Il tradizionale festival pontino giunge quest’anno alla sua 61° edizione con un evento dedicato alla musica da camera. Sabato 5 luglio, alle ore 21, la suggestiva cornice del Chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo ospiterà una serata che mette in luce il trio romantico attraverso brani di Brahms e Zemlinsky. Un’occasione unica per ascoltare interpreti legati alla Tonhalle Orchester Zürich e una pianista con un firmamento artistico già consolidato nel festival. La serata promette un equilibrio tra tecnica e sentimento, in un racconto musicale pensato per essere raffinato e coinvolgente.
Dove si tiene il festival pontino e chi sono i protagonisti
L’Abbazia di Valvisciolo, situata a pochi chilometri da Sermoneta, rappresenta un luogo carico di storia e fascino architettonico per ospitare concerti di musica classica. Il Chiostro del complesso, con i suoi muri antichi e lo spazio raccolto, garantisce un’acustica naturale ideale, capace di esaltare le doti dei musicisti in scena. Nel 2025 il festival pontino ha deciso di confermare questa scelta, affiancando a un contorno suggestivo la presenza di artisti di calibro internazionale, mantenendo fede a una tradizione ormai consolidata.
I musicisti in scena il 5 luglio
Il cast di questa serata vede come protagonista Calogero Palermo, primo clarinetto della prestigiosa Tonhalle Orchester Zürich Royal. Palermo vive una doppia veste: artista e docente, poiché a Sermoneta conduce i corsi di perfezionamento riconosciuti nel circuito della musica da camera. Accanto a lui il violoncellista Sandro Meszaros, giovane talento nato nel 2000 in Ticino e anch’egli membro dell’orchestra zurighese. Completa il trio la pianista Linda Di Carlo, interprete apprezzata già nell’apertura del festival, nota per la sensibilità nell’esecuzione e la lucidità interpretativa. La combinazione tra esperienza e gioventù assicura un’esecuzione fatta di precisione tecnica e freschezza musicale.
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Il programma musicale della serata al chiostro
Il tema scelto per il concerto è “La perfezione del Trio romantico”, una selezione accurata che esalta l’intensità e la ricchezza del repertorio da camera ottocentesco. Il pubblico potrà ascoltare due lavori fondamentali, ma differenti per stile e contesto temporale. L’apertura spetta a Johannes Brahms con il Trio in la minore op. 114, composizione del 1891 destinata a un organico particolare formata da clarinetto, violoncello e pianoforte.
Il chiarinetto protagonista nei trii di brahms
Questo trio nasce per l’illustre clarinettista Richard Mühlfeld, a cui Brahms riconosceva una maestria unica, tanto da definirlo “il migliore strumentista a fiato in assoluto” come emerge dalle sue lettere. L’opera presenta caratteristiche contraddistinte da un’architettura musicale ampia e da un raffinato equilibrio tra la struttura classica e lo spirito romantico, che si può percepire sia nel contenuto melodico sia nella dinamica dell’interazione tra i tre strumenti. Il clarinetto, qui strumento principale e sostituto del violino tradizionale nei trii, riesce a esprimere con varietà le sfumature timbriche e le potenzialità tecniche, rendendo il pezzo una testimonianza della maturità compositiva di Brahms.
Il programma prosegue con un brano di Alexander Zemlinsky, meno noto rispetto a Brahms ma con un linguaggio musicale altrettanto ricco e suadente. Zemlinsky, compositore a cavallo tra romantico e modernismo, esplora nelle sue opere l’evoluzione delle tonalità e dell’espressione emotiva. L’inserimento di un suo trio accanto a Brahms offre uno spaccato sulle diverse declinazioni del trio romantico, sottolineando la ricchezza del repertorio e il confronto tra due epoche vicine ma distinte.
Artisti e valore della serata dedicata alla musica da camera
La serata del 5 luglio a Valvisciolo mira a valorizzare la dimensione intima e profonda della musica da camera, quella che richiede attenzione ai dettagli e un’interazione perfetta fra gli interpreti. Calogero Palermo rappresenta un punto di riferimento nel clarinetto contemporaneo, con alle spalle esperienze nei teatri più prestigiosi e una carriera che collega la pratica orchestrale con l’attività didattica. Questo doppio ruolo assicura una lettura del brano che unisce contenuto tecnico e sensibilità interpretativa.
Sandro Meszaros porta freschezza e energia alla formazione, contribuendo sia con la sua tecnica al violoncello sia con un approccio attento alla musica romantica. Il contrasto generazionale con Palermo non spegne l’affiatamento, anzi consente di mettere in luce sfaccettature diverse del repertorio. Linda Di Carlo, nota per le scelte accurate dei pezzi e la chiarezza esecutiva, chiude il trio con un accompagnamento e una presenza indispensabili a far emergere l’armonia complessiva.
La serata mette in luce come la musica da camera sia un dialogo continuo tra persone e strumenti, dove la perfezione nasce dall’equilibrio e dalla condivisione di intenzioni. Ecco perché la scelta di brani inusuali, soprattutto quello di Brahms con il clarinetto – strumento che risulta protagonista ma anche familiare – ha particolare significato. L’evento, inserito nel calendario del festival pontino, conferma l’attenzione verso le forme classiche e romantiche, mantenendo viva una tradizione che si riflette nel contesto artistico di Sermoneta e dintorni.