Il consiglio dei ministri ha varato un piano straordinario per ampliare la capacità degli istituti penitenziari italiani. L’obiettivo è aumentare di 10mila unità i posti detentivi disponibili entro il 2027. Il progetto prevede investimenti superiori a 750 milioni di euro e interventi immediati su cantieri già aperti. La decisione nasce dall’esigenza di colmare il divario tra il numero di detenuti e la capienza effettiva delle carceri.
I dettagli del piano carceri e gli interventi previsti
Il piano è stato approvato il 27 aprile 2025, con l’obiettivo di realizzare opere che partono da cantieri già avviati. Secondo quanto riferito dalla premier, le strutture riceveranno investimenti consistenti che superano i 750 milioni di euro, destinati a nuove costruzioni e ampliamenti. L’intervento punta a creare circa 10mila posti detentivi, aumentando così la capienza, che oggi non riesce a contenere adeguatamente la popolazione carceraria.
Questi lavori si concluderanno entro il 2027 e coinvolgeranno diversi territori italiani, rispondendo a necessità consolidate. L’espansione riguarda sia la ristrutturazione di edifici esistenti, sia la realizzazione di nuove aree dedicate. La messa in sicurezza rimane una priorità, insieme al rispetto delle normative vigenti sulle condizioni di detenzione.
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Come il governo intende colmare il divario tra detenuti e posti disponibili
Il governo ha dichiarato l’intenzione di proseguire con ulteriori interventi per aggiungere 5mila posti oltre a quelli già pianificati. Questo sforzo mira a eliminare completamente il divario tra il numero di carcerati e la capienza degli istituti, considerata una criticità da tempo presente nel sistema penitenziario italiano. La carenza di spazi ha generato molteplici problemi, tra cui sovraffollamento e difficoltà gestionali.
La strategia indica un cambiamento di approccio: non si parte più dalla limitazione dei reati in base agli spazi disponibili, ma si adegua la disponibilità di posti alle necessità reali. Questo significa che la certezza della pena sarà garantita attraverso strumenti strutturali e non tramite una gestione limitativa del numero di reati perseguibili.
La visione della premier meloni sulla certezza della pena
Giorgia Meloni ha sottolineato che l’obiettivo principale dell’interventi è «una certezza della pena». Ha evidenziato che precedentemente si tendeva ad adattare il sistema giudiziario e penitenziario al numero di posti nelle carceri, mentre ora l’attenzione si sposta su un sistema più equo, che rispetti le esigenze di giustizia.
Questa posizione indica una volontà di rafforzare il ruolo dello Stato nel garantire che le condanne siano effettivamente scontate, superando situazioni di sovraffollamento e inefficienza. Il piano carceri rappresenta dunque un passo concreto verso questa direzione, accogliendo la pressione di anni di criticità che avevano compromesso la gestione delle pene detentive in Italia.