Le norme italiane sui rapporti tra genitori separati si sono recentemente dotate di strumenti più rigidi per garantire gli obblighi verso i figli. Il tribunale di Verona ha dato seguito alla riforma Cartabia del 2022, introducendo multe giornaliere a carico dei genitori che non adempiono ai loro doveri, senza bisogno di una denuncia formale. Questa novità punta a tutelare i diritti dei minori e a far rispettare i provvedimenti di mantenimento e visita con interventi concreti.
L’assegno di mantenimento e le conseguenze delle violazioni quotidiane
Un episodio significativo riguarda un padre separato che non ha versato i 300 euro mensili stabiliti per il mantenimento dei figli. Nonostante avesse dichiarato di aver coperto altre spese, l’uomo non ha potuto dimostrare tali spese e così il giudice ha adottato la nuova misura del codice di procedura civile, l’articolo 473-bis.39. La norma stabilisce multe giornaliere di 100 euro fino al completo pagamento del dovuto. L’intento è quello di agire immediate, senza attendere lunghe procedure o reclami da parte dell’altro genitore. In questo caso il procedimento ha ottenuto l’effetto sperato: dopo cinque giorni di sanzioni, il padre ha pagato l’intero importo. È la prima applicazione pratica della riforma, dimostrando come la legge possa intervenire con rapidità e forza per tutelare i figli.
Sanzioni pecuniarie come incentivo
L’importanza di una sanzione pecuniaria giornaliera deriva dalla necessità di evitare che i genitori trascurino gli obblighi finanziari, che sono spesso la base per garantire il sostentamento e benessere dei minori. Lo strumento legale si presenta come incentivo concreto a rispettare i tempi e le somme stabilite dal giudice, colpendo l’inadempienza con conseguenze economiche immediate. Oltre a risarcire eventuali danni, la legge mira a scongiurare lunghe dispute e sospensioni di pagamenti che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei figli.
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Il diritto di visita e le sanzioni per chi lo nega senza motivi validi
Un altro caso che ha richiamato l’attenzione riguarda una madre che ha portato il figlio all’estero senza avvisare, impedendo al padre di mantenere il rapporto con il bambino. La situazione si era prolungata nonostante due ordinanze, una italiana e una straniera, avessero ribadito il diritto del padre a frequentare il figlio. La scelta dell’autorità giudiziaria veronese è stata quella di rispondere con fermezza: alla donna è stata comminata una multa di 200 euro per ogni giorno di violazione del diritto di visita, oltre a un risarcimento danni da 3.000 euro già previsto. La decisione riflette la gravità data dagli inadempimenti che ledono il rapporto familiare e la serenità del minore.
Protezione del minore e rispetto delle ordinanze
Questo provvedimento ha un duplice scopo: proteggere l’interesse del minore a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori e assicurare il rispetto delle ordinanze, anche quelle emesse da autorità estere. La sottrazione del minore, specie all’estero, rappresenta una violazione non solo civile ma anche penale in alcuni casi, ma l’aspetto peculiare qui è l’applicazione della pena pecuniaria giornaliera per ottenere un’azione immediata. Il tribunale ha così avviato un sistema di pressione economica che incentiva rapidamente il ritorno ai comportamenti previsti dalla legge.
Le sanzioni diventano uno strumento di dissuasione concreto per chi decidesse di ignorare gli obblighi genitoriali o di ostacolare senza giustificazione il diritto di visita. Nel caso specifico, l’entità delle multe giornaliere fa comprendere che prolungare l’inadempienza può comportare danni economici rilevanti, oltre alle conseguenze legali ulteriori. L’azione del tribunale di Verona dimostra attenzione e rigore nel tutelare i minori da comportamenti che possono compromettere il loro equilibrio affettivo e relazionale.
La riforma cartabia e il ruolo delle nuove misure di responsabilizzazione
La riforma Cartabia del 2022 ha introdotto diverse novità nel processo civile, e una di quelle più importanti riguarda proprio la tutela dei figli in casi di separazione e divorzio. Prima di questa legge, le sanzioni erano più lente e spesso richiedevano una denuncia esplicita dell’altro genitore per essere attivate. Con il nuovo articolo 473-bis.39, i giudici possono imporre multe quotidiane per ogni violazione degli obblighi senza necessità di una procedura separata.
Un cambio radicale nel controllo delle decisioni familiari
Questo aggiornamento porta un radicale cambiamento nel controllo dell’adempimento dei provvedimenti familiari. Dà poteri più diretti al giudice, rendendo più semplice e veloce intervenire contro chi ignora i doveri verso i figli. L’obiettivo non è solo punire, ma soprattutto spingere a ristabilire subito l’ordinario ruolo genitoriale, assicurando regolarità nelle prestazioni economiche e nel rispetto dei rapporti di frequentazione.
L’esperienza di Verona rappresenta la prima applicazione pubblica di questa riforma nel suo aspetto più concreto. L’effetto è una pressione costante sui genitori, che non possono più permettersi di ignorare o dilazionare gli impegni senza conseguenze economiche immediate. La novità si inserisce dentro un clima di attenzione crescente al benessere dei minori, all’interno di un contesto legale che si avvicina ai modelli europei più rigidi in materia di diritti familiari.
Un aggiornamento di questo tipo modifica il rapporto tra famiglia e tribunale, spostando la sfera della responsabilità genitoriale da un ambito di buona volontà a un obbligo con conseguenze tangibili. Gli esempi recenti confermano che la giustizia può agire rapidamente per riequilibrare situazioni di disfunzione, così da tutelare bambini e ragazzi nel loro ambiente familiare.