Furto della carrozzina elettrica a follonica, personal trainer disabile rimasto senza autonomia

Furto della carrozzina elettrica a follonica, personal trainer disabile rimasto senza autonomia

Marco Morganti, personal trainer di Pisano, denuncia il furto della sua carrozzina elettrica e stampelle a Follonica, evidenziando l’importanza degli ausili per la mobilità e la necessità di maggiore sicurezza per le persone con disabilità.
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Marco Morganti, personal trainer disabile, ha subito il furto della sua carrozzina elettrica a Follonica, perdendo così parte della sua autonomia; la vicenda evidenzia l’importanza di tutelare gli ausili per persone con disabilità. - Gaeta.it

Marco Morganti, personal trainer residente nel pisano, ha subito un furto che gli ha tolto una parte fondamentale della sua autonomia personale durante un weekend a follonica, grosseto. La sua carrozzina elettrica e le stampelle sono state portate via, lasciandolo impossibilitato a muoversi con indipendenza. L’episodio, denunciato dallo stesso Morganti attraverso un video pubblicato su Facebook, ha richiamato l’attenzione su una situazione difficile per chi vive con disabilità.

Il contesto della denuncia pubblica e la reazione di marco morganti

Marco Morganti ha scelto di condividere la sua esperienza tramite un video pubblicato su Facebook. Nel messaggio si è rivolto direttamente ai responsabili del furto, usando parole dure ma determinate. Ha chiarito che “nonostante questa perdita, non intendo fermarmi o rinunciare alla mia quotidianità.”

Ha ammesso di essere “non più autosufficiente” senza la carrozzina, ma ha sottolineato che chi si è appropriato del mezzo non potrà ostacolarmi nel lungo termine. Questa reazione, più che una richiesta immediata di aiuto, appare come un’affermazione di volontà e resilienza.

La pubblicazione del video ha fornito anche un dettaglio curioso, ovvero che il caricabatterie del dispositivo è stato abbandonato sul posto. Questo elemento suggerisce una dinamica di furto parziale o maldestro. Non è chiaro se vi siano indagini in corso o se le forze dell’ordine siano state informate; al momento la denuncia rimane pubblica e condivisa in rete.

L’importanza della carrozzina elettrica per chi convive con disabilità

La carrozzina elettrica rappresenta un dispositivo fondamentale per la qualità di vita di molte persone con limitazioni motorie. Nel caso di Marco Morganti, colpito da eventi medici gravi che hanno ridotto la funzionalità motoria di una gamba, la carrozzina offre la possibilità di spostarsi senza l’assistenza continuativa di altre persone.

Strumenti come la sua carrozzina propulsore sono spesso concessi da enti pubblici come asl, che forniscono attrezzature adattate alle esigenze specifiche degli utenti. La perdita di tale dispositivo significa non solo un disagio logistico ma anche una limitazione concreta alla libertà personale.

L’assenza di questa attrezzatura ha ripercussioni non solo pratiche ma anche psicologiche. La dipendenza da altri per spostarsi può diventare una fonte di frustrazione e isolamento sociale. L’episodio di follonica mette in luce come il furto di un oggetto apparentemente tecnico rappresenti in effetti una privazione molto più ampia per chi lo utilizza.

Il furto della carrozzina e le sue conseguenze

Il fatto è accaduto nel corso di un fine settimana trascorso a follonica, località balneare in provincia di grosseto. Secondo la denuncia pubblicata da Marco Morganti, ignoti hanno rubato la sua carrozzina elettrica, strumento essenziale per la sua mobilità. La carrozzina, dotata di propulsore, era la principale mezzo che gli garantiva una certa indipendenza. Oltre alla carrozzina sono sparite anche le stampelle, materiali di supporto concessi dalla asl.

Morganti ha specificato che la carrozzina era chiusa con un piccolo lucchetto, ma questo non è stato sufficiente a impedire il furto. È rimasto molto turbato dall’accaduto, parlando apertamente di “furto vile e infame”. Tra i molti effetti personali sottratti, è stato lasciato il caricabatterie, segno che chi ha compiuto il furto ha agito con superficialità o disinteresse rispetto agli oggetti rubati.

L’impatto pratico del furto è immediato: chi ha subito un ictus emorragico con paresi alla gamba destra, come Morganti, dipende dalla carrozzina per muoversi e gestire le attività quotidiane. Senza quel supporto ha perso la sua indipendenza, restando di fatto “a piedi”.

Implicazioni sociali e riflessioni sull’accessibilità

L’episodio del furto a follonica porta a riflettere su quanto possa essere fragile la condizione delle persone con disabilità. La sottrazione di una carrozzina elettrica non è semplicemente il furto di un oggetto, ma può privare una persona della sua autonomia, compromettendo la sua capacità di partecipare alla vita quotidiana.

Serve un’attenzione particolare nella tutela di questi strumenti, spesso costosi e indispensabili. La mancata sicurezza di dispositivi medici e di supporto rischia di creare situazioni di disagio che si ripercuotono sulla salute fisica e mentale degli interessati.

L’episodio conferma la necessità di misure più attente in ambito urbano e nelle località turistiche per garantire una maggiore protezione a chi vive con limitazioni motorie. Il racconto di Marco Morganti arriva anche come avvertimento diretto a chi compie gesti simili: agire contro chi usa questi dispositivi significa creare danni concreti e personali.

Negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di furti o danneggiamenti di ausili per disabili, mostrando un fenomeno che richiede una risposta sociale e di sicurezza più strutturata. La vicenda di Morganti rimane uno dei tanti segnali di come il rispetto verso le persone con disabilità debba tradursi in azioni concrete sul territorio.

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