Il festival di Trento 2025 segna il ventennale della manifestazione culturale ed economica che richiama figure di rilievo dal mondo accademico e istituzionale. Quest’anno la città contribuisce anche a inaugurare le celebrazioni per i 160 anni de Il Sole 24 Ore, scegliendo come tema centrale “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio”. L’evento si svolge dal 22 maggio e ospita premi Nobel, ministri e imprenditori chiamati a discutere questioni cruciali per il futuro del continente e dell’Italia.
Il tema del festival 2025: rischi e scelte critiche per l’europa
Il focus di questa edizione riflette la posizione delicata in cui si trova oggi l’Europa, di fronte a sfide complesse sul piano economico, politico e sociale. “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio” sintetizza l’urgenza di decisioni importanti in vari ambiti, compresi gli equilibri geopolitici e le dinamiche interne dei paesi membri. Il comitato scientifico del festival, guidato da Fabio Tamburini e composto da accademici come Elena Beccalli, Marco Fortis, Paolo Magri, Emma Marcegaglia, Giulio Sapelli e Giulio Tremonti, ha selezionato questo tema per fornire un quadro aggiornato delle sfide europee.
L’edizione vede la partecipazione di 107 esperti accademici, 45 economisti, 6 premi Nobel, 66 rappresentanti istituzionali, 17 ministri e 61 esponenti della comunità economica e finanziaria. Già questo numero conferma il livello alto e internazionale delle discussioni in programma. Le questioni principali si concentrano sulle difficoltà di crescita economica, sulle tensioni sociali, sulle politiche migratorie e sulle strategie di sviluppo tecnologico e industriale, con uno sguardo attento agli effetti globali delle scelte europee.
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Il primo giorno di confronto
Il 22 maggio si apre la rassegna con diverse sessioni di confronto, ospitate in spazi prestigiosi come il teatro Sociale e il palazzo della Provincia, dove ministri, economisti e premi Nobel si alternano in dibattiti e conferenze. Ad esempio, Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità , prende parte a un dialogo sulla tutela delle persone con disabilità e le conseguenze sociali derivanti da crisi e conflitti. Con lei, figure come Andrea Bonsignori di BreakCotto e Rosario Valastro della Croce Rossa italiana portano l’esperienza diretta delle organizzazioni coinvolte.
Nel clou della mattinata emerge Michael Spence, premio Nobel per l’economia 2001, che illustra le ragioni dietro il blocco della crescita in Germania e suggerisce soluzioni per rimettere in moto non solo l’economia tedesca ma anche quella europea. L’intervento si tiene nella sala Depero del palazzo della Provincia e si tratta di uno dei momenti più attesi, visto il ruolo centrale della Germania nel panorama europeo.
Nel pomeriggio, Tawakkol Karman, premio Nobel per la pace 2011, affronta insieme a Padre Enzo Fortunato il tema delle migrazioni viste attraverso il destino delle nuove generazioni. L’attenzione è posta sulle condizioni dei bambini costretti a spostarsi tra continenti in cerca di sicurezza e opportunità , un fenomeno che resta una delle sfide più complicate per l’Europa e il mondo intero.
La presenza dei ministri e focus su economia, turismo e geopolitica
L’appuntamento propone anche uno sguardo diretto alle politiche governative italiane, con la presenza di diversi ministri chiamati a intervenire su temi specifici. Daniela Santanchè, ministra del Turismo, discute i nuovi orientamenti necessari nel settore, puntando su un turismo di qualità piuttosto che su quantità . Il confronto avviene con rappresentanti di Federalberghi e Confindustria Alberghi, segnalando come il comparto stia vivendo una fase di ridefinizione.
Guido Crosetto, ministro della Difesa, interviene da remoto sul paradigma delle guerre, tema che riflette l’attualità internazionale e le tensioni sul continente europeo. Parallelamente, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, affronta questioni legate ai dazi e alla geopolitica in una sessione presso la sede della Camera di Commercio. Le sue parole mettono in luce l’impatto delle scelte commerciali internazionali e le strategie italiane per sostenere la competitività .
Dialoghi internazionali e made in italy
Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dialoga con Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. L’attenzione è rivolta alle politiche per valorizzare il made in Italy sui mercati globali, nella logica di difendere e promuovere settori produttivi chiave. Questi interventi segnano il legame tra le dinamiche europee, l’impegno nazionale e le prospettive di sviluppo internazionali.
Festival di trento, un luogo per discutere futuro e scelte strategiche
Trento diventa così un palcoscenico dove si incrociano visioni diverse e autorevoli sul futuro dell’Europa e dell’Italia. La manifestazione combina la cultura economica, scientifica e politica con l’esperienza pratica di chi deve prendere decisioni che influenzano milioni di vite. Il ventennale e le celebrazioni per i 160 anni de Il Sole 24 Ore sottolineano l’importanza storica e attuale della manifestazione.
Gli appuntamenti si susseguono per tutta la durata del festival, toccando temi che vanno dal cambiamento demografico alle sfide ambientali, dal ruolo della tecnologia all’evoluzione dei mercati. Ognuno degli interventi contribuisce a mettere in luce problemi urgenti e possibili scenari per orientare scelte senza ritorno. Tra dibattiti, conferenze e workshop, il festival di Trento si conferma un momento imprescindibile per chi segue da vicino l’agenda politica e economica nazionale e internazionale.