Giuseppe de rosa, ultramaratoneta campano di 48 anni, si prepara a un’impresa storica nel circuito più duro e affascinante del mondo, il roadsign continental challenge. Dopo tre successi consecutivi, de rosa affronta la prima tappa del 2025, “The Track Australia”, una gara impegnativa che si svolge tra paesaggi desertici e territori sacri aborigeni.
Il percorso tormentato di “the track australia” nelle terre selvagge dell’outback
La corsa prenderà il via il 14 maggio da alice springs, cuore remoto dell’outback australiano. I concorrenti percorreranno un tracciato di 520 chilometri attraverso nove tappe distribuite in dieci giorni. Il percorso si snoda tra distese aride, dune di sabbia rossa e zone abitate da popolazioni indigene, fino alla meta finale: il massiccio roccioso di uluru, simbolo sacro per gli aborigeni.
Questa gara non è solo una prova di resistenza fisica, ma anche uno scontro con condizioni climatiche estreme e terreno impervio. I partecipanti devono adattarsi alle temperature che oscillano tra il caldo secco diurno e il freddo notturno, ai venti desertici e a possibili tempeste di polvere. Ogni passo richiede attenzione, perché il circuito attraversa un ambiente isolato dove l’autosufficienza è fondamentale. Lo sappiamo, in gare simili la gestione delle risorse, come acqua e cibo, è cruciale. Chi si perde o rallenta troppo rischia di compromettere la propria prestazione.
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De rosa e il tentativo storico di una quarta vittoria consecutiva
Giuseppe de rosa è l’unico atleta al mondo ad aver completato e vinto tre edizioni consecutive del roadsign continental challenge, nel 2022, 2023 e 2024. Nato a sala consilina, nel salernitano, ha costruito la sua carriera sulla capacità di resistere a fatiche estreme e sull’esperienza maturata in decine di ultramaratone internazionali.
A 48 anni non pensa ad abbassare la guardia. “Non ho voluto chiudere nessuna finestra. A 48 anni non mi sento finito, voglio difendere il pettorale numero 1 e scoprire ancora cosa posso fare”, ha commentato prima della gara.
Il tentativo di conquistare una quarta affermazione, mai ottenuta da nessuno nella storia della competizione, è seguito con attenzione da appassionati e addetti ai lavori. Riuscire nell’impresa significherebbe consolidare un primato mondiale e segnare un nuovo standard per gli ultramaratoneti di tutto il pianeta.
Gli altri concorrenti e la sfida che coinvolge atleti da tutto il mondo
Alla partenza di “the track australia” non ci sarà soltanto de rosa. Tra i 28 atleti iscritti, compresi sette donne, si respira un’atmosfera di competizione intensa. La gara si tiene ogni due anni, attirando corridori abituati a condizioni estreme e distanze impossibili.
Molti partecipanti vantano esperienze in maratone nel deserto o ultramaratone sopra i 100 chilometri. Ognuno di loro dovrà fare i conti con le stesse difficoltà del percorso: isolamento, fatica accumulata, clima e terreno forbito. Il confronto si gioca sul piano della strategia, della resistenza e del saper mantenere la concentrazione nelle tappe più critiche. La presenza di de rosa, vincitore delle ultime tre edizioni, alza il livello di sfida.
520 chilometri fra alice springs e uluru
Questi 520 chilometri tra alice springs e uluru rappresentano un banco di prova per chiunque voglia scrivere il proprio nome nella storia dell’ultramaratona.
La sfida è aperta e, come sempre in queste corse, il percorso tracciato nell’outback non lascia spazio per sbagli. L’impresa di de rosa, figura ormai riconosciuta in questo ambiente, si inserisce in un contesto di gare estreme capace di misurare ogni limite umano. Il 2025 sarà un anno cruciale per questa competizione che tiene testa alle condizioni più impegnative del pianeta.