Governo conferma aggiornamento del piano nazionale di ripresa e resilienza con bonus auto elettriche fino a 11.000 euro e potenziamento biometano

Governo conferma aggiornamento del piano nazionale di ripresa e resilienza con bonus auto elettriche fino a 11.000 euro e potenziamento biometano

Il governo italiano aggiorna il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con nuovi investimenti per veicoli elettrici, biometano e infrastrutture ferroviarie, puntando al rispetto degli obiettivi europei entro il 2026.
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Il governo italiano ha aggiornato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, introducendo incentivi per veicoli elettrici, maggiori investimenti nel biometano e riorganizzazioni infrastrutturali, mantenendo gli obiettivi europei al 2026 e avanzando nel rispetto delle tappe previste. - Gaeta.it

Il governo italiano ha presentato un aggiornamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza durante la Cabina di regia tenutasi il 19 maggio a Palazzo Chigi. Il nuovo assetto degli investimenti include un sostegno economico per l’acquisto di veicoli elettrici e maggiori fondi per lo sviluppo degli impianti di biometano. Gli obiettivi europei per il 2026 restano in cima alle priorità, con l’Italia che registra progressi significativi sia negli stanziamenti ricevuti che nei risultati raggiunti. Ecco i dettagli delle nuove misure e delle modifiche introdotte.

Cabina di regia pnr: partecipanti e obiettivi della revisione

L’incontro organizzato a Palazzo Chigi ha visto la partecipazione del ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, insieme a ministri, sottosegretari, rappresentanti di Anci, Upi e della Conferenza delle Regioni e Province autonome. L’assemblea ha approvato la proposta di revisione tecnica del PNRR, che ora dovrà essere esaminata dal Parlamento e dalla Commissione europea per ottenere il via libera definitivo.

Le modifiche proposte rispondono a esigenze concrete emerse nel corso dell’attuazione del piano. Queste riguardano aggiustamenti formali e intervenuti in seguito a circostanze esterne impreviste, come eventi sanitari e naturalistici. Il documento mantiene inalterato sia il quadro finanziario complessivo che le ambizioni strategiche originarie, preservando la coerenza con le normative europee che regolano il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Dettagli sul sostegno per le auto elettriche

Tra le novità più rilevanti c’è il nuovo programma di rottamazione finalizzato a spingere la mobilità sostenibile. Sono stati stanziati quasi 600 milioni di euro, ricavati da risparmi legati agli investimenti per la rete di ricarica elettrica. Il sostegno finanzia l’acquisto di veicoli elettrici, destinati sia a privati che a microimprese, con contributi differenziati in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente .

Chi ha un ISEE fino a 30.000 euro può usufruire di un bonus massimo di 11.000 euro. Chi rientra nella fascia compresa tra 30.000 e 40.000 euro riceverà un contributo di 9.000 euro. Le microimprese potranno ottenere un finanziamento che copre fino al 30% del valore del mezzo, con un tetto di 20.000 euro. Il bonus sarà disponibile fino al 30 giugno 2026 e mira a ridurre le emissioni nelle aree urbane con i livelli più alti di inquinamento atmosferico.

Sviluppo biometano: riallocazione di fondi e prospettive per la capacità produttiva

Un’altra variazione consistente riguarda la riallocazione di circa 640 milioni destinati inizialmente allo sviluppo dell’idrogeno in settori industriali difficili da decarbonizzare. Questi fondi si uniscono a ulteriori risorse per arrivare a un totale di 1,2 miliardi di euro da impegnare nella diffusione del biometano in Italia.

L’obiettivo principale è aumentare la produzione nazionale fino a 2,3 miliardi di metri cubi l’anno entro metà 2026. Questo processo subirà un ritardo almeno di sei mesi a causa dell’epidemia di peste suina africana che ha colpito alcune zone del Nord. Il cambio di strategia punta a rafforzare la sicurezza energetica e a promuovere l’economia circolare, valorizzando rifiuti e scarti agricoli per produrre energia a basse emissioni.

Riorganizzazione degli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie

Modifiche sono state apportate anche al piano di investimenti per le ferrovie. Alcuni segmenti previsti non hanno potuto essere realizzati a causa di cause impreviste. Per questo, le risorse vengono spostate su nuove tratte considerate strategiche, pur mantenendo la scadenza di completamento fissata a giugno 2026.

Questa riorganizzazione cerca di ottimizzare i tempi e i costi, assicurando comunque il potenziamento della rete ferroviaria con interventi in aree ritenute prioritarie per la mobilità e la connettività.

Avanzamento del piano e posizione dell’Italia nel contesto europeo

Al momento l’Italia ha ricevuto 122 miliardi di euro, il 63% del totale dei 191,5 miliardi stanziati dal PNRR. Con l’assegnazione della settima rata, in corso di verifica dalla Commissione europea, la cifra raggiungerà circa 140 miliardi, pari al 72% della dotazione complessiva.

Sul fronte degli obiettivi, l’Italia ha completato intorno al 55% dei traguardi indicati nel piano. Le cifre collocano il nostro paese al primo posto tra i membri dell’Unione europea per avanzamento finanziario e rispetto delle tappe previste nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Comunità energetiche: estensione dell’accesso a comuni più grandi

Nella revisione tecnica figura anche un ampliamento del progetto sulle comunità energetiche rinnovabili. Inizialmente limitato agli enti locali sotto i 5.000 abitanti, l’accesso è stato esteso ai Comuni fino a 50.000 residenti.

Questa scelta arriva dopo la scarsa partecipazione registrata nelle dimensioni originarie. L’estensione riguarda territori dove la presenza di aziende con consumi elevati di energia durante il giorno può favorire una maggiore autoconsumo e sostenibilità. Così si incentiva un uso più razionale e locale delle risorse energetiche rinnovabili.

Proseguimento dell’iter parlamentare e controllo da parte della commissione europea

La proposta di aggiornamento del PNRR è ora sotto esame del Parlamento italiano e verrà controfirmata dalla Commissione europea. L’iter punta a offrire un quadro operativo flessibile, adatto a rispondere rapidamente alle necessità emerse durante l’applicazione del piano.

Le amministrazioni coinvolte stanno continuando il lavoro di confronto per garantire un utilizzo puntuale delle risorse e una transizione energetica che tenga conto delle esigenze territoriali e sociali. Il percorso resta aperto per adattare gli interventi secondo le condizioni reali, preservando gli obiettivi fissati dal governo e dall’Unione europea.

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