Il Partito Democratico boccia la legge sulla montagna: insufficienze e critiche sulle risorse e le strategie

Il Partito Democratico Boccia

Pd critica la legge sulla montagna per mancanza di risorse e strategie. - Gaeta.it

Laura Rossi

19 Settembre 2025

La recente approvazione in Senato del disegno di legge sulla montagna ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre molti celebrano la norma, il Partito Democratico ha sollevato critiche nette, parlando di una legge incapace di affrontare le reali necessità dei territori alpini, sia sotto il profilo economico che sociale.

Critiche del pd alla dotazione finanziaria definita insufficiente per le aree montane

Il primo punto contestato riguarda le risorse messe a disposizione per sostenere le zone montane. Secondo l’onorevole Gian Antonio Girelli, deputato del Pd, i 200 milioni indicati nel testo risultano inadeguati rispetto alle necessità concrete delle comunità alpine. Girelli ricorda come in precedenza, sotto il governo Draghi, fossero previsti fondi nettamente più consistenti. Questa riduzione di mezzi, aggiunge, si traduce in un intervento inefficace e inadeguato per sostenere davvero queste realtà.

Il deputato sottolinea anche che non solo la quantità di risorse è bassa, ma manca una vera impostazione strategica. La legge, secondo lui, appare come un insieme di misure frammentate, senza un progetto unitario che possa garantire la continuità e la profondità degli interventi. L’entusiasmo mostrato dalla maggioranza in merito agli obiettivi del disegno di legge, osserva Girelli, non è supportato da strumenti concreti per fronteggiare problemi radicati, come lo spopolamento progressivo e la carenza di servizi essenziali.

La risposta del pd valtellinese: un testo che non risolve i problemi reali della montagna

Anche a livello locale arrivano parole dure dai rappresentanti del Pd sul territorio montano. Michele Iannotti, segretario provinciale del partito a Sondrio, definisce la legge una vera delusione e un tradimento per chi vive in montagna, in particolare nella sua provincia. Critica l’approvazione della norma come un atto di pura propaganda che ignora i bisogni contingenti della popolazione alpina.

Secondo Iannotti, la legge non offre nulla di concreto per alleviare i costi più elevati di trasporti, servizi sanitari e istruzione che le famiglie in montagna si trovano ad affrontare ogni giorno. L’esempio più eclatante è la proposta di agevolazioni fiscali per medici e altro personale sanitario sotto forma di credito d’imposta fino a 2.500 euro l’anno. Per il dirigente del Pd questa somma non basterebbe a convincere un professionista a trasferirsi in un Comune montano, dato l’alto costo della vita e la complessità dell’assistenza in quelle aree.

Iannotti sostiene che sarebbero necessarie misure ben più efficaci: incentivi salariali adeguati, percorsi di carriera chiari, alloggi vantaggiosi e soprattutto un sistema di servizi a misura di montagna, in modo da rendere reale la possibilità di lavorare e vivere in queste zone senza continue difficoltà.

L’assenza di una visione complessiva e di strumenti efficaci secondo i Dem

Il Pd contesta nel complesso l’impianto del disegno di legge sulla montagna, definito privo di una strategia chiara e capace di rispondere alle sfide di lungo termine. Girelli, affiancato da Silvia Roggiani della segreteria regionale e da Iannotti, evidenzia che non sono stati messi in campo meccanismi tali da frenare lo spopolamento o garantire il sostegno necessario all’economia locale.

La critica più forte evidenzia la mancanza di una visione sostenuta da impegni finanziari certi e da strumenti legislativi incisivi. La legge appare, secondo il partito, come un passo indietro rispetto a quanto previsto da precedenti governi, in particolare sotto Draghi, che avevano delineato fondi più adeguati e interventi più strutturati.

Sul piano politico, il Pd respinge con forza la narrazione della maggioranza, che presenta la legge come una svolta per le aree alpine. Per i dem manca la volontà politica di affrontare realmente i problemi, mentre le soluzioni contenute nel testo si riducono a misure di facciata, incapaci di modificare lo stato di disagio e abbandono in cui versano molte comunità montane.