Il settore marittimo rappresenta una componente fondamentale dell’economia italiana, con una fetta importante di traffico gestita proprio dal Mezzogiorno. La capacità dei porti meridionali di movimentare merci e contribuire al tessuto produttivo nazionale è al centro delle attenzioni degli esperti e degli operatori finanziari, soprattutto nel quadro della ripresa e delle sfide globali del 2025. L’analisi dei numeri legati al trasporto marittimo mostra come questa regione giochi un ruolo strategico per il commercio internazionale e per l’economia domestica.
Il peso del trasporto marittimo negli scambi internazionali italiani
Il trasporto via mare gestisce la maggior parte delle merci italiane destinate all’estero e in importazione. Si stima che circa il 90% del volume delle merci italiane scambiate con il resto del mondo passi attraverso le rotte marine. Questo vale anche per il valore economico delle merci, con il 70% concentrato sempre nel settore marittimo. Un settore che si conferma come un pilastro imprescindibile del commercio estero italiano e dell’efficienza della catena logistica nazionale.
Il ruolo del maritime è ancora più evidente se si considera che la maggioranza del traffico marittimo transita dai porti del Mezzogiorno. Questi scali movimentano quasi la metà del volume totale, una quota che mette in luce sia il loro valore strategico sia la necessità di continui investimenti per mantenere la competitività e l’efficacia delle infrastrutture. Di fatto il settore marittimo contribuisce non solo alla logistica ma anche alla creazione diretta e indiretta di occupazione in diverse aree del Sud Italia.
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Il mezzogiorno: un motore nascosto dell’economia italiana
Nonostante il Mezzogiorno registri circa il 47% del traffico marittimo nazionale, la sua quota sul prodotto interno lordo è intorno al 20%. Questo dato segnala un divario significativo tra il contributo al trasporto merci e la produzione economica complessiva della regione. I porti meridionali svolgono quindi una funzione di collegamento strategico che va oltre il loro peso economico diretto, a vantaggio di tutto il territorio nazionale.
Gli interventi sulle infrastrutture portuali e le politiche volte a rafforzare la presenza del Mezzogiorno nei flussi commerciali sono essenziali per sostenere questa funzione. La capacità dei porti di accogliere navi di grandi dimensioni, la modernizzazione delle strutture logistiche e l’efficientamento delle procedure doganali si pongono come elementi indispensabili per migliorare la performance e l’integrazione del Mezzogiorno nell’economia globale.
In quest’ottica, il Mezzogiorno non è solo un punto di passaggio per le merci ma un motore che, se supportato adeguatamente, può amplificare il proprio ruolo produttivo e occupazionale, contribuendo a ridurre gli squilibri economici con il resto del paese.
Il sostegno di intesa sanpaolo all’economia del mezzogiorno e al settore marittimo
Intesa Sanpaolo si conferma il principale istituto bancario nel Mezzogiorno, con un impegno concreto a favore di famiglie e imprese locali. Nel primo trimestre del 2025 la banca ha erogato circa due miliardi di euro in finanziamenti, una cifra che testimonia la volontà di sostenere una delle economie regionali più delicate ma al tempo stesso più strategiche per l’Italia.
L’azione di Intesa Sanpaolo si concentra in particolare sul supporto diretto al settore marittimo, considerato da molti come un propulsore dell’economia meridionale. Il sistema portuale e marittimo rappresenta un asse fondamentale per le attività commerciali, industriali e logistiche, e il sostegno finanziario mira a rafforzare questa catena che influenza anche la crescita complessiva dell’area.
Impegno e collaborazioni strategiche
L’istituto di credito intende così confermare il proprio ruolo di partner principale in una regione che nonostante le difficoltà continua a rappresentare un nodo centrale per il paese. Le risorse messe a disposizione puntano a favorire investimenti, innovazione e lavorare a stretto contatto con le aziende, per creare condizioni più favorevoli alla ripresa e al consolidamento dei traffici marittimi.
Prospettive e scenari per il futuro del mezzogiorno nel settore marittimo
Il quadro disegnato dal rapporto annuale sull’economia marittima mette in evidenza opportunità e nodi ancora aperti per il Mezzogiorno. La posizione geografica e il volume di traffico sono punti di forza che potrebbero fare del Sud Italia un hub sempre più rilevante per il Mediterraneo e per i collegamenti con altri continenti.
Aumentare le capacità operative dei porti, investire in tecnologie per la gestione delle merci e migliorare le infrastrutture viarie e ferroviarie collegate rappresentano passi imprescindibili per il futuro. Allo stesso tempo occorre mantenere un’attenzione costante sulle dinamiche internazionali del commercio e sulle regolamentazioni che influenzano il settore.
Con l’appoggio delle istituzioni finanziarie e scelte politiche mirate, il Mezzogiorno ha il potenziale per consolidare il proprio ruolo all’interno del sistema marittimo nazionale, diventando un punto di riferimento per la movimentazione di merci e per l’economia regionale che vi ruota intorno. I numeri evidenziano già oggi una realtà da valorizzare con decisione e concretezza.