Il tema dell’inclusione continua a dominare il dibattito pubblico, ma ancora troppo spesso rimane una teoria distante dalla realtà quotidiana. Il nuovo progetto denominato “Laboratori in Villa”, presentato di recente a L’Aquila, si propone di colmare questo gap, rendendo protagonisti i giovani con disabilità. Attraverso diverse attività laboratoriali, il progetto ambisce a garantire un coinvolgimento attivo dei partecipanti, creando opportunità di apprendimento che superano le barriere sociali e culturali.
Un’opportunità concreta per i giovani con disabilità
L’assessore regionale alle politiche sociali, Roberto Santangelo, ha messo in evidenza l’importanza dell’inclusione, sottolineando come questo progetto sia unico nel suo genere. “Laboratori in Villa”, approvato dal piano sociale regionale, rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un ambiente più accessibile e partecipativo. Parlare di inclusione non significa solo introdurre il termine nel linguaggio comune, ma tradurlo in azioni concrete.
Il progetto prevede un ciclo di laboratori diversificati, tra cui lavorazione del legno, lavorazione dell’argilla, cucina, arteterapia e musicoterapia. Queste attività permetteranno ai partecipanti di sviluppare competenze pratiche e soft skills. L’approccio scelto è questa volta innovativo: oltre a coinvolgere i ragazzi, si prendono in considerazione anche le famiglie, creando un ambiente di apprendimento il più inclusivo possibile.
Leggi anche:
L’interazione tra famiglie e professionisti
Durante la presentazione del progetto presso la Fattoria Sociale Villa Irelli a Castelnuovo Vomano, si è tenuto un incontro con le famiglie, finalizzato a sviluppare un dialogo costruttivo sull’iniziativa. Erano presenti diversi esperti, tra cui Marco Valerio de Sanctis, proprietario della fattoria e promotore del progetto, e professionisti come Jessica Falconi e Paola Di Marco, che hanno descritto nel dettaglio le attività previste.
L’incontro ha offerto alle famiglie l’opportunità di comprendere meglio le modalità operative del progetto e di registrarsi per il ciclo di laboratori. Questo aspetto è cruciale, poiché il supporto e la partecipazione delle famiglie sono elementi chiave per il successo dell’iniziativa. La creazione di un legame stretto tra professionisti e familiari favorisce un ambiente di apprendimento sereno e stimolante, dove i giovani possono esprimere il loro potenziale.
Formazione verso l’autonomia
L’integrità del progetto non si limita a fornire un sostegno temporaneo, ma ambisce a dotare i partecipanti di strumenti utili per affrontare le sfide del quotidiano. Attraverso laboratori pratici e interattivi, i ragazzi avranno la possibilità di apprendere comportamenti adattivi, migliorando le loro abilità relazionali e di socializzazione.
Le attività non si concentrano soltanto sul divertimento, ma sono progettate per favorire l’acquisizione di competenze funzionali alla vita di tutti i giorni. In questo contesto, molteplici discipline saranno utilizzate per stimolare la creatività e l’autonomia, come la cura dell’orto e attività assistita con gli animali. Questo approccio olistico mira a preparare i partecipanti a esperienze che eccedano il contesto dei laboratori, integrandoli maggiormente nella comunità.
Stando alle intenzioni degli organizzatori, “Laboratori in Villa” potrebbe costituire un modello da replicare in altre aree, contribuendo a fresche prospettive nell’ambito dell’inclusione sociale. Attraverso il supporto della Regione Abruzzo, il progetto non solo soddisfa una necessità locale ma può diventare un esempio di buona pratica, riflettendo l’importanza di coinvolgere attivamente le famiglie e i professionisti nel processo educativo dei giovani con disabilità.