La nomina di papa leone xiv ha acceso entusiasmo tra le suore agostiniane che risiedono nel monastero di sant’amico. La comunità religiosa, composta attualmente da cinque monache, ha superato momenti difficili come la soppressione del 1809 e il terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009. Lo scorso anno, l’allora priore generale degli agostiniani prevost era venuto a visitare le suore ospitate in una casetta di legno dopo il sisma. Questa storica visita è stata richiamata dalle suore durante un’intervista all’emittente locale rete 8.
La resilienza del monastero di sant’amico dopo le difficoltà storiche e il terremoto del 2009
La storia del monastero di sant’amico si intreccia con eventi che ne hanno messo a dura prova la stabilità. La soppressione del 1809 impose la chiusura forzata, ma la comunità religiosa riuscì a preservare l’identità e il legame con la tradizione agostiniana. Un altro duro colpo arrivò con il terremoto del 2009 che danneggiò pesantemente l’edificio e costrinse le cinque monache a cercare una sistemazione provvisoria in una casetta di legno.
Il sostegno del priore generale prevost
Nel periodo immediatamente successivo al sisma, l’allora priore generale degli agostiniani, prevost, si recò personalmente al monastero per portare sostegno e mostrare vicinanza alle monache. Tale visita ha segnato un momento di rilancio per la comunità, testimoniato di recente dalle suore alla tv locale. La sopravvivenza del monastero testimonia la tenacia di queste religiose nel mantenere vivo il patrimonio spirituale legato a sant’agostino.
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I legami storici di aquila con sant’agostino e l’ordine degli agostiniani
La città dell’Aquila e l’area circostante sono punteggiate da riferimenti alla figura di sant’agostino. Proprio accanto al monastero si trova la chiesa di sant’amico, che conserva al suo interno una raffigurazione del santo. Questo legame artistico e spirituale testimonia la presenza duratura della tradizione agostiniana nella zona.
Nel cuore del capoluogo, il palazzo della prefettura un tempo ospitava la comunità maschile degli agostiniani, ormai scomparsa dalla città. Rimangono la chiesa dedicata a sant’agostino e il teatro omonimo, segni della vita culturale e religiosa che ha attraversato Aquila attraverso i secoli. Questi monumenti segnano la presenza storica dell’ordine e il radicamento della devozione in città.
La devozione dei fedeli a santa andrea da mascioni nel territorio di montereale
Nei dintorni di Aquila, nel comune di Montereale, la fede popolare si concentra in particolare sul beato andrea da mascioni. Questa figura, provinciale degli agostiniani e successivamente canonizzata, è molto venerata nei territori limitrofi. Il culto verso questo santo locale mantiene vivo il legame con l’ordine degli agostiniani e le sue radici storiche.
Riti e tradizioni nel comune di montereale
I fedeli di Montereale si riuniscono per celebrare il beato e conservano intatti riti e tradizioni legate alla sua memoria. Questo legame testimonia la permanenza di un antico tessuto spirituale che unisce diverse comunità al territorio e alle figure sacre dell’agostinianesimo.
L’attesa celebrazione dei 650 anni dalla fondazione monastica e il ruolo di prevost come papa
All’inizio di novembre, la città dell’Aquila attendeva la visita del priore generale degli agostiniani, prevost, per partecipare alle celebrazioni del 650° anniversario della fondazione dell’ordine monastico. Un evento tanto atteso per rafforzare la memoria storica e celebrare la continuità spirituale della comunità agostiniana.
Tuttavia, l’agenda di prevost, ora diventato papa leone xiv, si è riempita di impegni legati al nuovo ruolo ecclesiastico. La ricorrenza quindi dovrà essere organizzata tenendo conto della sua nuova disponibilità. La sua elezione al soglio pontificio ha portato l’ordine e la città dell’Aquila sotto una luce nuova, con una risonanza maggiore a livello religioso e culturale.