Nel 2024, la spesa pro capite degli italiani tocca i 21.778 euro, superando finalmente i livelli pre-pandemia. Tuttavia, alcuni settori vitali come alimentari, abbigliamento e beni durevoli mostrano segnali di arretramento rispetto a tre decenni fa. Questa analisi approfondita sull’evoluzione della spesa delle famiglie italiane, basata su dati dell’Ufficio Studi Confcommercio, rivela cambiamenti significativi nelle abitudini di consumo e nei settori economici.
L’evoluzione della spesa pro capite in Italia
Andamento generale della spesa
Secondo le ultime stime, nel 2024 la spesa pro capite per consumi degli italiani ha superato i livelli pre-Covid, raggiungendo 21.778 euro. Tuttavia, è importante notare che questo dato è ancora 138 euro sotto il picco di consumi raggiunto nel 2007, evidenziando una certa stagnazione economica. L’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, che ha preso in considerazione periodi che vanno dal 1995 ad oggi, conferma come le modalità di spesa siano cambiate drasticamente nel tempo.
Negli ultimi trent’anni, vi è stata una crescita esponenziale in alcune categorie di spesa, in particolare nei prodotti tecnologici. La continua innovazione e l’aggiornamento costante di elettronica e dispositivi mobili hanno influenzato notevolmente le decisioni d’acquisto dei consumatori, inducendo un cambiamento nel modo in cui gli italiani investono i loro soldi.
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Analisi della spesa per categorie
La spesa per i prodotti tecnologici è aumentata in modo significativo, con i telefoni cellulari che hanno visto una crescita del 6.500% in termini reali. Al contempo, gli acquisti di PC e prodotti audiovisivi hanno registrato un incremento del 962%. Questi numeri indicano non solo un attaccamento ai nuovi dispositivi, ma anche un’emergenza della digitalizzazione nelle vite quotidiane.
D’altro canto, le spese per i consumi tradizionali, come alimentari, abbigliamento e mobili, risultano sotto i livelli storici di 30 anni fa. Le spese per prodotti alimentari sono diminuite in media del 10,6%, mentre per abbigliamento e mobili la riduzione è rispettivamente del 3,9% e del 3,5%. Queste tendenze vengono interpretate come indicativa di un cambiamento nella cultura del consumo, dove il valore dell’esperienza e della tecnologia sovrasta le tradizionali spese per beni materiali.
Come la pandemia ha trasformato le abitudini d’acquisto
Cambiamenti nei consumi durante la pandemia
L’avvento della pandemia ha avuto un impatto profondo sulle abitudini di consumo in Italia, forzando le famiglie a riadattare le loro priorità nello spendere. Le restrizioni imposte e il distanziamento sociale hanno accelerato la tendenza verso l’e-commerce e i servizi di consegna a domicilio. Settori come la ristorazione e il turismo sono stati particolarmente colpiti, costringendo le persone a cercare alternative.
Con il cambiamento delle priorità di spesa, molti italiani hanno iniziato a concentrarsi di più sulla cucina casalinga e sui prodotti freschi, mentre gli acquisti di cibo da asporto sono diminuiti. Inoltre, gli abbonamenti a servizi di streaming e le piattaforme di intrattenimento online hanno conosciuto un significativo incremento di popolarità , rappresentando una nuova forma di svago e intrattenimento che ha sostituito le spese affidate a strutture pubbliche.
L’emergere di nuove priorità economiche
Le famiglie italiane, in questo panorama mutato, hanno iniziato a investire maggiormente nel settore dei servizi, specialmente nei servizi ricreativi e culturali, con un aumento del 90% rispetto a 30 anni fa. Tuttavia, nonostante questa crescita, le spese nella filiera turistica, che include viaggi, vacanze e ristorazione, risultano ancora sotto i livelli che si registravano prima della pandemia.
La trasformazione delle abitudini di acquisto dimostra come la pandemia non abbia solo influenzato la modalità di spesa, ma abbia anche generato una riflessione sulle necessità e priorità delle famiglie italiane. In questo contesto complesso, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha messo in evidenza che l’economia italiana si trova in una fase di incertezza e la ripresa sarà influenzata da elementi cruciali come l’occupazione, l’inflazione, gli investimenti e la riforma fiscale.