I terminal portuali Psa Sech e Psa Genova Pra’ hanno recentemente conseguito la certificazione anticorruzione ISO 37001, un riconoscimento di grande valore che attesta l’impegno di Psa Italy nella lotta contro il fenomeno della corruzione. Rilasciata dall’ente indipendente Sgs, questa certificazione dimostra come i terminal genovesi abbiano implementato procedure e controlli rigorosi per prevenire, individuare e gestire atti illeciti.
Importanza della certificazione ISO 37001 nel settore portuale
L’ottenimento della certificazione ISO 37001 rappresenta un passo cruciale in un settore che richiede massima trasparenza e integrità. Roberto Ferrari, amministratore delegato di Psa Italy, ha commentato l’evento sottolineando come i terminal di Genova abbiano intrapreso un percorso che li pone come esempio virtuoso a livello nazionale. La certificazione non è solo un marchio di qualità, ma un chiaro indicativo del costante impegno dell’azienda nel ridurre i rischi di comportamenti scorretti, migliorando così la fiducia e la reputazione nel mercato.
L’adozione di tali standard elevati non è solo una scelta aziendale, ma un imprescindibile bisogno di settore. Un contesto portuale in cui si gestiscono enormi volumi di merci richiede procedure chiare e controlli rigorosi per evitare qualsiasi forma di frodi o manipolazione. Certificazioni come la ISO 37001 sono fondamentali per garantire ai clienti e alle autorità competenti un ambiente di lavoro sicuro e conforme ai più elevati standard etici.
Dettagli sulla certificazione dei terminal Psa Genova Pra’ e Sech
Il terminal Psa Genova Pra’, in particolare, ha ottenuto la certificazione valida per un periodo di tre anni. Questo riconoscimento segue un attento lavoro di organizzazione e pianificazione che ha riguardato tutte le attività portuali, dalle operazioni di imbarco e sbarco alla movimentazione dei container. La gestione regolare e controllata delle operazioni presuppone un forte investimento in procedure di conformità e una costante formazione del personale, elementi essenziali per mantenere gli standard richiesti dalla certificazione.
Anche il terminal Psa Sech, certificato per la prima volta nel 2018, ha ricevuto la riconferma della certificazione fino al 2027. Questo terminal, situato in una posizione strategica, gestisce una varietà di operazioni portuali, che includono attività di deposito e spedizione dei container. La continuità della certificazione dimostra non solo l’adesione alle regole, ma anche l’implementazione di sistemi di monitoraggio e valutazione che garantiscono il rispetto degli standards stabiliti.
Progetti futuri e diffusione della certificazione anticorruzione
Il percorso di certificazione non si limita ai terminal di Genova. Infatti, si segnala che anche il terminal Psa Venice-Vecon, situato a Venezia, è in fase di preparazione per ottenere la certificazione ISO 37001 nel corso del 2025. Questo indica un trend crescente di attenzione verso la corruzione e l’integrità, che potrebbe espandersi ulteriormente tra i vari operatori portuali nel Paese.
L’interesse per la certificazione anticorruzione può portare a un miglioramento generale del settore portuale, contribuendo a elevare gli standard di qualità e fiducia nei servizi offerti. Le misure contro la corruzione, oltre a garantire un ambiente di lavoro più sicuro, potenziano l’attrattiva delle città portuali per investimenti esteri e commerci, offrendo maggiori opportunità di crescita economica e sviluppo.
Questo focus sulla trasparenza e sulla legalità potrebbe riconfigurare la percezione pubblica dei terminal portuali, rendendoli punti di riferimento nella lotta contro la corruzione e modelli di best practice in ambito internazionale.