Gaza, il ministero della Salute di Hamas: 134 morti e oltre mille feriti in 24 ore per attacchi israeliani

Gaza, il ministero della Salute di Hamas: 134 morti e oltre mille feriti in 24 ore per attacchi israeliani

La violenza nella Striscia di Gaza provoca oltre 134 morti e 1.155 feriti in 24 ore, mentre il ministero della Salute di Hamas denuncia una crisi umanitaria e sanitaria senza precedenti.
Gaza2C Il Ministero Della Salut Gaza2C Il Ministero Della Salut
L'articolo riporta l'escalation di violenza nella Striscia di Gaza, evidenziando un pesante bilancio di vittime e feriti causati dagli attacchi israeliani, con gravi conseguenze umanitarie e difficoltà nella gestione delle emergenze sanitarie. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni la violenza nella Striscia di Gaza ha subito un’escalation, con un bilancio pesante di vittime e feriti a causa degli attacchi israeliani. Il ministero della Salute controllato da Hamas ha diffuso aggiornamenti sui numeri delle persone colpite negli scontri più recenti.

Aggiornamenti sulle vittime nelle ultime 24 ore a Gaza

Il ministero della Salute di Gaza ha segnalato che nelle ultime 24 ore gli attacchi dell’esercito israeliano hanno causato la morte di 134 persone. Il numero dei feriti, sempre nello stesso intervallo temporale, supera i mille, raggiungendo quota 1.155. Questa ondata di violenza si concentra in un’area già molto fragile, dove la densità demografica rende difficile la gestione delle emergenze sanitarie.

I dati, diffusi tramite un comunicato pubblicato su Telegram, confermano come gli ospedali e i centri medici della Striscia stanno affrontando una pressione enorme. Le risorse mediche scarseggiano e la risposta sanitaria non riesce a coprire tutte le necessità immediate, mettendo in grave crisi il sistema locale.

Il bilancio complessivo delle vittime dal 7 ottobre 2023

Secondo quanto riportato dal ministero della Salute di Hamas, dall’inizio delle ostilità, il 7 ottobre 2023, si contano in totale 59.029 morti e 142.135 feriti. Questi numeri, che riguardano esclusivamente la Striscia di Gaza, testimoniano la gravità dell’escalation armata in un arco temporale relativamente breve.

Le cifre indicano una situazione critica, con conseguenze dirette sulla popolazione civile. Gli eventi continuano a provocare un bilancio umano drammatico, che va ad aggravare una situazione di instabilità politica e sociale ormai insanabile da anni.

Impatto della crisi sulla popolazione civile di Gaza

L’impatto degli attacchi sulle persone si riflette non solo sui numeri di morti e feriti ma anche sulle condizioni quotidiane. La popolazione vive sotto costante minaccia, con infrastrutture distrutte e accesso limitato a servizi vitali come acqua potabile, elettricità e cure mediche.

Gli scontri intensificano l’emergenza umanitaria, rendendo impossibile un’adeguata assistenza. Molte famiglie si trovano senza un rifugio sicuro, mentre gli ospedali continuano a lavorare con risorse ridotte e personale medico spesso esausto.

Sfollamenti e vulnerabilità

Il perdurare delle ostilità genera sfollamenti interni e mette a rischio i più vulnerabili, tra cui bambini e anziani. Le organizzazioni umanitarie richiamano l’attenzione sulla necessità di garantire corridoi sicuri per la popolazione civile e di tutelare i diritti fondamentali in un contesto di guerra.

Difficoltà nella verifica dei dati e comunicazione ufficiale

Va considerato che i dati forniti dal ministero della Salute di Gaza riflettono i conteggi dei servizi sanitari gestiti da Hamas, un elemento che influenza la raccolta e la diffusione delle informazioni. L’area è oggetto di un conflitto complesso dove risulta problematico avere numeri univoci e immediatamente controllabili da osservatori internazionali.

In queste condizioni, le comunicazioni ufficiali passano spesso attraverso canali come Telegram o altre piattaforme digitali, usate per diffondere aggiornamenti in tempo reale. La gestione delle informazioni rimane dunque un aspetto delicato, che si intreccia con le dinamiche politiche e militari presenti nell’area.

Le cifre riportate, benché indicative dello scenario attuale, vanno lette nel quadro di una crisi in corso, con difficoltà d’accesso per gli osservatori esterni e una situazione sul campo continuamente mutevole.

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