Il turismo in bergamasca spinge l’occupazione oltre la media regionale e nazionale tra il 2018 e il 2023

Il turismo in bergamasca spinge l’occupazione oltre la media regionale e nazionale tra il 2018 e il 2023

Il turismo in provincia di Bergamo cresce del 13,5% tra il 2018 e il 2023, superando Lombardia e Italia, con oltre 70 mila addetti e un patto territoriale per formazione e occupazione nel settore.
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Il settore turistico bergamasco ha registrato tra il 2018 e il 2023 una crescita occupazionale superiore alla media regionale e nazionale, con oltre 70 mila addetti, specialmente in alloggio e ristorazione. Grazie al «Patto territoriale», si punta a rafforzare formazione e lavoro per sostenere ulteriormente questo comparto strategico. - Gaeta.it

Il settore turistico in provincia di Bergamo si è dimostrato un motore importante dell’occupazione negli ultimi anni. Tra il 2018 e il 2023, il numero dei lavoratori dipendenti nel comparto è cresciuto molto più della media lombarda e nazionale. Questa crescita ha portato la Bergamasca a superare i 70 mila addetti nel turismo, con un incremento occupazionale che ha segnato un record in termini di coinvolgimento del lavoro locale. Lo sviluppo riguarda soprattutto alloggio e ristorazione, mentre la Provincia registra tassi di disoccupazione ai minimi storici.

Crescita dell’occupazione turistica in bergamasca rispetto a lombardia e italia

Tra il 2018 e il 2023, i lavoratori dipendenti nel turismo bergamasco sono aumentati del 13,5%, facendo registrare un guadagno netto di oltre 8.300 persone occupate. Questo tasso supera il 6,8% della Lombardia e l’8,7% rilevato a livello nazionale nello stesso periodo. Un dato che evidenzia come il turismo rappresenti, per il territorio bergamasco, un comparto rilevante e in espansione. La crescita è ben visibile anche negli indicatori generali dell’occupazione, con un tasso di occupazione provinciale al 68,4% e un tasso di disoccupazione sceso al 1,5% nel 2024, valore record per il territorio.

Crescita settoriale in alloggio e ristorazione

L’aumento più marcato si concentra nel settore specifico dell’alloggio e della ristorazione, dove la crescita degli occupati è stata del 18,8%. Anche in questo caso la provincia supera Lombardia e i dati italiani che si attestano rispettivamente a +11,9% e +12,2%. Questi numeri mostrano un mercato del lavoro nel turismo bergamasco che non solo regge, ma cresce in modo consistente, a dimostrazione di un’economia locale legata al turismo in espansione, con possibilità di accesso al lavoro sempre più ampie.

Dati e ricerca su turismo e occupazione presentati in bergamo nel 2024

I dati vengono da uno studio realizzato da Adapt e dall’Università degli Studi di Bergamo, presentato il 2024 allo Spazio Viterbi in via Tasso durante l’evento di lancio del «Patto territoriale per le competenze e l’occupazione nella filiera del turismo». Questo progetto, promosso dalla Provincia di Bergamo come ente capofila, rientra in una misura dei cosiddetti «Patti territoriali» voluti da Regione Lombardia. L’obiettivo è creare sinergie tra formazione, servizi per il lavoro e imprese per ridurre la discrepanza tra domanda e offerta di lavoro nel comparto turistico.

Rete di soggetti coinvolti nel patto territoriale

Il progetto coinvolge oltre 20 soggetti locali, come Camera di Commercio, associazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti, enti formativi e agenzie per il lavoro. Una rete più ampia conta altre 11 realtà, tra cui sindacati, Confcooperative, Confindustria e Bergamo Sviluppo. L’orizzonte del progetto è fissato a marzo 2026. Tra le azioni previste ci sono l’analisi dei bisogni delle imprese sul territorio, la promozione di percorsi formativi mirati e interventi di orientamento e accompagnamento al lavoro per aumentare attrattività e competitività del settore.

Crescita delle imprese e occupazione nel turismo bergamasco dopo bergamo capitale della cultura

Margherita Roiatti, direttrice della Fondazione Adapt, ha illustrato che nel 2024 in provincia si sono raggiunte 11.137 imprese nel comparto turistico, con un incremento di 267 rispetto al 2018. La metà circa opera nella ristorazione . Un effetto diretto si è visto dopo il titolo di Bergamo come capitale della cultura nel 2023, che ha generato un aumento di oltre 2.400 lavoratori nel settore in un solo anno.

Sottosettori con maggior crescita

Tra i sottosettori con maggior crescita ci sono attività artistiche, sportive e di intrattenimento che hanno segnato un +21,4%, seguite da alloggio e ristorazione e agenzie di viaggio e servizi di supporto . Il settore mostra alti volumi di assunzioni e cessazioni, dovuti all’alta mobilità del lavoro. Nonostante ciò, quasi tutti i segmenti presentano un saldo positivo tra ingressi e uscite di addetti, segno di un settore vivace e ricettivo.

Dinamiche occupazionali nel settore ristorazione con attenzione a età e genere

Il comparto della ristorazione in bergamasca nel 2024 ha generato oltre undicimila nuove assunzioni, un dato che indica una forte domanda di personale. Da evidenziare è la presenza di un buon livello di inclusione generazionale e di genere. I giovani tra i 20 e i 24 anni formano il gruppo più attivo, con più di 6.500 assunzioni tra 2023 e 2024. Ai giovani si affianca una crescita consistente delle assunzioni femminili nelle fasce senior. Tra il 2022 e 2024, si è registrato un aumento del 39,7% per le donne tra i 55 e i 59 anni e un balzo del 94,2% nella fascia 60-64 anni.

Prospettive future del settore

Le prospettive del settore restano solide, anche secondo il Cedefop, che stima oltre 300mila nuove opportunità professionali legate all’ospitalità in Italia entro il 2035. Per Bergamo si presentano così spazi importanti di sviluppo che richiederanno di anticipare le richieste di competenze e investire nella formazione delle persone.

Il patto territoriale come risposta alle esigenze di mercato del turismo bergamasco

La consigliera provinciale delegata al lavoro, Giorgia Gandossi, ha sottolineato lo sforzo per realizzare il Patto territoriale, uno strumento pensato per affrontare in modo nuovo le criticità occupazionali nel turismo. «L’idea è mettere in rete enti e istituzioni per garantire iniziative mirate, centrate sulle reali necessità del mercato e del territorio.»

Elisabetta Donati, dirigente del settore politiche del lavoro della Provincia, ha chiarito che i patti territoriali rappresentano un punto di svolta per i centri per l’impiego di Bergamo. «Questi devono diventare attori chiave per coordinare azioni di reclutamento, formazione e migliorare le opportunità di lavoro per i cittadini.»

Collaborazione tra università e territorio

Anche l’Università degli Studi di Bergamo, tramite la referente dei Patti territoriali Elena Gotti, ha evidenziato la volontà di proseguire un percorso di collaborazione stretta con gli altri partner del territorio. L’obiettivo è costruire una filiera capace di sostenere il turismo, focalizzando le attività sulle esigenze concrete delle imprese e dei lavoratori, per mantenere e sviluppare ulteriormente questo comparto chiave per l’economia locale.

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