Il prossimo Giubileo dei giovani, in programma a Roma dal 28 luglio al 3 agosto, coinvolgerà partecipanti da 146 nazioni diverse. L’evento sarà caratterizzato da un ampio programma di incontri, celebrazioni e momenti di riflessione, puntando a unire giovani provenienti anche da aree segnate da conflitti. Le istituzioni italiane e vaticane hanno presentato i dettagli dell’organizzazione, evidenziando la grande partecipazione e le misure adottate per garantire sicurezza e accoglienza.
La partecipazione internazionale e l’abbraccio ai giovani dalle zone di guerra
Monsegnor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha sottolineato come il Giubileo dei giovani rappresenti il momento centrale dell’Anno Santo per affluenza e risonanza. Oltre mezzo milione di giovani si ritroveranno a Roma con provenienze che coprono ogni continente, principalmente dall’Europa con il 68% delle presenze. Particolare attenzione sarà riservata ai ragazzi provenienti da Paesi martoriati dai conflitti, come Libano, Iraq, Myanmar, Ucraina, Israele, Siria e Sud Sudan. Questa partecipazione vuole essere un segno di accoglienza e vicinanza, un “abbraccio” ideale volto a dare speranza e sostegno.
La preparazione logistica è estesa. Per l’arrivo del 28 luglio sono state attivate 270 parrocchie, 400 strutture scolastiche, 40 siti extra-scolastici oltre a case della Protezione Civile, palazzetti e famiglie che ospiteranno i pellegrini. Ventuno punti di ristoro permetteranno ai presenti di ricevere pasti gratuiti attraverso credenziali. Il 29 luglio inizieranno i “dialoghi con la città”, un fitto calendario di 70 eventi distribuiti in diverse piazze di Roma fino al 31. Il 1° agosto sarà dedicato alla “giornata penitenziale” al Circo Massimo, con 200 sacerdoti disponibili per le confessioni ogni due ore sotto tende apposite per offrire un riparo dalle alte temperature.
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Il 2 agosto a Tor Vergata si svolgerà la Veglia con papa Leone XIV appena iniziata alle 20:30, preceduta da un’intera giornata di musica e intrattenimento. Saranno tre giovani, dall’Italia, Messico e Stati Uniti, a porre domande al pontefice nelle loro lingue. Monsignor Fisichella ha ringraziato il Dicastero per la Comunicazione per l’app Vatican Vox e i servizi di Radio Vaticana che tradurranno e commenteranno l’evento in otto lingue. È stato inoltre elaborato un vademecum di sicurezza con la Protezione Civile per guidare partecipanti e organizzatori alla serena gestione dell’evento.
Il ruolo della protezione civile e l’impegno verso i giovani in scelte difficili
Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, ha ricordato come l’entusiasmo dei giovani dopo la partecipazione a eventi analoghi sia fonte di rinnovata energia. L’organizzazione punta a trasmettere un bagaglio emotivo e culturale che aiuti i partecipanti a compiere “scelte importanti” per il loro futuro, specie per chi arriva da contesti segnati dalla guerra. L’incontro con coetanei di realtà diverse vuole far sentire questi giovani meno soli e più sostenuti.
Oltre 2.000 volontari della Protezione Civile, principalmente giovani, coadiuvati da 300 operatori della Regione Lazio e 200 di Roma Capitale, garantiranno assistenza e sicurezza a pellegrini e residenti. Lo staff è stato organizzato per ottimizzare disponibilità e risorse. Mantovano ha evidenziato la necessità di una preparazione scrupolosa, per evitare disagi e assicurare un ambiente ordinato durante tutte le giornate di festa.
Ha infine citato l’appello di papa Giovanni Paolo II all’inizio del terzo millennio, quando invitò i giovani a essere “sentinelle del mattino”. È una sfida rinnovata oggi, alla luce del contesto globale attuale e del loro ruolo nella società.
La capitale si prepara a ospitare il più grande allestimento tecnologico italiano
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e commissario straordinario per l’Anno Santo, ha illustrato come la città si stia preparando a questi giorni di grande afflusso con misure e infrastrutture di vasta portata. Il Giubileo dei giovani sarà il più grande evento digitale e tecnologico mai realizzato in Italia per dimensioni e complessità. Una sala controllo di 500 metri quadrati sorveglierà tutta l’area destinata ai pellegrini, di oltre 500 mila metri quadrati.
Il caldo estivo sarà gestito tramite la distribuzione di 2.760 bagni chimici e 2.660 punti acqua per il rifornimento delle borracce, con 5 milioni di bottiglie e 70 nebulizzatori sparsi nell’area. Il lato sanitario sarà coperto da 10 postazioni mediche avanzate, 43 ambulanze e quattro zone destinate a chi avrà bisogno di una pausa o assistenza particolare. Questi preparativi mirano a contenere al massimo ogni possibile rischio, garantendo un soggiorno sicuro e decoroso per tutti i partecipanti.
Gualtieri ha inoltre confermato che l’intero evento si è svolto nel rispetto della tutela ambientale, portando nel contesto dell’Anno Santo la “dimensione della sostenibilità” come linea guida.
Servizi di accoglienza, mobilità e sicurezza diffusa in tutta la regione
Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, ha descritto l’impegno nella logistica con oltre 4.000 volontari, garantendo alloggi e vitto in tensostrutture climatizzate. La mobilità pubblica sarà potenziata con 400 turni straordinari e 60 bus dedicati, mentre le linee A e C della metropolitana funzioneranno per 21 ore consecutive, coprendo la maggior parte delle giornate.
Il supporto sanitario include la collaborazione con Ares e il 118, per un totale di 500 unità operative fra medici, infermieri e soccorritori. È previsto un elicottero sanitario disponibile esclusivamente per l’evento, pronto ad intervenire rapidamente.
Per quanto riguarda la sicurezza, il prefetto di Roma Lamberto Giannini ha confermato l’assenza di criticità sinora e ha sottolineato come durante i giorni cruciali i controlli saranno intensificati. Sarà vietato il sorvolo con droni in tutta l’area degli eventi per evitare rischi. L’attenzione sarà rivolta in particolare ai luoghi più frequentati come le stazioni e il Circo Massimo durante la giornata della riconciliazione.
L’accoglienza internazionale e la gestione delle emergenze
Fabio Ciciliano, capo della Protezione Civile, ha spiegato la creazione di un ufficio relazioni internazionali per assistere i giovani provenienti da 146 paesi e come l’esperienza accumulata durante il Giubileo del 2000 sia stata presa a modello per migliorare la gestione delle crisi comuni. Tra queste c’è la perdita dei documenti di identità, che richiede un sistema efficace di rilascio duplicati per non pregiudicare la partecipazione.
Il coordinamento degli enti coinvolti punta a garantire un’atmosfera ordinata e sicura, favorendo lo scambio culturale tra giovani ma anche fornendo risposte immediate davanti a eventuali imprevisti.
Il dialogo con il papa e i temi al centro del giubileo
Monsignor Fisichella ha anticipato i contenuti delle domande che papa Leone XIV riceverà durante la Veglia del 2 agosto, riguardanti l’amicizia nell’era digitale, il futuro e la speranza. Questi interrogativi rappresentano il cuore di un momento di ascolto diretto con il pontefice.
Papa Francesco, primo protagonista della passata Giornata Mondiale dei Giovani, ha indicato Roma come la sede di questo grande appuntamento che unisce giovani da tutto il mondo. A oggi sono già 17 milioni le presenze registrate per le attività legate al Giubileo, segno della portata globale dell’iniziativa che mantiene un forte richiamo spirituale e sociale.