Hacker filorussi colpiscono l'italia: attacco cibernetico contro banche e trasporti

Hacker filorussi colpiscono l’italia: attacco cibernetico contro banche e trasporti

Un attacco informatico del gruppo Noname057 ha colpito banche e trasporti italiani in risposta alle dichiarazioni “russofobe” di Sergio Mattarella, evidenziando vulnerabilità nella sicurezza cibernetica nazionale.
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Hacker filorussi colpiscono l'italia: attacco cibernetico contro banche e trasporti - Gaeta.it

Negli ultimi giorni, un attacco informatico orchestrato dal gruppo di hacker Noname057 ha preso di mira diversi siti web italiani, colpendo in particolare banche e aziende del settore trasporti. Questa azione è stata scatenata in risposta alle recenti dichiarazioni del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ritenute “russofobe”. Con l’obiettivo di affermare la loro propaganda, gli hacker hanno lanciato un’offensiva nel contesto di quella che è definita guerra ibrida. Nonostante l’allerta sia stata lanciata in tempo dal governo italiano, i segni di questa battaglia informatica si stanno facendo sentire.

Le dichiarazioni che hanno innescato l’attacco

Il contesto di questo attacco è stato alimentato dalle dichiarazioni di Sergio Mattarella, rilasciate durante un incontro a Marsiglia. Le parole del presidente hanno suscitato la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la quale ha stigmatizzato il confronto fatto tra la Russia attuale e il regime nazista. Nel loro comunicato, gli hacker hanno ricordato come l’Italia, durante il periodo fascista, fosse alleata della Germania nazista, sostenendo che oggi, attraverso l’invio di armi a Kiev, il paese si stia schierando con un regime “terroristico” e “neonazista”. Questa narrativa ha fatto da detonatore, attivando i cyber attacchi mirati a infliggere danni e disagi ai servizi vitali italiani.

Dettagli dell’attacco e le strategie di difesa

L’attacco ha coinvolto diversi servizi strategici: dai siti di Intesa San Paolo, passando per l’Aeroporto di Malpensa fino a compagnie di trasporto come Aps. Questi attacchi, di tipo DDoS , mirano a sovraccaricare i server bersaglio con richieste simultanee, causando rallentamenti e blocchi temporanei. Si tratta di un metodo già conosciuto, ma le istituzioni italiane, grazie a un monitoraggio forte e a tecniche di difesa come il “geofencing” , si sono attivate per contrastare efficacemente l’assalto. Gli esperti dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, attraverso i loro sofisticati strumenti di monitoraggio, hanno potuto avvisare in tempo i soggetti a rischio.

Reazioni politiche e preoccupazioni sul sistema di sicurezza

L’attacco ha suscitato forti reazioni nel panorama politico italiano. Il deputato Anthony Barbagallo, per esempio, ha descritto gli attacchi come “estremamente gravi”, e ha sottolineato la vulnerabilità della rete dei trasporti in un periodo già difficile a causa di disagi e inefficienze. Egli ha evidenziato come incontri di questo tipo possano offrire una giustificazione a chi, nel sistema politico, preferisce evitare di affrontare i veri problemi. Questo clima di incertezza e vulnerabilità rende evidente la necessità di migliorare ulteriormente non solo la difesa cibernetica, ma anche la resilienza del sistema dei trasporti e dei servizi pubblici in generale.

Questa situazione ci ricorda che la guerra cibernetica è una nuova frontiera in cui le tensioni politiche e le retoriche possono tradursi in atti concreti che coinvolgono ogni cittadino. Per il momento, le autorità italiane continuano a monitorare e difendere i propri interessi, mentre la società civile è chiamata a rimanere vigile e consapevole di quanto possa accadere nel contesto sempre più complesso delle relazioni internazionali.

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