Nel cuore di Bologna, la celebrazione della Messa di Natale ha assunto un significato speciale quest’anno grazie agli auguri del cardinale Matteo Zuppi. Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo di Bologna, Zuppi ha espresso il suo sostegno e la sua gratitudine verso le forze dell’ordine e le loro famiglie, riconoscendo l’importanza del loro lavoro, soprattutto in un periodo segnato da sfide senza precedenti. Gli auguri, intrisi di significato e augurio per un futuro migliore, hanno risuonato nella notte del 24 dicembre, portando un messaggio di unità e speranza.
Gli auguri alle forze dell’ordine
Dopo la celebrazione della Messa nella Cattedrale di San Pietro, Zuppi ha preso un momento per salire su alcune pattuglie e volanti delle forze dell’ordine, inclusi Carabinieri, Polizia, Polizia locale, l’Esercito dell’Operazione Strade Sicure e i Vigili del fuoco. Attraverso le centrali operative, ha inviato i suoi saluti e i suoi auguri, riempiendo l’atmosfera di un senso di condivisione e di comunità. Il cardinale ha sottolineato l’importanza del loro impegno quotidiano, un lavoro che spesso avviene lontano dalle luci del Natale e dalle celebrazioni familiari.
Nell’interazione con i Vigili del fuoco, Zuppi non ha perso l’occasione di scherzare, proponendo una sfida ironica: “C’è un’emergenza, c’è una stella sulla capanna, voglio vedere se riuscite a prenderla, vedete di recuperarla… Se quella stella la trovate tenetela stretta.” Un modo per rendere il suo messaggio più leggero e umano, senza perdere di vista la gravità della situazione.
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Un messaggio di speranza per l’Italia
Nel suo messaggio ai lettori del Resto del Carlino, il cardinale ha parlato di una speranza palpabile, un tema centrale durante le festività natalizie. Ha richiamato alla mente il significato profondo del Natale, invitando a riflettere sulla nascita di Gesù come un segno di speranza in un mondo afflitto dalla pandemia e dalle guerre in corso. Zuppi ha affermato: “Quel Signore che è venuto, verrà. Non ci porrebbe essere un augurio di Buon Natale migliore soprattutto quest’anno dove Dio nasce per portare speranza nella tragedia della pandemia della guerra.”
Questo passaggio del suo messaggio ha messo in evidenza come, in tempi bui, la luce del Natale possa illuminare anche le situazioni più disperate, invitando tutti a unirsi per trasformare la pace da un sogno a una realtà concreta. L’immagine della nave che naviga in un mare in tempesta riflette quest’idea di sfidare le avversità con fede e determinazione.
Il legame con la tradizione di San Francesco
Zuppi ha citato San Francesco e il suo famoso viaggio a Greccio, un riferimento carico di simbolismo. Il santo, rivedendo la nascita di Gesù in un contesto umile e modesto, ha rappresentato la presenza di Dio anche nei luoghi più poveri. “Non vedeva quello che non esisteva, ma quello che dà senso a tutti e a tutto,” ha detto Zuppi, sottolineando così l’importanza della spiritualità e della tradizione. Il messaggio invita a esplorare il significato dell’essere familiare con le proprie radici e con l’umiltà della nascita di Cristo.
Questo legame con le origini è un richiamo a tutti i fedeli affinché riconoscano e preparino i propri presepi, simboli dell’accoglienza di un messaggio universale di amore. La meraviglia del Natale si illumina anche attraverso le piccole tradizioni e la comunione che si crea condividendo questi momenti con le proprie famiglie e comunità.
Portando le sue riflessioni in modo semplice ma profondo, il cardinale Zuppi ha così saputo unire la tradizione, la modernità e le speranze per il futuro in un messaggio che è stato accolto con calore e gratitudine. La notte di Natale a Bologna è stata, dunque, non solo un momento di celebrazione, ma anche di riflessione e di condivisione.