L’udienza di oggi presso il Palazzo di Giustizia di Torino ha riportato in primo piano un caso che ha suscitato l’attenzione mediatica e al centro del quale si trova Finpiemonte e l’ex presidente Fabrizio Gatti. La decisione della finanziaria della Regione di rinunciare all’azione civile contro Gatti, senza che questi ammettesse responsabilità o risarcisse danni, ha scosso ulteriormente le acque di un processo già complesso. L’accusa prevede una storica distrazione di fondi risalente agli anni 2015-2017, che ha coinvolto quasi sei milioni di euro.
La distrazione di fondi e il ruolo di Gatti
Le indagini hanno rivelato come il presunto dirottamento di fondi sia avvenuto attraverso un conto aperto da Finpiemonte presso la banca Vontobel. Un ex direttore della filiale di questa banca, oggi tra gli imputati, sarebbe stato coinvolto nel trasferimento di somme a favore di una società immobiliare a lungo legata a Gatti. Quest’ultima, secondo le indagini, versava in gravi difficoltà economiche. Nel 2021, Gatti fu condannato a sette anni e sei mesi di carcere in primo grado, una sentenza che ha alimentato fermamente il dibattito sull’operato dell’ex presidente e delle sue scelte finanziarie.
Il processo, che ha assunto tinte di grande rilevanza pubblica, pone alcuni interrogativi cruciali sulla gestione dei fondi pubblici e sul patto di fiducia tra finanziare e imprenditori. La mancanza di riconoscimento pubblico da parte di Gatti circa le sue responsabilità , alla luce di quanto emerso oggi, lascia aperti scenari giuridici intriganti e potenzialmente complessi.
Leggi anche:
Le dichiarazioni degli avvocati difensori
In aula, gli avvocati di Gatti, Luigi Chiappero e Luigi Giuliano, hanno confermato la loro strategia difensiva, ribadendo la richiesta di assoluzione e sottolineando ciò che considerano errori nella sentenza di primo grado. Le difese, forti e ben preparate, puntano a dimostrare l’innocenza del loro cliente, sostenendo che vi siano stati fraintendimenti o prove non in linea con la realtà dei fatti.
Oltretutto, Michele Forneris, legale di Francesco Cirillo – un altro degli imputati e ex direttore della filiale di Zurigo di Vontobel – ha dichiarato con fermezza di ritenere innocente il suo assistito. La fiducia riposta in un processo giusto e imparziale sembra essere un tema ricorrente tra gli avvocati difensori, che si impegnano a dimostrare come i loro clienti siano estranei alle accuse formulate contro di loro.
Le prossime tappe del processo
Con la fine di questa udienza, il processo si preannuncia avvincente nelle prossime settimane. Le testimonianze e le prove presentate nelle udienze future saranno decisivi per il destino di Fabrizio Gatti e degli altri imputati. I riflettori rimangono puntati su un caso che, oltre a sollevare interrogativi sulla legalità delle transazioni finanziarie, porta alla luce il dibattito sulla responsabilità di figure pubbliche di alto profilo.
Il processo d’appello a Torino si configura quindi come un crocevia non solo per gli imputati, ma anche per l’immagine di Finpiemonte, già messa a dura prova dalle vicende emerse. Le conseguenze di questo caso potrebbero avere ripercussioni durature sulla fiducia nella gestione dei fondi pubblici e nel sistema finanziario regionale.