La questione del commercio a L’Aquila torna al centro del dibattito politico dopo le recenti dichiarazioni del consigliere Frullo che ha evidenziato le difficoltà del settore. Secondo i consiglieri Lorenzo Rotellini e Paolo Romano, queste parole rappresentano una presa di coscienza tardiva rispetto a problemi noti da anni. La situazione del centro storico continua a mostrare segni di abbandono e il contrasto con l’espansione commerciale fuori dal centro rimane un tema irrisolto da tempo. Questo scambio politico apre una riflessione sulle strategie adottate dall’amministrazione e sulla necessità di un nuovo approccio per rilanciare l’attività commerciale cittadina.
Le critiche sul piano commercio 2020 e il ruolo del vicesindaco daniele
Il piano del commercio approvato nel 2020 è al centro delle critiche mosse dai consiglieri Rotellini e Romano, che denunciano la sua inefficacia nel produrre risultati concreti. Secondo loro, il documento non si è mai adattato alle esigenze reali della città e resta ormai superato. Hanno colto nelle parole di Frullo un segno di sfiducia nei confronti del vicesindaco Raffaele Daniele, incaricato della delega al commercio, la cui gestione viene definita del tutto insoddisfacente. È stato sottolineato che serve un ripensamento completo delle strategie per il commercio cittadino e la volontà di ricominciare da zero, sganciandosi dalle soluzioni adottate finora che non hanno sortito l’effetto sperato.
Mancanza di azioni concrete e stallo nel centro storico
La mancanza di azioni concrete ha alimentato un senso di stallo che pesa soprattutto sul settore commerciale del centro storico. Rotellini e Romano evidenziano il gap tra le promesse politiche e la realtà che vede una progressiva implosione del tessuto commerciale tradizionale. La grande distribuzione si espande senza alcun controllo mentre le attività storiche chiudono o si svuotano. Questo scenario deriva da una visione debole e priva di regolamentazioni chiare capaci di governare lo sviluppo commerciale rispettando l’identità urbana.
Leggi anche:
Desertificazione commerciale del centro storico e assenza di regole certe
Il centro storico di L’Aquila subisce da anni un fenomeno di desertificazione commerciale, denunciato più volte dalla minoranza. Rotellini e Romano ricordano come da almeno tre anni segnalino all’amministrazione comunale il progressivo abbandono delle attività tradizionali. Non solo, da tempo indicano la mancanza di un piano organico in grado di frenare l’espansione della grande distribuzione che avviene in modo incontrollato nelle aree periferiche. Il risultato è una perdita di identità e vitalità nel cuore della città.
Le osservazioni depositate nelle commissioni consiliari e in consiglio sono state ignorate o sottovalutate dalla maggioranza, che finora ha fatto prevalere politiche senza una visione complessiva. Mancano norme uniformi che regolino il commercio e che garantiscano pari condizioni per tutte le attività. L’assenza di un coordinamento definito e duraturo lascia spazio a interventi privati senza un dibattito pubblico. Questo permette l’apertura di grandi strutture nella zona ovest, che consolidano una crescita disordinata e poco rispondente alle necessità del centro storico.
L’appello a frullo per un confronto serio e un ruolo attivo nelle politiche commerciali
I consiglieri di opposizione invitano il consigliere Frullo a mantenere un atteggiamento costruttivo che vada oltre la semplice denuncia o la ricerca di visibilità politica. Richiedono l’attivazione immediata della commissione consiliare competente sul commercio, per riaprire un confronto che si trascina senza risultati concreti da almeno gennaio 2024. Questo passaggio è considerato indispensabile per ascoltare i rappresentanti dei commercianti e capire le reali esigenze del territorio, finalmente affrontate con trasparenza.
Opposizione disponibile a confronto e necessità di chiarimenti
Rotellini e Romano sottolineano la disponibilità dell’opposizione a mettere a disposizione documenti e studi accumulati negli anni, così da accompagnare un percorso di confronto continuo con cittadini ed esercenti. Ribadiscono inoltre la necessità di un chiarimento da parte di Frullo sul suo cambiamento di posizione rispetto a quanto sostenuto dalla sua maggioranza in passato. Il rischio è quello di una fase politica segnata da contraddizioni che non aiutano il rilancio del commercio. Il centro storico resta in attesa di un progetto che ne riconsegni slancio e attrattività, mentre l’espansione incontrollata fuori dal centro avanza senza ostacoli pubblici.