Francesco Rivella: un pilastro dell'industria dolciaria scompare a 97 anni

Francesco Rivella: un pilastro dell’industria dolciaria scompare a 97 anni

Francesco Rivella, figura chiave della Ferrero, è scomparso a 97 anni, lasciando un’eredità indelebile nell’industria dolciaria italiana e un vuoto incolmabile tra familiari e amici.
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Francesco Rivella: un pilastro dell'industria dolciaria scompare a 97 anni - Gaeta.it

Francesco Rivella si è spento nel giorno che segna il decimo anniversario della scomparsa di Michele Ferrero, un legame che ha contraddistinto gran parte della sua vita e della sua carriera. A 97 anni, il suo nome rimane indissolubilmente legato alla Ferrero, un marchio che ha saputo crescere da semplice laboratorio a colosso internazionale del settore dolciario.

La carriera di Francesco Rivella: dagli inizi alla Ferrero

La carriera di Rivella inizia nel 1952, un periodo di forte rinnovamento e ricrescita per l’Italia. Fresco di laurea in chimica bromatologica, è entrato a far parte della Ferrero, ignaro che quella scelta avrebbe inciso profondamente nella sua vita personale e professionale. In quegli anni, l’Italia viveva il miracolo economico, un periodo di trasformazioni radicali e di innovazioni che avrebbero plasmato il futuro del paese. Rivella si unì a un team di visionari che avevano in mente un sogno ambizioso: creare dolci unici che conquistassero il mondo.

Il suo contributo, spesso silenzioso e dietro le quinte, è stato cruciale per la crescita dell’azienda. Nella Ferrero, Rivella si è dedicato all’analisi delle materie prime, alla ricerca costante della combinazione perfetta per ogni prodotto. I laboratori tecnologici diventano i suoi “uffici”, dove trascorreva ore e ore per perfezionare ricette che avrebbero fatto la storia, come la Nutella, Mon Chéri, Ferrero Rocher e Tic Tac. Grazie alla sua esperta intuizione, questi prodotti non solo sono diventati iconici, ma hanno anche segnato un cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani e non solo.

La sua carriera ha viaggiato in parallelo con quella della Ferrero, e le esperienze che ha accumulato nei continui viaggi per sviluppare e migliorare i processi aziendali lo hanno segnato. Rivella ha visto il marchio espandersi in nuovi mercati, eppure ha conservato un profondo rispetto per le tradizioni di un’azienda che è ormai un simbolo della dolcezza italiana.

Un tributo alla vita di Francesco Rivella

La notizia della morte di Francesco Rivella ha suscitato un’ondata di affetto e nostalgia tra i suoi familiari e amici. I figli Paolo, Sandro, Enrico e Chiara hanno perso un padre straordinario, mentre i tanti membri del Rotary Club di Alba, di cui era associato dal 1970 e il più anziano, lo ricordano come una figura insostituibile. “Un carissimo amico che ci mancherà”, hanno commentato i suoi compagni rotariani, evidenziando il grande vuoto lasciato dalla sua scomparsa.

In un momento di grande tristezza e riflessione, la comunità di Alba ha voluto onorare Rivella con un rosario in sua memoria, che si terrà domenica 16 febbraio nella cattedrale locale. Il rito funebre, previsto per lunedì 17 febbraio, rappresenterà un momento di raccolta per chi ha avuto la fortuna di conoscere un uomo che ha contribuito in modo determinante alla storia dell’industria dolciaria italiana.

L’eredità lasciata da Francesco Rivella

La scomparsa di Francesco Rivella segna non solo la perdita di un grande professionista, ma anche l’uscita di scena di un pezzo fondamentale della storia di un’azienda che ha rivoluzionato il mercato dolciario. La sua dedizione al lavoro e la capacità di trasformare le idee in realtà rimarranno impresse nel cuore di chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.

La sua figura rimarrà un punto di riferimento e di ispirazione per le future generazioni di professionisti del settore. Rivella ha saputo dimostrare che, anche senza clamore o visibilità, si possono raggiungere risultati straordinari quando si lavora con passione e impegno. La storia della Ferrero e quella di Rivella sono strettamente intrecciate, e il suo influsso continuerà a essere avvertito a lungo nel mondo del dolciario. La sua vita e la sua opera rimangono un esempio di eccellenza e dedizione che nessuno dimenticherà.

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