Il piccolo teatro di Milano ha raggiunto nel maggio 2025 il traguardo dei 78 anni dalla sua inaugurazione. Nato il 14 maggio 1947 come primo teatro stabile italiano, il piccolo ha segnato una tappa fondamentale nella storia culturale della città. Per l’anniversario si sono organizzate una serie di iniziative che coinvolgono diverse sedi e spazi simbolo di Milano, accompagnando il pubblico attraverso visite, incontri e spettacoli.
La nascita del piccolo teatro: un debutto storico nel dopoguerra
Il piccolo teatro aprì il sipario esattamente il 14 maggio 1947 con “L’albero dei poveri” di Maksim Gorkij, diretto da Giorgio Strehler. Questa data rappresenta un momento cruciale per il teatro italiano, poiché il piccolo fu la prima realtà stabile che diede spazio a progetti innovativi e a una drammaturgia popolare e impegnata. Strehler, insieme a Paolo Grassi, fondò il teatro con l’obiettivo di trasformare Milano in un punto di riferimento culturale e di offrire un luogo di confronto aperto alla cittadinanza. Il debutto avvenne in un periodo di ricostruzione dopo la guerra e la scelta del testo di Gorkij rimarcava la volontà di affrontare temi sociali e umani con rigore e passione.
Programma delle celebrazioni: appuntamenti dalla mattina alla sera
Le attività commemorative del 14 maggio 2025 si sono concentrate soprattutto nelle sedi del piccolo, con iniziative pensate per coinvolgere il pubblico fin dalle prime ore del giorno. Alle 9:30 e alle 11, al teatro Strehler, si sono svolte visite spettacolo, permettendo ai partecipanti di esplorare gli spazi storici e contemporanei del teatro. In parallelo, sono state organizzate visite guidate alla sede storica di via Rovello, con due turni in programma alle 11 e alle 12, per raccontarne la storia e l’importanza simbolica per il mondo teatrale milanese.
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Un walk-talk dedicato alla cultura e alla città
Il cuore delle celebrazioni è stato un walk-talk, una passeggiata chiacchierata intitolata “La cultura e la città”, proposto a partire dalle 11. Il percorso ha collegato alcuni dei luoghi più rappresentativi di Milano indicando come il piccolo teatro abbia contribuito a definire l’identità culturale della città. Il ritrovo era fissato alla Triennale dove si poteva visitare la mostra “Milano: paradossi e opportunità” prima di spostarsi per un pranzo condiviso sul sagrato dello Strehler. La giornata continuava con un intervento a Palazzo Citterio, all’interno del complesso di Brera, dove Giovanni Agosti ha discusso i legami tra teatro, arte e musei.
Dossier e omaggi: approfondimenti e spettacoli legati alla storia del teatro
Nel pomeriggio, alle 17, il programma si è spostato al teatro alla Scala per la presentazione del volume “Luca Ronconi. Gli anni del piccolo: 1998-2015” pubblicato da Il Saggiatore. L’incontro ha visto interventi di critici e direttori storici, tra cui Giovanni Agosti, Roberta Carlotto, Sergio Escobar e l’attuale direttore Claudio Longhi. La coordinazione è stata affidata a Paolo Besana, garantendo una discussione approfondita sugli sviluppi e le trasformazioni vissute dal piccolo in quegli anni.
Omaggio a re Lear e spettacolo di chiusura
La chiusura ufficiale della giornata si è tenuta nella sede di via Rovello, alle 19:30, con la rappresentazione “il Lear che ci riguarda: 78 anni di piccolo teatro”. Si tratta di un omaggio a re Lear, testo che ha fatto parte importante della storia produttiva del teatro dal 1972, quando Strehler ne curò la regia raggiungendo una lettura seducente e intensa. Lo spettacolo ha proposto una serie di letture e immagini affidate a Gabriele Lavia, protagonista originario nel ruolo di Edgar, in quella storica messa in scena. L’omaggio ha sottolineato il legame profondo del piccolo con il teatro classico riadattato a chiavi contemporanee.