Il torneo di Wimbledon 2025 si è concluso con le vittorie di Jannik Sinner nel singolare maschile e di Iga Swiatek nel singolare femminile. ma il clima di festa è stato turbato da polemiche che riguardano la sospensione di entrambi gli atleti per positività a sostanze vietate. il dibattito si è riacceso soprattutto dopo un articolo del Daily Telegraph, che ha sollevato dubbi sull’opportunità di celebrare questi successi sportivi senza tenere conto delle controversie legate al doping.
Wimbledon 2025 e le vittorie di sinner e swiatek tra sport e polemiche
La finale di Wimbledon di quest’anno ha visto protagonisti Jannik Sinner e Iga Swiatek, entrambi al centro di eventi difficili durante la loro carriera recente a causa di sospensioni per doping. Sinner ha ottenuto il titolo maschile dopo una prestazione convincente, mentre Swiatek ha dominato la competizione femminile confermandosi una delle leader del circuito. queste vittorie, però, non sono passate inosservate ai media sportivi, che hanno sottolineato come i due campioni avessero alle spalle casi ufficiali di positività.
Sinner era stato sospeso per tre mesi a causa della presenza di clostebol, uno steroide proibito, che era stato rintracciato nel suo organismo in seguito a una contaminazione accidentale. Swiatek, invece, ha vissuto una analoga situazione simile, pur non essendo altrettanto sotto i riflettori. il successo ottenuto a Wimbledon ha quindi riaperto il dibattito su come vengano gestite queste situazioni e sull’opportunità di celebrare risultati ottenuti a ridosso di sospensioni per doping.
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Il durissimo articolo del daily telegraph sulle sospensioni di doping
Giorno dopo la conclusione del torneo, il Daily Telegraph ha pubblicato un pezzo molto critico, firmato da Oliver Brown, capo redattore sportivo della testata. l’articolo ha puntato il dito contro la decisione di consentire a Sinner di partecipare e, infine, vincere, nonostante la sua recente squalifica. si parla apertamente di “elefante nella stanza”, sottolineando come la questione fondamentale sia quella dell’onestà nello sport.
L’autore del pezzo ha osservato che il tennis, a livello ufficiale, sembra preferire racconti rassicuranti, valorizzando la resistenza di Sinner e il modo in cui ha gestito la ripresa dopo lo stop. ma non affronta invece il nodo centrale, cioè quanto il rispetto delle regole antim doping sia essenziale per mantenere la fiducia degli appassionati. Brown evidenzia come la sospensione sia stata giudicata troppo leggera e non abbia inciso significativamente sulla carriera del giocatore italiano.
La reazione ai sospetti di doping: da kyrgios al dibattito mediatico
Tra le voci che hanno seguito la vicenda c’è anche quella di Nick Kyrgios, uno dei principali critici di Sinner nell’ultimo anno. il tennista australiano ha pubblicato un tweet dove ha aggiunto un asterisco al nome del nuovo campione di Wimbledon, suggerendo che il trionfo porti con sé un alone di sospetto. quel gesto ha riacceso le polemiche e fatto discutere ulteriormente opinionisti e appassionati.
Il Daily Telegraph ha commentato questa reazione, definendola “audace”, ma ha anche spiegato che quel sospetto non può essere ignorato, dato che i fatti ufficiali testimoniano la presenza di una sostanza vietata e la successiva sospensione. in sostanza, il riconoscimento del titolo risulta accompagnato da una sorta di “bagaglio angosciante”, fra cause legali e dubbi morali che non si possono tralasciare nel racconto dello sport moderno.
La tensione tra risultato sportivo e questione etica
Questa tensione tra il risultato sportivo e la questione etica ritorna spesso nei casi dove le positività al doping sfociano in sospensioni brevi o contestate, lasciando molti a chiedersi se sia giusto festeggiare senza riserve. lo sport mantiene alta l’attenzione, ma la discussione sulla trasparenza e sulla correttezza resta aperta e ben viva.