Il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha recentemente affrontato il tema della flessibilità nella gestione dei fondi europei durante una conferenza stampa a Bruxelles. La questione, di grande rilevanza per le Regioni europee, si inserisce nel contesto più ampio delle sfide attuali che richiedono un ascolto reciproco tra i vari territori e l’Unione Europea. Rocca ha sottolineato come le differenze tra le diverse Regioni debbano essere comprese per affrontare efficacemente le sfide locali.
L’importanza dell’ascolto e della flessibilità
Rocca ha messo in evidenza quanto sia essenziale un approccio comunicativo e collaborativo nell’attuazione delle politiche europee. Secondo il governatore, la capacità di ascoltare le realtà specifiche dei territori è cruciale affinché i fondi dell’Unione Europea possano produrre risultati tangibili e significativi. Ha ribadito che serve una maggiore elasticità nelle regole, in modo da adattarle alle diverse esigenze che emergono nelle Regioni. Questo è un passo fondamentale per garantire che la spesa pubblica possa affrontare e superare le sfide attuali.
La preoccupazione espressa da Rocca non è isolata; è un sentimento condiviso da molti governatori di altri territori. La necessità di una revisione delle politiche di coesione è emersa con forza, per adattarle alle effettive necessità delle Regioni. L’approccio deve essere quindi centrato sulla diversità e sulla specificità, per evitare che regole uniformi ostacolino lo sviluppo locale.
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Un ruolo da protagonista nel processo decisionale
Il governatore ha chiarito che il Lazio intende assumere un ruolo proattivo nel processo decisionale a livello europeo, specialmente in vista della programmazione post-2027. Rocca ha affermato che è fondamentale garantire che la politica di coesione continui a essere concertata con tutte le Regioni, affinché non ci sia una centralizzazione dei fondi che possa mettere in secondo piano le necessità locali.
La presenza di Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo responsabile per la Coesione, offre nuove possibilità di dialogo e collaborazione con Bruxelles, ha detto Rocca. Una leadership che ha già dimostrato capacità di gestione e che, secondo il governatore, può aprire nuove porte per un confronto diretto tra le diverse istituzioni e territori.
La delegazione del Lazio e il dialogo con l’Europa
La delegazione guidata dal governatore Rocca include figure di spicco come Roberta Angelilli e Giancarlo Righini, e ha avuto incontri determinanti con diverse personalità europee a Bruxelles, tra cui Antonella Sberna e Tommaso Foti. Questi incontri sono stati fondamentali per discutere le prospettive future della nuova politica di coesione post-2027 e per affermare l’importanza del coinvolgimento diretto delle Regioni nell’attuazione delle politiche europee.
Un elemento chiave del colloquio è stata la sottoscrizione di un appello insieme a 144 Regioni di 17 Stati membri, volto a riaffermare la necessità di considerare i territori come attori primari nei processi decisionali. Questo è cruciale per impedire una centralizzazione di oggi che possa svilire la potenza e il potenziale delle politiche in favore dello sviluppo locale.
Questo dialogo tra la Regione Lazio e le istituzioni europee rappresenta una tappa importante per creare un clima di collaborazione necessario alla realizzazione di politiche realmente efficaci e rispondenti alle esigenze di tutti i territori coinvolti.