle attività sono misure che mirano a disincentivare il ricorso a manodopera irregolare. Le autorità proseguiranno l’attività di vigilanza nelle campagne della provincia di Latina per contrastare questo tipo di illegalità.