Il progetto della cabinovia a Trieste si trova al centro di una nuova polemica dopo la notizia del finanziamento ministeriale da 48,8 milioni di euro. La somma però sarà erogata in otto rate e solo a partire dal 2027, un dettaglio che solleva dubbi sulla capacità finanziaria del Comune di sostenere l’opera nei prossimi anni.
Il finanziamento ministeriale: tempi e modalità di erogazione
Il consigliere comunale Paolo Altin ha spiegato in una conferenza stampa che il ministero ha stanziato complessivamente 48,8 milioni per la cabinovia di Trieste. Tuttavia, questa somma non arriverà in un’unica soluzione ma sarà suddivisa in otto rate che verranno distribuite fra il 2027 e il 2034. Questo significa che il Comune dovrà attendere diversi anni prima di ricevere tutte le risorse necessarie. Altin ha precisato di aver ottenuto il decreto ministeriale che conferma il finanziamento, smontando l’ipotesi che la copertura fosse già completa o immediata.
Questa organizzazione del pagamento rappresenta un elemento chiave per capire quali saranno le capacità del Comune di portare avanti il progetto. Senza i fondi disponibili subito, l’amministrazione è chiamata a trovare altre soluzioni per garantire la realizzazione e i costi iniziali. Il ritardo nell’erogazione crea dunque una situazione di incertezza sul proseguimento dell’opera.
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Le criticità evidenziate dal consigliere paolo altin
Altin ha sottolineato che durante i mesi precedenti aveva più volte chiesto chiarimenti sulla copertura finanziaria della cabinovia, ma non ha mai ottenuto risposte precise. Questo silenzio ha alimentato i sospetti sulla reale fattibilità del progetto nell’immediato. L’acquisizione del decreto ha confermato le preoccupazioni del consigliere: “la mancata disponibilità immediata di tutti i fondi indica l’assenza di una copertura finanziaria adeguata all’avvio dei lavori.”
Il consigliere ha quindi invitato a riflettere sulle conseguenze di questa situazione. Senza un finanziamento certo già assicurato, le spese potrebbero gravare sul bilancio comunale in modi non sostenibili. Altin ha espresso la sua posizione favorevole a un blocco immediato del percorso progettuale, in attesa di avere certezze definite sulle risorse.
Implicazioni per il Comune e controllo da parte della corte dei conti
La notizia del finanziamento dilazionato coinvolge direttamente il Comune di Trieste, chiamato a gestire un’opera complessa e costosa. Il dubbio è in che modo l’amministrazione potrà coprire i costi temporanei senza i fondi ministeriali già disponibili, rischiando problemi finanziari e rallentamenti sulla realizzazione. La mancanza di trasparenza fino a oggi ha complicato ulteriormente la situazione.
Altin ha rivolto un appello affinché le autorità di controllo, in particolare la corte dei conti, intervengano per approfondire la questione. Controlli sui bilanci e sulla correttezza dell’iter burocratico saranno fondamentali per capire se il progetto possa andare avanti senza rischi per le casse pubbliche. Il monitoraggio di questi aspetti sarà decisivo nei mesi prossimi.
Dibattito e sviluppi futuri
La vicenda resta aperta e non si escludono nuovi sviluppi nelle prossime settimane, mentre il dibattito politico e pubblico si concentra sull’impatto economico e amministrativo della cabinovia, opera che ha diviso l’opinione pubblica triestina.