Fiab Teramo lancia l’allarme su bici elettriche fuorilegge e rischi per la sicurezza stradale

Fiab Teramo lancia l’allarme su bici elettriche fuorilegge e rischi per la sicurezza stradale

Fiab Teramo denuncia la diffusione di biciclette elettriche non conformi alle norme italiane, evidenziando rischi per la sicurezza, sanzioni elevate e l’importanza di controlli più rigorosi da parte delle autorità.
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Fiab Teramo denuncia la diffusione di e-bike non conformi alle norme italiane, evidenziando i rischi per la sicurezza stradale e chiedendo controlli più rigorosi e maggiore consapevolezza da parte di consumatori e autorità. - Gaeta.it

L’associazione Fiab Teramo esprime forte preoccupazione per la crescita di biciclette elettriche non conformi alle regole italiane che circolano sulle strade. Questi mezzi, spesso acquistati online, superano i limiti di potenza e velocità consentiti, mettendo a rischio la sicurezza di chi le guida e degli altri utenti della strada. Le autorità e i consumatori sono chiamati a prestare attenzione per evitare sanzioni e incidenti, in un quadro normativo già chiaro ma poco applicato.

La diffusione delle e-bike illegali e il problema della sicurezza sulle strade di teramo

Negli ultimi giorni, le cronache locali di Teramo hanno riportato numerosi sequestri di biciclette elettriche che non rispettano la normativa vigente. FIAB Teramo, attraverso il presidente Gianni Di Francesco, sottolinea che queste bici rappresentano un pericolo non solo per chi le utilizza ma anche per gli altri cittadini, danneggiando l’immagine della mobilità sostenibile. L’aumento di incidenti legati a questi mezzi irregolari richiama l’attenzione sul fatto che, diversamente dai veicoli a motore tradizionali, per cui la società sembra ormai abituata a registrare incidenti, il fenomeno delle e-bike fuorilegge si sta facendo più evidente e preoccupante.

Chiarimenti sul fenomeno

Raffaele Di Marcello, vicepresidente di Fiab Teramo e architetto esperto di mobilità, chiarisce che è fondamentale distinguere fra bici elettriche legali e quelle che non rispettano le norme. Queste ultime, infatti, non dovrebbero circolare né sulle strade né sulle piste ciclabili. Spesso hanno caratteristiche simili ai ciclomotori, con dimensioni e dotazioni che vanno oltre alle categorie previste dalla legge per le biciclette a pedalata assistita.

Norme e limiti di legge per le bici elettriche e le conseguenze per chi viola

Secondo la normativa italiana, per essere legalmente utilizzabile su strada, una e-bike deve avere un motore che non supera i 250 watt di potenza , e l’assistenza deve attivarsi solo mentre si pedala. La velocità massima assistita è fissata a 25 km/h; oltre questo limite il motore si deve spegnere automaticamente. È vietato l’uso di acceleratori manuali che permettono di muoversi senza pedalare, salvo un modesto supporto fino a 6 km/h con pedali fermi.

Nonostante ciò, molte bici in vendita, soprattutto tramite internet, hanno caratteristiche di scooter elettrici: peso elevato, forme con parabrezza, pedane o selle lunghe, e motori modificati per superare potenze e velocità consentite. Queste bici possono muoversi a velocità pericolose e si configurano come veicoli irregolari. Per questo, chi le conduce rischia la confisca del mezzo, multe salate superiori a 3.000 euro, e problemi di copertura assicurativa in caso di incidente. Le responsabilità civili e penali si aggravano in presenza di mezzi irregolari.

Sanzioni amministrative

L’articolo 50 del Codice della Strada prevede sanzioni amministrative per chi produce o vende bici elettriche che superano i limiti di velocità o potenza. Le multe variano da 1.084 a 4.339 euro per i venditori e da 845 a 3.382 euro per chi modifica i mezzi, ma l’applicazione pratica di tali sanzioni è complicata dalla vendita online da Paesi esteri.

Richieste di intervento e ruolo delle istituzioni e dei consumatori

ANCMA, l’associazione nazionale che rappresenta aziende di cicli e motocicli, ha segnalato al Ministero dei Trasporti la diffusione delle e-bike illegali chiedendo controlli più rigorosi. Fiab Teramo fa appello alle autorità affinché intensifichino i controlli su strada e reprimano la vendita di bici non conformi.

Di Francesco e Di Marcello invitano in modo particolare i consumatori a informarsi prima dell’acquisto, controllando le caratteristiche tecniche e il rispetto della normativa italiana. Segnalano che molti venditori usano clausole come “uso solo in aree private” per sottrarsi alle regole, ma ciò non tutela chi poi circola su strada con veicoli illegali. Un invito speciale va anche ai genitori, perché verifichino che i figli non usino bici con motori manomessi e li educhino all’uso corretto e sicuro sulla strada, considerando che la velocità eccessiva spesso fa la differenza in termini di rischio.

Regole base per la circolazione di biciclette e monopattini in italia: dotazioni e comportamenti

FIAB Teramo ricorda le regole principali che regolano l’uso di biciclette e monopattini elettrici. Le bici devono essere dotate di campanello, luci anteriori bianche o gialle, luci posteriori rosse e catarifrangenti su pedali e ruote. Non è obbligatorio il casco né l’assicurazione per le bici tradizionali. I ciclisti devono procedere in fila india quando la circolazione lo richiede, mantenere una mano sul manubrio e non trainare altri veicoli o animali.

La circolazione sulle piste ciclabili è obbligatoria quando presenti. Fuori dai centri abitati, è obbligatorio procedere in fila e indossare indumenti riflettenti di notte. È vietato trasportare persone se la bici non è progettata per farlo e non si può guidare sui marciapiedi, salvo dove espressamente consentito.

Regole specifiche per i monopattini elettrici

Per i monopattini elettrici, la legge impone l’età minima di 14 anni e l’uso del casco fino ai 18 anni. Il limite di velocità è 20 km/h, ridotto a 6 km/h su aree pedonali. Devono avere luci anteriori e posteriori, freni su entrambe le ruote e indicatori di direzione luminosi obbligatori dal 1° gennaio 2024. Non possono trasportare passeggeri, oggetti o animali, né trainare o essere trainati. La circolazione è permessa nelle strade urbane fino a 50 km/h, aree pedonali e piste ciclabili, ma è vietata sulle extraurbane o marciapiedi.

Le sanzioni si applicano anche per la sosta irregolare. Il monopattino deve avere motore massimo da 0,50 kW e segnalatore acustico. Le caratteristiche tecniche sono dettagliate nel decreto ministeriale del 2019.

Il rischio incidenti e il richiamo al rispetto delle regole per tutti gli utenti della strada

FIAB Teramo sottolinea che la maggior parte degli incidenti stradali coinvolge mezzi motorizzati più potenti. L’associazione ricorda a tutti gli utenti della strada, automobilisti compresi, di rispettare i limiti, mantenere attenzione e comportamenti prudenti. La sicurezza non dipende solo dalla tecnologia, ma dal rispetto delle regole e dalla consapevolezza dei rischi.

Il fenomeno delle biciclette elettriche irregolari rappresenta un problema concreto, che va affrontato con interventi mirati a tutela della salute pubblica e della convivenza civile sulle strade italiane.

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