Giuseppina Torre presenta a sorrento e trecase il libro sulla sua rinascita dopo la violenza

Giuseppina Torre presenta a sorrento e trecase il libro sulla sua rinascita dopo la violenza

Giuseppina Torre presenta il suo libro «Un piano per rinascere» a Sorrento e Trecase, raccontando la sua esperienza di violenza domestica e il ruolo salvifico della musica nel percorso di rinascita.
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Giuseppina Torre presenta il suo libro "Un piano per rinascere", un racconto di violenza domestica e rinascita attraverso la musica, in due eventi all'aperto a Sorrento e Trecase nel luglio 2025. - Gaeta.it

Il 4 e l’8 luglio 2025 la pianista e compositrice Giuseppina Torre sarà protagonista di appuntamenti culturali nel napoletano per raccontare la sua esperienza di vita segnata dalla violenza domestica. Il suo libro, scritto con la giornalista Barbara Visentin e intitolato Un piano per rinascere. La mia storia dal vivo, sarà presentato in due sedi a cielo aperto, nei comuni di Sorrento e Trecase.

L’evento di presentazione a sorrento nella parrocchia ss. rosario

Venerdì 4 luglio alle ore 19.30, nello spazio all’aperto della parrocchia ss. rosario del Capo di Sorrento, si terrà la prima presentazione del libro di Giuseppina Torre. L’iniziativa è inserita nel calendario della rassegna serate con i libri e i loro autori, promossa dall’associazione Krino ETS. La serata verrà moderata dal presidente di Krino, Antonino Minieri, che introdurrà l’incontro con l’artista e autrice.

La scelta della location sottolinea il legame con la comunità locale e la volontà di rendere più accessibile a tutti la narrazione di episodi spesso taciuti. Il volto di Torre e la sua musica si intrecciano nella riflessione sul percorso di rinascita raccontato nel volume. Già in altri contesti aveva condiviso momenti simili, ma questa presentazione è particolarmente attesa per la sua atmosfera raccolta e intima, perfetta per un racconto così personale.

La musica come ancora di salvezza e strumento di liberazione

Giuseppina Torre attribuisce un ruolo centrale alla musica, che ha fatto da accompagnamento nei momenti più duri. Quando le parole mancavano, lo strumento ha espresso ciò che lei non riusciva a dire a voce alta. La musica è stata una presenza costante e un mezzo per non sentirsi sola.

La sua esperienza dimostra come l’arte possa ricoprire una funzione terapeutica e comunicativa, soprattutto in situazioni di isolamento e sofferenza. Per Torre la rinascita passa anche attraverso la capacità di ritrovare bellezza e dignità insieme alla musica, recuperando uno spazio di libertà personale.

Nel testo, inoltre, emerge un messaggio diretto a chi legge: la possibilità di uscire dalla violenza e di ritrovarsi ogni giorno con nuova forza. Questo libro diventa così una specie di compagnia per chi si trova in condizioni difficili, una spinta a non arrendersi e a cercare la propria luce, anche quando sembra lontana.

La replica a trecase nella villa comunale via nuova cirillo

Il secondo appuntamento con Un piano per rinascere è fissato martedì 8 luglio alle 19.30 nella villa comunale di Trecase, in via nuova Cirillo 25. La scelta degli spazi all’aperto in entrambe le occasioni risponde alla necessità di creare un ambiente aperto e sicuro, dove la parola di Torre possa arrivare a chi affronta situazioni difficili o cerca conforto nella musica e nel racconto.

Anche a Trecase la presentazione sarà una possibilità di confronto con il pubblico su temi delicati come la violenza sulle donne e la costruzione di una nuova vita di libertà. Il libro diventa un’occasione per spiegare come la musica abbia rappresentato un’ancora di salvezza e un mezzo per riprendere voce. La replica in un comune diverso amplia la portata del messaggio e consolida il dialogo in territori diversi.

Il libro di giuseppina torre: un racconto di dolore e riscatto

Nel volume Un piano per rinascere, Giuseppina Torre narra le tappe più difficili e dolorose della sua esistenza, lasciando emergere verità spesso taciute o negate, anche a sé stessa. La scrittura ha funzionato come un viaggio attraverso un “tunnel buio”, ma con la consapevolezza che alla fine si trova la luce.

Torre spiega che il libro non è solo un resoconto di sofferenza ma anche un atto di amore verso la libertà personale, la propria musica e le tante donne che hanno affrontato paura, silenzio e umiliazione. Le parole arrivano dirette, senza fronzoli, raccontando una battaglia contro la violenza vissuta sul piano personale e artistico.

Il libro si propone come testimonianza di una rinascita e di un cammino che si compone di piccoli passi, fatica e speranza. Non nasconde la fatica dello sforzo di cambiare, né i momenti di buio che accompagnano la fuga da situazioni oppressive. Al contrario, mette in luce la forza che può nascere dalla consapevolezza e dalla determinazione a rialzarsi.

Questi eventi come segnale di un confronto aperto

Questi eventi di luglio sono quindi il segnale di un confronto aperto su temi spesso relegati al privato, e portano alla luce storie di sofferenza ma anche di coraggio, riscatto e speranza a partire dalla testimonianza di una donna che ha scelto di raccontarsi.

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