Il giro d’italia 2025 promette una copertura mediatica intensa e articolata, capace di seguire ogni fase della corsa rosa. La gara prenderà il via da durazzo, in albania, per concludersi a roma dopo un percorso di 3433 chilometri. Il palinsesto Rai, così come le piattaforme digitali e radiofoniche, accompagneranno appassionati e spettatori dal 9 maggio all’1 giugno con un’offerta di contenuti studiata per raccontare la corsa in ogni dettaglio.
Una gara che attraversa stati e racconta storie di ciclismo
La 108a edizione del giro d’italia inizierà in albania, partendo da durazzo, un evento che sottolinea la portata internazionale della corsa. Questo passaggio oltremare segna un’apertura significativa per una manifestazione storicamente centrata sull’italia. Il percorso, lungo 3433 chilometri, si svilupperà tra salite, pianure e strade storiche, toccando varie località fino all’arrivo nella capitale. Roma diventa così teatro di un grande finale con un valore simbolico particolare: per la prima volta, infatti, la gara passerà all’interno delle mura della città del vaticano su richiesta diretta di papa francesco. Questo passaggio segna un evento unico nel calendario ciclistico.
L’interconnessione tra territori e la rappresentazione delle comunità attraversate appare centrale nel racconto dell’evento, che si propone di mettere in evidenza non solo gli atleti ma anche il pubblico lungo il percorso. Il giro diventa così un fenomeno che coinvolge anche il tessuto sociale e culturale.
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Il palinsesto tv e radio in evidenza
Rai ha pianificato una copertura capillare di questa edizione del giro. Il pubblico avrà accesso a trasmissioni di presentazione delle tappe ogni mattina, con la possibilità di seguire le gare integrali. Il processo alla tappa è un appuntamento consolidato, che offre approfondimenti e analisi. In seconda serata, il reportage racconterà la giornata tramite immagini e interviste, mentre a notte inoltrata saranno proposte le fasi più importanti.
Le reti coinvolte spaziano da Rai 2 e Rai Sport HD fino a Radio 1 e RaiPlay, estendendo così la copertura a vari canali, compresi i social media e le app. La formula radiofonica presenta spazi dedicati, come “sulle strade del giro” e momenti in “tutto il calcio minuto per minuto”, elementi che movimentano la fruizione della corsa anche a chi si sposta e preferisce ascoltare.
Il commento tecnico e narrativo si affida a figure note nel mondo sportivo e culturale: i cronisti in studio come Francesco Pancani, il tecnico Stefano Garzelli e lo scrittore Fabio Genovesi, insieme ai due commentatori sulle moto, Giada Borgato e Stefano Rizzato, offrono un mix di competenza, passione e curiosità. Questo assetto mira a coinvolgere l’audience con voci diverse, in grado di cogliere sia gli aspetti tecnici sia quelli umani.
La canzone ufficiale e la funzione mediatica del giro nel racconto italiano
Il giro d’italia 2025 si lega anche all’aspetto musicale con una rilettura speciale di “nel blu dipinto di blu”, affidata a Gianna Nannini. Questo omaggio verso un classico della musica italiana conferisce all’evento un’impronta culturale riconoscibile, in continuità con le edizioni passate che avevano scelto artisti come Raphael Gualazzi e Jovanotti per le sigle ufficiali. La scelta della canzone diventa parte della narrativa televisiva e radiofonica, contribuendo a costruire l’atmosfera lungo le giornate di gara.
Secondo Giampaolo Rossi, amministratore delegato di Rai, la tv pubblica ha un ruolo decisivo nella conservazione della memoria e dell’identità italiana legata al giro d’italia. La corsa, da decenni, racconta storie di cambiamento e di persone che si confrontano con la fatica, la competizione e le speranze. È un filo rosso che unisce generazioni diverse, e la rete pubblica mantiene viva questa tradizione anche grazie alla copertura estesa, che valorizza tanto i momenti sportivi quanto quelli di costume.
La collaborazione con la tgr e la presenza sul territorio
Un elemento distintivo di questa edizione è l’interazione con il territorio attraversato dal giro, resa possibile dalla collaborazione con la TGR, la testata giornalistica regionale della Rai. L’obiettivo è mostrare non solo la corsa come evento sportivo ma raccontarne l’impatto sulle città e i paesi coinvolti. Attraverso reportage, interviste a spettatori e protagonisti, si allarga il racconto alle atmosfere e agli spazi urbani e rurali.
Questo approccio permette di cogliere i volti e le emozioni di chi segue la corsa dal vivo e di chi accompagna il passaggio dei corridori lungo le strade. Le immagini arricchiscono la narrazione con elementi di quotidianità e di socialità, sottolineando l’importanza del giro anche come evento legato alla vita delle comunità.
La presenza sul territorio si combina con il lavoro dei cronisti, in grado di raccontare la gara in presa diretta grazie a moto e postazioni mobili. Un racconto che procede in parallelo su più canali, garantendo una copertura in tempo reale per chi segue da casa o connesso tramite web.
L’edizione 2025 del giro d’italia si presenta quindi non solo come una sfida sportiva ma come un’occasione per narrare territori, persone e storie, confermando un tradizione che da decenni cattura l’immaginario di un’intera nazione.