La tradizione dei Pugnaloni di Acquapendente, appuntamento che unisce storia, arte e fede, ha incoronato il gruppo porta della ripa vincitore dell’edizione 2025. La festa richiama ogni anno migliaia di visitatori nella cittadina viterbese, che si immergono in una celebrazione lunga secoli. I partecipanti si sfidano realizzando quadri raffiguranti temi religiosi e popolari, composizioni realizzate con petali e foglie, seguendo un rito che intreccia simboli di lotta e rinascita. La vittoria di quest’anno conclude la giornata di eventi che si è svolta il 25 maggio, giorno simbolico per gli abitanti di Acquapendente.
Le origini antiche della festa della madonna del fiore ad acquapendente
La festa della madonna del fiore affonda le radici nel 1166, in un periodo turbato dal dominio di Federico Barbarossa su quel territorio. Secondo la tradizione, due contadini locali assistettero a un miracolo: un ciliegio secco rifiorì all’improvviso, un evento che venne interpretato come segno della protezione della madonna, poi identificata come madonna del fiore. Questo evento straordinario diede impulso a una rivolta popolare contro il dominio imperiale, che portò alla liberazione definitiva di Acquapendente. Da quel momento, gli abitanti celebrano questa ricorrenza con un corteo religioso e una serie di manifestazioni folklore che rievocano il miracolo e l’orgoglio di libertà conquistato.
Nel corso dei secoli la celebrazione si è consolidata come uno degli appuntamenti più importanti del viterbese. Durante la festa si alternano momenti liturgici e sociali, in un equilibrio che unisce partecipazione religiosa e spettacolo d’arte popolare. La festa della madonna del fiore racconta la storia della città attraverso simboli visivi e riti tramandati ininterrottamente.
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La creazione e la competizione dei pugnaloni, quadri di fiori e foglie dal grande valore simbolico
I pugnaloni rappresentano il cuore artistico dell’evento: grandi quadri realizzati interamente con elementi naturali come foglie, petali, rametti e fiori. Questa forma d’arte popolare si ispira alla devozione verso la madonna del fiore e alle leggende legate alla storia locale. Ogni anno vari gruppi cittadini competono per realizzare l’opera più bella e suggestiva. Le immagini contenute nei pugnaloni richiamano temi sacri e tradizionali, spesso intrecciati con riferimenti alla natura rigogliosa e alla vita quotidiana della comunità.
La preparazione dei pugnaloni richiede settimane, tra raccolta delle materie prime e assemblaggio. L’aspetto più impegnativo è garantire che il lavoro sia perfetto nel dettaglio, perché la festa richiama l’attenzione di esperti e appassionati di arte e tradizioni popolari. L’evento di pellegrinaggio e festa, arricchito dalla sfida artistica, anima interamente le strade del centro storico di Acquapendente per tutto il giorno della celebrazione.
L’annuncio dei vincitori e la serata conclusiva tra folklore e religione
La sera del 25 maggio, intorno alle 19.30, dopo la processione religiosa e le varie esibizioni folcloristiche, è stato proclamato il gruppo vincitore. Porta della ripa ha conquistato il riconoscimento per la qualità artistica e la creatività del suo pugnalone. I componenti del gruppo hanno ricevuto applausi e apprezzamenti dalla comunità presente, che riconosce nel lavoro fatto un patrimonio culturale da preservare.
Le festività si sono concluse con un clima di festa condivisa tra i cittadini e i visitatori, soddisfatti delle proposte artistiche che rinvigoriscono il legame con il proprio territorio. La vittoria del gruppo porta della ripa segna una nuova pagina per la tradizione, che continua a coinvolgere nuove generazioni nel mantenere viva questa manifestazione. Ogni anno la festa dei pugnaloni conferma il suo ruolo di momento centrale per la vita sociale e culturale di Acquapendente, richiamando un pubblico attento alle radici e ai segni tangibili della propria identità.