Il clan De Martino e le loro armi: la verità svelata da un collaboratore di giustizia

Il clan De Martino e le loro armi: la verità svelata da un collaboratore di giustizia

Il clan De Martino e le loro armi: la verità svelata da un collaboratore di giustizia Il clan De Martino e le loro armi: la verità svelata da un collaboratore di giustizia
Il clan De Martino e le loro armi: la verità svelata da un collaboratore di giustizia - Gaeta.it

Il clan De Martino, noti come i Xx del rione Fiat di Ponticelli, avevano a disposizione un vasto arsenale di armi, celate da un custode inaspettato che agiva per loro conto.

Il coinvolgimento del meccanico Luigi Pisani

Si è scoperto che il meccanico Luigi Pisani, ora collaboratore di giustizia, ha svolto un ruolo cruciale nel custodire e gestire le armi per conto dei De Martino.

Il racconto di Pisani

Pisani ha rivelato dettagli scioccanti sulle attività illecite del clan De Martino, confessando di aver custodito un borsone di armi pesante presso un contatore dell’acqua su incarico di Francesco De Martino.

La scoperta delle armi

Diverse armi, tra cui una bomba a mano e mazze da baseball, sono state scoperte dietro al castello, consegnate a Pisani da vari membri del clan De Martino.

La complicità e la rete di traffico d’armi

Pisani ha anche rivelato una rete intricata di traffico d’armi, coinvolgendo diversi individui legati al clan De Martino, come Umberto, Gabriele e altri complici.

L’operazione di traffico d’armi

Descrivendo un’operazione di traffico d’armi, Pisani ha fornito dettagli sul prelievo di una pistola a tamburo da parte di membri del clan, segnalando anche il coinvolgimento di altre persone nel giro illegale di armamenti.

Ulteriori svelamenti e scoperte

Oltre alle rivelazioni di Pisani, sono emersi ulteriori dettagli sull’arsenale nascosto del clan De Martino, inclusi un secondo borsone di armi sotto l’immondizia dietro al lavaggio, contenente una mitraglietta e numerosi proiettili.

La complessità dell’organizzazione criminale

Le testimonianze di Pisani hanno evidenziato la complessità e l’organizzazione criminale dei De Martino, rivelando la presenza di complici e sottolineando il coinvolgimento di varie persone nella gestione illecita di armi da fuoco.

Le conseguenze dell’operazione giudiziaria

Le rivelazioni di Pisani hanno avuto delle ripercussioni significative sull’operato del clan De Martino, portando all’arresto di diversi esponenti della cosca e mettendo in luce la pericolosità e l’illegalità delle loro attività criminali.

Un colpo alla criminalità organizzata

L’arresto dei membri del clan De Martino rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, dimostrando l’efficacia delle indagini e delle testimonianze dei collaboratori di giustizia nell’indebolire le reti criminali e garantire la giustizia.

Approfondimenti

    Il testo tratta dell’operazione giudiziaria che ha portato all’arresto di membri del clan De Martino, noti come i Xx del rione Fiat di Ponticelli, per traffico d’armi. Viene menzionato il coinvolgimento del meccanico Luigi Pisani come custode e gestore dell’arsenale nascosto del clan. Pisani, diventato collaboratore di giustizia, ha rivelato dettagli scioccanti sulle attività illecite, incluso il ruolo di Francesco De Martino nell’organizzazione criminale.

    Francesco De Martino:
    Francesco De Martino è il presunto capo del clan De Martino coinvolto nel traffico d’armi. È stato citato come mandante delle attività illecite e del traffico d’armamento gestito dal meccanico Luigi Pisani.
    Luigi Pisani:
    Luigi Pisani è il meccanico che agiva come custode e orchestratore dell’arsenale di armi per conto del clan De Martino. Dopo essersi reso collaboratore di giustizia, ha rivelato dettagli cruciali sulle attività criminali, sul traffico d’armi e sul coinvolgimento di vari membri del clan e complici.
    Ponticelli:
    Ponticelli è un quartiere situato a Napoli, noto per essere stato il territorio operativo del clan De Martino.
    La scoperta delle armi, la rete di traffico d’armi, le operazioni illecite e le ulteriori scoperte fanno emergere la complessità e l’organizzazione criminale dei De Martino, mettendo in luce la presenza di complici come Umberto, Gabriele e altri nel giro illegale di armamenti.
    L’arresto dei membri del clan De Martino rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, sottolineando l’importanza delle indagini e delle testimonianze dei collaboratori di giustizia nel contrastare le reti criminali e assicurare la giustizia.

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