Gli astronauti americani votano dallo spazio: una procedura unica in vista delle elezioni presidenziali

Gli astronauti americani votano dallo spazio: una procedura unica in vista delle elezioni presidenziali

Gli astronauti americani possono votare dallo spazio grazie a procedure speciali della NASA, garantendo il diritto di partecipazione elettorale anche a 400 km dalla Terra.
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Gli astronauti americani votano dallo spazio: una procedura unica in vista delle elezioni presidenziali - Gaeta.it

A pochi giorni dalle elezioni presidenziali americane, gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale hanno già avuto l’opportunità di partecipare al voto. Grazie a procedure speciali, i membri dell’equipaggio possono esercitare il loro diritto di voto anche dalla termosfera, a circa 400 km dalla superficie terrestre. Questo articolo esplora il processo di voto degli astronauti e come questo diritto venga garantito, anche in contesti così particolari.

Il diritto di voto degli astronauti: una procedura in atto dal 1997

Dal 1997, gli astronauti americani possono votare direttamente dallo spazio grazie a una procedura stabilita dalla NASA. L’argomento era stato sollevato dall’ex astronauta John Blaha, che si trovava sulla stazione spaziale russa Mir durante le elezioni presidenziali del 1996. Da allora, è stato sviluppato un sistema che consente agli astronauti di richiedere, ricevere e inviare la scheda elettorale in modo sicuro. La preparazione per il voto inizia sulla Terra, dove gli astronauti devono registrarsi e compilare i moduli necessari prima del lancio.

Nel mese scorso, l’astronauta Butch Wilmore ha evidenziato l’importanza di partecipare alle elezioni, dichiarando che è un diritto fondamentale per i cittadini americani esprimere la propria voce attraverso il voto. Negli ultimi anni, sistemi di sicurezza innovativi sono stati implementati per garantire che le schede votate dagli astronauti vengano trasmesse correttamente e in modo sicuro. Ogni astronauta a bordo dell’ISS utilizza una password speciale per scaricare la scheda elettorale, che poi completa e rispedisce in modo criptato.

Un processo complesso: dal voto alla trasmissione

Il processo di voto per gli astronauti non è solo una questione di semplici passaggi. Dopo aver compilato la scheda, gli astronauti devono caricarla su un sistema sicuro, utilizzando protocolli di crittografia avanzati. Una volta completata la procedura, le schede sono inviate tramite i satelliti della NASA a un terminal a White Sands, in New Mexico. Qui, vengono poi trasferite a Houston, dove il personale designato gestisce l’archiviazione delle schede, assicurandosi così che non ci siano errori o fraudi.

Durante le elezioni presidenziali del 2020, un altro astronauta, Andrew R. Morgan, aveva condiviso la sua esperienza con il Washington Post, spiegando quanto fosse importante per lui poter esprimere la propria opinione politica anche mentre si trovava a oltre 400 chilometri da casa. Morgan aveva richiesto la scheda alla contea di Lawrence, Pennsylvania, e sottolineato il suo desiderio di votare, nonostante, nei successivi anni non presidenziali, la sua partecipazione fosse sporadica.

Il voto dallo spazio nella storia internazionale

Il modello di voto degli astronauti americani ha ispirato anche altre nazioni. Ad esempio, nel 2020, il cosmonauta russo Anatoly Ivanishin ha sfruttato un sistema di voto online per esprimere il suo consenso su alcune modifiche costituzionali proposte dal presidente Vladimir Putin. Inoltre, un suo collega, Ivan Vagner, ha votato utilizzando un ‘proxy’, ovvero un’altra persona che rappresentava il suo voto sulla Terra. Queste esperienze dimostrano che la partecipazione elettorale può avvenire anche in scenari inusuali e difficili.

Negli Stati Uniti, la possibilità di votare dallo spazio viene considerata un caso limite, ma rappresenta una testimonianza dell’importanza che viene attribuita al diritto di cittadinanza e partecipazione attiva, anche quando si è lontani da casa. La NASA continua a lavorare per garantire che questa procedura resti efficace, permettendo agli astronauti di mantenere il legame con la loro patria e il diritto di scegliere i propri rappresentanti, indipendentemente dalle circostanze.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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