Un forte temporale con grandine ha colpito l’abruzzo mettendo a rischio la vendemmia nella provincia di chieti. Coldiretti ha subito effettuato i primi sopralluoghi per valutare i danni provocati soprattutto ai vigneti, principali coltivazioni in questa zona. L’allerta riguarda in particolare i comuni di ortona, miglianco e tollo, dove le perdite sono molto elevate. Questa emergenza si aggiunge ai problemi climatici già noti nel territorio.
Grandinata e danni ai vigneti nei comuni di ortona, miglianco e tollo
Questa mattina una brusca perturbazione ha provocato una grandinata intensa in alcune zone dell’abruzzo, colpendo duramente soprattutto i vigneti. Le coltivazioni più danneggiate si trovano nei territori di ortona, miglianco e tollo, con alcune aree dove il danno alle piante supera quota 80 per cento. Coldiretti ha immediatamente mobilitato propri tecnici per un monitoraggio sul campo, cercando di quantificare le conseguenze sulle uve in maturazione.
Dichiarazioni di pier carmine tilli su danni e preoccupazioni
Pier Carmine Tilli, presidente di Coldiretti Chieti, ha spiegato che la fase di valutazione è ancora in corso e che i dati definitivi arriveranno nei prossimi giorni. “Ogni anno, in questo periodo, la grandine rappresenta una minaccia grave per gli agricoltori locali, che rischiano di perdere l’intero raccolto dopo un lungo lavoro in vigna.” Questa volta, la violenza dell’evento ha aumentato la preoccupazione per la prossima vendemmia, già segnata dagli effetti degli sbalzi climatici.
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L’impatto del maltempo sull’agricoltura e la necessità di interventi mirati
L’agricoltura abruzzese sta vivendo un periodo complicato, tra siccità e fenomeni temporaleschi violenti. Coldiretti sottolinea come i danni economici legati agli eventi climatici estremi superino in italia i 6 miliardi di euro annui. Le colture locali, soprattutto vite e frutti, sono particolarmente vulnerabili alle variazioni improvvise del clima. Pier Carmine Tilli ha mostrato come la grandine sia diventata uno degli eventi più temuti, perché capace di annullare il lavoro di un anno intero in pochi minuti.
Richiesta di maggiore flessibilità nei sostegni agricoli
Il presidente di Coldiretti Chieti ha chiesto una maggiore flessibilità nelle misure di sostegno alle aziende agricole, in modo da fronteggiare meglio le conseguenze di queste crisi imprevedibili. Questa flessibilità dovrebbe tradursi in deroghe che tengano conto dei cambiamenti climatici sempre più rapidi e violenti, per tutelare il lavoro degli agricoltori e garantire la continuità delle colture tipiche della zona.
Proposte di coldiretti per rafforzare la difesa contro eventi estremi
Domenico Bosco, direttore di Coldiretti Chieti, ha indicato alcune linee di intervento necessarie per contenere i danni da grandine e altri fenomeni meteorologici severi. Ha suggerito un potenziamento delle reti antigrandine, che rappresentano una forma di protezione attiva nelle zone più a rischio. Queste strutture possono ridurre l’impatto diretto dei chicchi di ghiaccio sulle piante durante gli episodi temporaleschi.
Il ruolo delle assicurazioni agricole
Bosco ha inoltre posto l’accento sulla necessità di supportare gli agricoltori attraverso un sistema assicurativo efficace. Le polizze per il settore agricolo devono garantire un sostegno economico adeguato quando avvengono danni importanti, preservando il reddito delle famiglie che vivono di coltivazioni. Questi strumenti si confermano indispensabili per resistere alle oscillazioni del clima e ai danni che ne derivano.
La gravità di questi ultimi eventi ha spinto Coldiretti a chiedere alla regione abruzzo di attivare la procedura per ottenere lo stato di calamità naturale. Questo riconoscimento permetterebbe di accedere a risorse straordinarie per sostenere gli imprenditori agricoli duramente colpiti, con interventi mirati a ristabilire la produzione nei mesi a venire. Di fronte a emergenze come quella di chieti, misure d’urgenza si rivelano indispensabili per salvare la stagione vitivinicola e il tessuto economico locale.