La presenza del papa con legami forti al Perù ha acceso la piazza san pietro durante il primo regina caeli, con un gruppo di concittadini di Chiclayo che ha mostrato orgoglio e affetto. In tanti si sono riuniti con bandiere e striscioni per sottolineare il legame tra il pontefice e la città sudamericana. L’evento ha richiamato non solo chi vive a Roma ma anche chi è arrivato più recentemente, confermando l’importanza della sua origine nella percezione popolare.
La partecipazione dei peruviani di chiclayo a piazza san pietro
In piazza san pietro, una ventina di peruviani originari di Chiclayo si sono fatti notare legando alle transenne le loro bandiere bianche e rosse. Alcuni indossavano la maglietta della nazionale di calcio, segno del forte legame culturale con il paese d’origine. Su uno striscione, la scritta “Chiclayo presente” spiccava tra i colori festosi, manifestando una presenza attiva e visibile. Tra loro, vi erano persone che vivono a Roma da anni e altre appena arrivate in occasione dell’elezione del pontefice, pronte a sostenere con entusiasmo l’evento.
Un legame storico tra il papa e chiclayo
La scelta di questo gruppo non è casuale: il papa è stato vescovo proprio nella città peruviana, una tappa fondamentale della sua carriera ecclesiastica che ha lasciato un segno profondo nella comunità locale. Questo legame ha reso l’evento per loro un momento pieno di significato, da celebrare con cori e bandiere che hanno colorato la piazza.
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Ricordi personali e emozioni legate al papa di origini peruviane
Tra i presenti, figura anche il nipote di Fabiola, quale testimonianza diretta del passato episcopale del pontefice a Chiclayo. Carlos, il nipote, è stato cresimato dal futuro papa quando svolgeva il ruolo di vescovo: un fatto che rende più intima la connessione tra la famiglia e lui. Fabiola racconta che quando ha saputo dell’elezione, il nipote ha reagito con un sentimento forte e inaspettato, con un cuore che pareva esplodere dalla gioia.
Le parole di chi lo conosce direttamente definiscono il pontefice come «molto buono e umile», qualità che emergono nettamente nelle sue apparizioni pubbliche. Maruja, un’altra peruviana presente, ha realizzato personalmente uno striscione con una scritta rossa, lavorandoci fino alle due di notte per esprimere tutta la sua ammirazione e partecipazione al momento storico.
Emozioni e mani di chi lo sostiene
L’impegno di Maruja e di altri sottolinea la forte partecipazione emotiva del gruppo peruviano, che ha voluto rendere tangibile il proprio affetto e la propria stima al pontefice.
L’atmosfera in piazza san pietro tra cori e bandiere peruviane
L’atmosfera nella piazza era carica di entusiasmo e rispetto. I canti «viva il papa, viva il papa» si sono ripetuti più volte, intonati dai diversi gruppi che da ore popolavano l’area per prendere parte alla cerimonia del regina caeli. Un’enorme quantità di bandiere peruviane è stata agitata con costanza, rendendo omaggio non solo alla figura del pontefice ma anche alla sua origine nazionale.
Questa manifestazione ha ristabilito con forza il concetto che, anche vivendo all’estero, il legame con le proprie radici rimane forte e si traduce in gesti pubblici come quello visto a Roma. Il gruppo ha voluto trasmettere con questo gesto il senso di appartenenza e la volontà di far sapere al mondo che per loro il papa sarà sempre un cittadino del Perù, indipendentemente dal ruolo globale che oggi ricopre.