Il Codex Purpureus Rossanensis celebra un importante traguardo: un francobollo commemorativo nel 2025

Il Codex Purpureus Rossanensis celebra un importante traguardo: un francobollo commemorativo nel 2025

Nel 2025, il Codex Purpureus Rossanensis sarà celebrato con un francobollo postale in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO, evidenziando la sua importanza culturale e storica.
Il Codex Purpureus Rossanensis
Il Codex Purpureus Rossanensis celebra un importante traguardo: un francobollo commemorativo nel 2025 - Gaeta.it

Nel 2025, il Codex Purpureus Rossanensis, uno dei più antichi manoscritti cristiani, sarà protagonista di un’iniziativa celebrativa che lo porterà a essere rappresentato su un francobollo postale. Questo riconoscimento arriva a quasi dieci anni dall’inserimento del Codex nel patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. Il francobollo, che riporterà la dedica a quest’opera unica, sarà emesso il 9 ottobre, data che coincide con il decennale del riconoscimento UNESCO.

Il Codex Purpureus Rossanensis: un tesoro culturale

Il Codex Purpureus Rossanensis, risalente al V-VI secolo d.C., è un Evangeliario che contiene il testo del Vangelo di Matteo e gran parte di quello di Marco, eccetto gli ultimi sei versetti. La sua bellezza e la sua importanza storica lo pongono tra i manoscritti più preziosi al mondo, non solo per il suo contenuto religioso, ma anche per la sua raffinata miniatura e per le tecniche di realizzazione che riflettono l’arte dell’epoca. La decorazione in purpureo, da cui prende il nome, e l’uso di materiali pregiati fanno di questo Codex un pezzo fondamentale per lo studio della scrittura e dell’arte antica.

Nel 2015, il Codex è stato inserito nel registro “Memory of the World” dell’UNESCO, una categoria di riconoscimento che sottolinea la sua rilevanza nella storia dell’umanità. Tale riconoscimento ha contribuito a valorizzare non solo il Codex stesso, ma anche il patrimonio culturale della regione di Rossano-Cariati e dell’intera Italia.

Un francobollo speciale per un’occasione unica

L’emissione del francobollo dedicato al Codex Purpureus Rossanensis rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione di questa reliquia culturale. Come comunicato dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, la decisione di emettere il francobollo è stata accolta con entusiasmo da tutti coloro che si dedicano alla promozione e alla preservazione del patrimonio culturale. L’arcivescovo Maurizio Aloise, insieme al team dell’Ufficio Diocesano per i beni culturali e del Museo Diocesano, ha promosso questa iniziativa sottolineando l’importanza di rendere omaggio a un elemento così significativo della storia e della tradizione cristiana.

Il francobollo, parte della serie tematica “Le Eccellenze del Patrimonio culturale italiano“, verrà ufficialmente presentato proprio in concomitanza con la celebrazione dei dieci anni dall’inserimento del Codex nella lista UNESCO. Questa scelta non è casuale, ma rappresenta il culminare di un lungo lavoro di riconoscimento e valorizzazione a livello nazionale e internazionale.

Celebrazioni per l’anniversario del Codex

In preparazione alla celebrazione del decennale del riconoscimento UNESCO, il Museo Diocesano e del Codex sta organizzando una serie di eventi e appuntamenti, tra cui la cerimonia dello “Sfoglio del Codex“. Questo evento avrà un significato particolare, poiché permetterà di avvicinare il pubblico alla storia e al valore di questo manoscritto straordinario. Durante queste celebrazioni, ci si aspetta la partecipazione di rappresentanti UNESCO, sottolineando l’importanza internazionale di questo tesoro culturale.

Il settantesimo anniversario di istituzione del Museo Diocesano e del Codex porta con sé l’opportunità di riflettere sulla storia di questo importante centro culturale e della comunità locale, nonché di rinnovare l’impegno per la valorizzazione e la conservazione di reperti che raccontano storie secolari. L’attenzione verso il Codex Purpureus Rossanensis non si limita a un’ode al passato, ma si proietta anche verso il futuro, con la volontà di ispirare le nuove generazioni a prendersi cura del patrimonio artistico e culturale.

Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Armando Proietti

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