Il 33esimo anniversario della strage di via d'amelio, le autorità rendono omaggio a palermo

Il 33esimo anniversario della strage di via d’amelio, le autorità rendono omaggio a palermo

A Palermo il 19 luglio 2025 si è commemorato il 33esimo anniversario della strage di via D’Amelio, con la partecipazione di Matteo Piantedosi, Vittorio Pisani e Chiara Colosimo per ricordare Paolo Borsellino e gli agenti uccisi.
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Il 19 luglio 2025 a Palermo si sono svolte le commemorazioni per il 33° anniversario della strage di via D’Amelio, con la partecipazione di autorità istituzionali che hanno ribadito l’impegno nella lotta alla mafia e il ricordo delle vittime, tra cui il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di polizia. - Gaeta.it

Il 19 luglio 2025 si sono svolte a Palermo le commemorazioni per il 33esimo anniversario della strage di via D’Amelio, l’attentato che nel 1992 ha ucciso il giudice Paolo Borsellino assieme a cinque agenti di polizia. La cerimonia ha richiamato autorità di primo piano, tra cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia Vittorio Pisani. Questo evento mantiene viva la memoria di uno dei momenti più tragici della lotta alla mafia in Italia.

La presenza delle autorità nella caserma lungaro

La caserma della polizia di Stato “Lungaro” a Palermo ha ospitato la cerimonia dedicata al ricordo delle vittime della strage di via D’Amelio. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è recato sul posto per rendere omaggio, accompagnato dal capo della polizia Vittorio Pisani. Alla commemorazione hanno partecipato anche Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare Antimafia, e Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati. La loro presenza ha sottolineato l’importanza istituzionale della giornata, confermando l’impegno delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata e nel mantenimento della memoria storica.

La caserma Lungaro rappresenta un punto simbolico per la polizia di Stato in Sicilia, soprattutto in relazione al sacrificio degli agenti che hanno perso la vita accanto a Paolo Borsellino. I partecipanti alla cerimonia hanno osservato un momento di silenzio e si sono raccolti davanti al memoriale dedicato alle vittime, ribadendo il valore del loro impegno nella battaglia contro la mafia. L’evento ha offerto un’occasione per riflettere sul coraggio di chi ha dedicato la propria vita a garantire giustizia e sicurezza nel territorio.

Il ricordo delle vittime della strage di via d’amelio

Il 19 luglio 1992 venne compiuto un attentato esplosivo in via D’Amelio a Palermo, che causò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti di polizia che lo scortavano. Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina persero la vita insieme al giudice, diventando simbolo della resistenza contro la mafia. La loro morte ha segnato una ferita profonda per l’Italia e ha innescato una serie di eventi che portarono a un’intensificazione delle indagini antimafia.

La ricorrenza del 33esimo anniversario ha ricordato non solo l’atrocità dell’attentato, ma anche il significato delle azioni e dei sacrifici di quella squadra di poliziotti e del magistrato. La memoria di quel giorno è viva nella coscienza nazionale attraverso manifestazioni pubbliche, incontri e testimonianze che mettono in luce il valore civile della lotta alla criminalità organizzata. Le commemorazioni fungono da richiamo per mantenere alta l’attenzione su fenomeni criminali ancora presenti nel Paese e per valorizzare il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura.

L’impegno istituzionale alla lotta alla mafia dopo l’attentato

Dalla strage di via D’Amelio sono trascorsi più di trent’anni, ma l’impegno delle istituzioni italiane nella lotta alla mafia resta un tema centrale. La presenza di figure come il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia Vittorio Pisani durante questa giornata sottolinea la volontà di mantenere alta la guardia. L’azione contro le organizzazioni mafiose include operazioni della polizia, attività giudiziarie e iniziative politiche volte a contrastare l’influenza della criminalità sul territorio.

Il ruolo della commissione parlamentare antimafia

Il ruolo della commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, si concentra su monitoraggio e proposte legislative per rendere più efficace il contrasto alle connessioni tra mafia, politica ed economia. La collaborazione tra istituzioni, magistratura e forze di polizia mira a impedire che episodi simili possano ripetersi. La volontà di tenere viva la memoria delle vittime contribuisce a sostenere un clima di legalità e giustizia, anche nelle città più colpite dall’azione mafiosa come Palermo.

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