Forti piogge in Friuli Venezia Giulia: allagamenti e danni in Carnia

Forti piogge in Friuli Venezia Giulia: allagamenti e danni in Carnia

Forti piogge e venti intensi colpiscono il Friuli Venezia Giulia, causando allagamenti, danni strutturali e chiusure stradali. La Protezione civile monitora la situazione nei corsi d’acqua.
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Forti piogge in Friuli Venezia Giulia: allagamenti e danni in Carnia - Gaeta.it

Le recenti precipitazioni che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia hanno portato a una serie di disagi nelle comunità della Carnia. Le forti piogge hanno causato allagamenti, caduta di alberi e danni a strutture. Ad Amaro, un tetto è stato scoperchiato a causa del maltempo, mentre diverse strade, come la Sr-Pn 22 “della Val Cosa” nel comune di Clauzetto, sono state chiuse al traffico insieme al guado di Murlis.

Piogge intense e accumuli preoccupanti

L’evento meteorologico ha apportato piogge eccezionali nelle Prealpi, dove i valori di accumulo hanno superato i 200 mm in specifiche località, come a Musi di Lusevera. Le zone montane hanno registrato accumuli variabili tra 40 e 180 mm, mentre la pianura pordenonese e la pedemontana udinese hanno visto precipitazioni comprese tra 20 e 90 mm. Le aree costiere e altre zone pianeggianti hanno subito condizioni meteorologiche meno severe, con piogge più leggere.

Venti sostenuti e precipitazioni in montagna

Nelle prime ore del giorno, il vento ha soffiato da moderato a forte, con raffiche che sono state misurate fino a 80 km orari a Lignano. In quota, la situazione è stata ancor più intensa: nella notte, sul Lussari, le raffiche hanno raggiunto punte di 120 km orari. Con il passare delle ore, il vento ha iniziato a diminuire in pianura e sulla costa, continuando a soffiare in modo sostenuto sulle Prealpi Carniche, dove si sono registrati picchi di 98 km orari. Il pomeriggio ha portato condizioni temporalesche, in particolare lungo la costa, nel Carso e nelle zone montane, dove la neve è caduta solo oltre i 1800-2200 metri, principalmente sul Canin.

Corsi d’acqua sotto controllo: il bacino del Tagliamento

Un aspetto cruciale da monitorare durante tali eventi meteorologici è l’andamento dei corsi d’acqua. Nel bacino del Tagliamento, l’idrometro di Venzone ha superato il livello di guardia raggiungendo un picco di 2,16 metri alle 14.45 e ha cominciato a scendere. Al contrario, l’idrometro di Madrisio ha segnato 2,56 metri alle 16.30, con previsioni di ulteriore aumento. Di fronte a queste condizioni, il Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto ha attivato il Servizio di piena per monitorare la situazione lungo l’asta del Tagliamento, garantendo così una risposta tempestiva alle necessità di sicurezza.

La Protezione civile sta continuando a seguire attentamente l’evoluzione della situazione, in considerazione delle previsioni meteorologiche che potrebbero influenzare ulteriormente la regione.

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